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Lo strutturalismo è – in filosofia – quel movimento filosofico, scientifico e critico letterario che, sviluppatosi soprattutto in Francia durante gli anni sessanta, si estese all'antropologia, alla critica letteraria, alla psicoanalisi, al marxismo e all'epistemologia, le teorie e il metodo dello strutturalismo linguistico. In particolare nella critica artistica e letteraria (vedi gli studi di Gérard Genette), è stata applicata la teoria e la prassi strutturalista che considera l'opera presa in esame (testo letterario, creazione pittorica o filmica) come un insieme organico scomponibile in elementi e unità, il cui valore funzionale è determinato dall'insieme dei rapporti fra ogni singolo livello dell'opera e tutti gli altri. Fra i più importanti pensatori associati allo strutturalismo occorre ricordare il linguista Roman Jakobson, l'antropologo Claude Lévi-Strauss, lo psicoanalista Jacques Lacan, il filosofo e storico Michel Foucault, il filosofo marxista Louis Althusser e il critico letterario Roland Barthes.
La filosofia marxista o teoria marxista è una corrente di pensiero filosofica le cui opere di riferimento sono fortemente influenzate dall'approccio storicista-materialista alla teoria di Karl Marx, o da altre opere scritte da altri esponenti appunto del marxismo. La filosofia marxista può essere ampiamente divisa in marxismo occidentale, che traeva origine da varie fonti, e la ufficiale filosofia nell'Unione Sovietica, che imponeva una lettura rigida di Marx chiamata materialismo dialettico, in particolare durante gli anni 1930. La filosofia marxista non è un sottocampo strettamente definito della filosofia, perché la diversa influenza della teoria marxista si è estesa a campi tanto vari come l'estetica, l'etica, l'ontologia, l'epistemologia, la psicologia teorica e la filosofia della scienza, così come la sua ovvia influenza sulla filosofia politica e filosofia della storia. Le caratteristiche chiave del marxismo in filosofia sono il suo materialismo e il suo impegno nella pratica politica come obiettivo finale di ogni pensiero. La teoria riguarda anche i trambusti del proletariato e il loro rimprovero alla borghesia. Il teorico marxista Louis Althusser, ad esempio, definì la filosofia come "lotta di classe in teoria", separandosi così radicalmente da coloro che affermavano che i filosofi potevano adottare una "visione dell'occhio di Dio" come giudice puramente neutrale.
Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu, meglio noto solamente come Montesquieu (La Brède, 18 gennaio 1689 – Parigi, 10 febbraio 1755), è stato un filosofo, giurista, storico e pensatore politico francese. È considerato il fondatore della teoria politica della separazione dei poteri.
Emanuele Severino (Brescia, 26 febbraio 1929 – Brescia, 17 gennaio 2020) è stato un filosofo, accademico e compositore italiano. È considerato da parte della critica come uno dei più grandi filosofi italiani del '900. Il suo pensiero filosofico intende collocarsi oltre tutta la storia della filosofia occidentale che secondo Severino è permeata dal Nichilismo.
Domenico Sartori (Pisa, 11 novembre 1902 – Pisa, 11 marzo 1956) è stato uno scrittore italiano, noto anche con lo pseudonimo e anagramma di Cremondo Rosiati. Commediografo, attore, poeta in vernacolo, fondò il periodico La Cèa che fu pubblicato per cinque anni, scomparendo poi nel 1955 poco prima dello scrittore stesso.
Costanzo Preve (Valenza, 14 aprile 1943 – Torino, 23 novembre 2013) è stato un filosofo, saggista, insegnante e politologo italiano. Di ispirazione marxiana ed hegeliana, Preve ha scritto numerosi volumi e saggi di argomento filosofico, pubblicati in Italia e all'estero.
Auguste Comte, nome completo Isidore Marie Auguste François Xavier Comte (Montpellier, 19 gennaio 1798 – Parigi, 5 settembre 1857), è stato un filosofo francese, considerato il fondatore del Positivismo. Discepolo di Henri de Saint-Simon, che fu il primo a usare il termine, è generalmente considerato l'iniziatore di questa corrente filosofica. Comte coniò il termine "fisica sociale" per indicare un nuovo campo di studi. Questa definizione era però utilizzata anche da alcuni altri intellettuali suoi rivali e così, per differenziare la propria disciplina, inventò la parola sociologia. Comte considerava questo campo disciplinare come un possibile terreno di produzione di conoscenza sociale basata su prove scientifiche. Volendo sbarazzarsi della metafisica, esalta quasi religiosamente la conoscenza scientifica che mira a osservare per conoscere senza apriorismi. Si richiama comunque a Kant e Leibniz affermando che nell'uomo esistono disposizioni mentali spontanee.Il libro che secondo la maggior parte degli storici segna l'inizio del Periodo positivista è il Corso di Filosofia Positiva, monumentale opera che raccoglie i suoi cicli di lezioni. Negli ultimi anni Comte fondò una sorta di religione atea e scientista, la Chiesa Positivista.La sua citazione «Ordine e progresso» figura sulla bandiera del Brasile (Ordem e progresso).
L'Accademia degli Svegliati fu un'accademia operante a Pisa nei secoli XVI e XVII (non va confusa con l'omonima accademia napoletana). L'accademia fu fondata nel 1588 da alcuni membri cattedratici dell'Accademia degli Ardenti. Nel 1621 andò a confluire nell'Accademia dei Lunatici o degli Stravaganti, mediante una fusione con l'Accademia degli Informi, con l'Accademia dei Rozzi e con quella degli Occulti.Nel 1670 un gruppo dei Lunatici, che si era dedicato all'arte scenica operando nel più antico teatro di Pisa, lo Stanzone de' Banchi (denominato anche Stanzone degli Stravaganti), si stabilì alla Villa di Corliano dei Bagni di Pisa (oggi San Giuliano Terme) assumendo come emblema una tartaruga ed una lepre ed il motto di Guglielmo di Ockham "Tarde alteretur et Velociter currat".Il 24 maggio 1700 gli Stravaganti dettero origine, insieme ai membri delle Accademie degli Ombrosi, degli Oppressi e degli Inesperti, alla Colonia Alfea (di cui fece parte Maria Luisa Cicci detta Erminia Tindaride), filiazione dell'Accademia dell'Arcadia, fondata a Roma nel 1690. Requisiti per l'ammissione erano la “civiltà dei natali, unita alla bontà dei costumi” oltre ad una solida reputazione d'erudito in almeno una delle principali scienze. Dal 1751 al 1821 vennero denominati Misoponi e dettero successivamente origine alla Accademia dei Ravvivati; sotto tale nome, nel 1824 assunsero la gestione del Teatro Ernesto Rossi di Piazza San Nicola (oggi Piazza Francesco Carrara) a Pisa.