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Lucrèce Borgia, in italiano Lucrezia Borgia, è un dramma di Victor Hugo del 1833, basato liberamente sulla vita di Lucrezia Borgia. Il dramma ispirò Felice Romani, che compose il libretto dell'opera omonima di Gaetano Donizetti.
Lucrezia Borgia (in valenciano: Lucrècia Borja; in spagnolo: Lucrecia de Borja; in latino: Lucretia Borgia; Subiaco, 18 aprile 1480 – Ferrara, 24 giugno 1519) è stata una nobildonna italiana di origini anche spagnole. Figlia illegittima terzogenita di papa Alessandro VI (al secolo Rodrigo Borgia) e di Vannozza Cattanei, fu una delle figure femminili più controverse del Rinascimento italiano. Fin dagli undici anni fu soggetta alla politica matrimoniale collegata alle ambizioni politiche prima del padre e poi del fratello Cesare Borgia. Quando il padre ascese al soglio pontificio la dette inizialmente in sposa a Giovanni Sforza, ma pochi anni dopo, in seguito all'annullamento del matrimonio, Lucrezia sposò Alfonso d'Aragona, figlio illegittimo di Alfonso II di Napoli. Un ulteriore cambiamento delle alleanze, che avvicinò i Borgia al partito filofrancese, portò all'assassinio di Alfonso, su ordine di Cesare.Dopo un breve periodo di lutto trascorso a Nepi con il figlio avuto da Alfonso, Lucrezia partecipò attivamente alle trattative per le sue terze nozze, quelle con Alfonso I d'Este, primogenito del duca Ercole I di Ferrara, il quale dovette, pur riluttante, accettarla in sposa. Alla corte estense Lucrezia fece dimenticare la sua origine di figlia illegittima del papa, i suoi due falliti matrimoni e tutto il suo passato burrascoso; infatti, grazie alla sua bellezza e alla sua intelligenza, si fece ben volere sia dalla nuova famiglia sia dalla popolazione ferrarese. Perfetta castellana rinascimentale, acquistò la fama di abile politica e accorta diplomatica, tanto che il marito arrivò ad affidarle la conduzione politica e amministrativa del ducato quando doveva assentarsi da Ferrara. Fu anche un'attiva mecenate, accogliendo a corte poeti e umanisti come Ludovico Ariosto, Pietro Bembo, Gian Giorgio Trissino e Ercole Strozzi. Dal 1512, per le sventure che colpirono lei e la casa ferrarese, Lucrezia iniziò a indossare il cilicio, s'iscrisse al Terz'ordine francescano, si legò ai seguaci di San Bernardino da Siena e di Santa Caterina e fondò il Monte di Pietà di Ferrara per soccorrere i poveri. Morì nel 1519, a trentanove anni, per complicazioni dovute ad un parto. La figura di Lucrezia ha assunto diverse sfumature nel corso dei periodi storici. Per una certa storiografia, soprattutto ottocentesca, i Borgia hanno finito per incarnare il simbolo della spietata politica machiavellica e la corruzione sessuale attribuita ai papi rinascimentali. La stessa reputazione di Lucrezia si offuscò in seguito all'accusa di incesto, rivolta da Giovanni Sforza alla famiglia della moglie, a cui si aggiunse in seguito la fama di avvelenatrice, dovuta in particolare alla tragedia omonima di Victor Hugo, musicata in seguito da Gaetano Donizetti: in questo modo la figura di Lucrezia venne associata a quella di femme fatale partecipe dei crimini commessi dalla propria famiglia.
Alessandro VI, nato Roderic Llan ol de Borja, italianizzato Rodrigo Borgia (X tiva, 1 gennaio 1431 Roma, 18 agosto 1503), stato il 214 papa della Chiesa cattolica dal 1492 alla morte. Fu uno dei papi rinascimentali pi controversi, anche per aver riconosciuto la paternit di vari figli illegittimi, fra cui i famosi Cesare e Lucrezia Borgia, tanto che il suo cognome catalano, italianizzato in Borgia, diventato sinonimo di libertinismo e nepotismo, che sono tradizionalmente considerati come le caratteristiche del suo pontificato. Tuttavia due dei successori di Alessandro, Sisto V e Urbano VIII, lo descrissero come uno dei papi pi importanti dopo San Pietro.
Lucrezia Borgia è il romanzo di esordio (1939) di Maria Bellonci. Il libro è stato vincitore del Premio Viareggio nell'anno della sua pubblicazione. Narra della vita di Lucrezia Borgia dall'epoca dell'elezione di Papa Borgia nel 1492, fino alla morte della donna, avvenuta nel 1519. Tradotto in molte lingue, il romanzo è conosciuto anche con il titolo Lucrezia Borgia: la sua vita e i suoi tempi (in Italia) e con vari titoli in altri Paesi.
Gli Este (o Estensi) furono una delle famiglie regnanti europee più longeve. I primi rappresentanti si possono individuare tra i discendenti dei duchi della Toscana legati a Carlo Magno (X secolo) mentre un ramo cadetto degli Estensi, gli Arciduchi d'Austria-Este, giunse sino al XIX secolo.
I Borgia furono una delle famiglie più conosciute d'Italia nel XV e XVI secolo. Il cognome della famiglia, che sia in valenciano sia in castigliano era Borja (pronunciato [ˈbɔɾdʒa] nel primo caso e [ˈβoɾxa] nel secondo), dal paese d'origine della casata, anche se attualmente in spagnolo è molto più utilizzata la forma italiana di Borgia. I membri di questa famiglia con i loro intrighi spesso definiti torbidi, dominarono la scena italiana a cavallo tra il XV e il XVI secolo, grazie anche allo sfrenato nepotismo prima di Papa Callisto III e poi suo nipote papa Alessandro VI, che cercò di favorire con ogni mezzo i figli e gli altri parenti. Numerosi episodi oscuri, spesso ingigantiti dai loro oppositori, caratterizzarono il pontificato di Alessandro, fornendo materiale per una sterminata letteratura nei secoli a venire: dal libertinaggio nel Palazzo Apostolico ai presunti amori incestuosi, dai delitti verso gli oppositori o i più ricchi cardinali della Curia romana (per incamerarne gli averi), fino anche al supposto fratricidio di Giovanni da parte di Cesare. Ombre che si addensarono anche nelle campagne militari del Valentino, temuto per la sua ferocia, o nella turbolenta vita matrimoniale di Lucrezia Borgia.
Beatrice Cenci (Roma, 6 febbraio 1577 – Roma, 11 settembre 1599) fu una giovane nobildonna romana giustiziata per parricidio e poi assurta al ruolo di eroina popolare.
Allacciare le cinture di sicurezza è uno spettacolo teatrale del 1987 (debutto al teatro Bonci di Cesena) scritto, diretto e interpretato dai componenti del celebre Trio: Massimo Lopez, Anna Marchesini e Tullio Solenghi. Questo spettacolo non ha una trama compiuta, ma è piuttosto un insieme di parodie finalizzate a divertire gli spettatori e a lasciarli spiazzati. Infatti alla fine del primo atto la trama in corso viene abbandonata. Lo spettacolo, ripreso dalla Rai al Teatro Sistina di Roma andò in onda su RaiUno nel maggio 1989