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Vittorio Caprioli (Napoli, 15 agosto 1921 – Napoli, 2 ottobre 1989) è stato un attore, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano.
Il Premio letterario internazionale "Mondello Città di Palermo" è stato istituito nel 1975 da un gruppo di intellettuali siciliani.
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.
La «Biblioteca Adelphi», una delle principali collane dell'editore Adelphi e guidata da Roberto Calasso, fu fondata nel 1965 a Milano da Luciano Foà e Roberto Olivetti con l'uscita di L'altra parte di Alfred Kubin. Con una media di un titolo al mese, ha pubblicato oltre 700 volumi di vario genere, di cui solo un centinaio di scrittori italiani. Gli altri volumi sono prevalentemente traduzioni di opere scritte in oltre 30 lingue straniere e l’importazione in Italia di tali testi e autori si deve maggiormente all'editore. Adelphi è stata in grado di introdurre nomi poco noti nel panorama mondiale, rivelatisi poi di grande influenza sulla cultura contemporanea. La Biblioteca Adelphi si contraddistingue per un carattere di apertura totale verso tutti i generi, verso ogni specie di autore, dal giovane e ignoto scrittore vivente fino all'autore anonimo, oscuro e remoto perché pubblicare “libri unici” all’interno di una collana serve a dar loro un supporto che li tenga insieme pur nelle loro disparate fisionomie. Romanzi, saggi, autobiografie, opere teatrali vengono scelti secondo un fondamentale criterio: la profondità dell'esperienza da cui nascono e di cui sono viva testimonianza. I libri della collana Biblioteca Adelphi si distinguono inoltre per il loro aspetto. Si presentano con una copertina di carta opaca con colori che esplorano le varie gamme di toni intermedi; la scritta ‘Biblioteca Adelphi’ è posta su una striscia superiore nera e sottostante ad essa si trova una cornice che introduce un elemento essenziale: l'immagine, ovvero l'equivalente del testo in una singola figura.