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L'Istituto degli Innocenti (già Spedale degli Innocenti) è un edificio che si trova in piazza Santissima Annunziata a Firenze. L'Ospedale nasce grazie ad un lascito di mille fiorini da parte del mercante pratese Francesco Datini all’Ospedale di Santa Maria Nova per creare un luogo di accoglienza per l’infanzia abbandonata. Il termine "spedale" deriva dall'antico dialetto fiorentino, mentre il nome sarebbe da intendersi come "ospedale dei bambini abbandonati", in riferimento all'episodio biblico della strage degli innocenti. È stato il primo brefotrofio specializzato d'Europa e una delle prime architetture rinascimentali al mondo, forse la prima in assoluto, ed è basato su progetto iniziale di Filippo Brunelleschi. Ospita a tutt'oggi due asili nido, una scuola materna, tre case famiglia destinate all'accoglienza di bambini in affido familiare e madri in difficoltà, nonché alcuni uffici di ricerca dell'UNICEF; con la legge 451/1997 l'istituto è divenuto il Centro nazionale di documentazione e analisi sull'infanzia e l'adolescenza, punto di riferimento nazionale ed europeo per la promozione della cura dei diritti dell'infanzia. Commissionato dalle arti maggiori fiorentine.
Il palazzo Datini fu la residenza del mercante Francesco Datini e si trova nel centro storico di Prato in via Ser Lapo Mazzei.
Il museo di pittura murale si trova a Prato, nel complesso dell'ex convento di San Domenico; l'ingresso del museo è di fianco alla facciata della chiesa di San Domenico. Attualmente (novembre 2017) il museo, chiuso per ristrutturazione, è accessibile solo in occasioni particolari. Realizzato nel 1974, fu il primo museo italiano specificamente destinato a ospitare affreschi staccati, sinopie (disegni preparatori fatti sull’intonaco) e altre tecniche di pittura murale del XIV-XV secolo, provenienti principalmente dal territorio pratese. Dal 1998 al 2013, con l'esposizione chiamata I tesori della città, è stato il principale polo espositivo pratese, ospitando al suo interno tutti i capolavori della pittura del Tre-Quattrocento fino ad allora conservati nel Museo civico (Prato), che in quegli anni era in ristrutturazione, e parte di quelli del Museo dell'Opera del Duomo. Negli anni successivi è stato condotto un riordino delle raccolte originarie e un ampliamento degli spazi museali, in previsione della realizzazione di nuove sezioni del museo.
Elio De Luca (Pietrapaola, 1950) è un pittore italiano. Allievo di Mario Cappelli e Anna Sanesi si diploma presso la Scuola d'Arte Leonardo da Vinci di Prato. Negli anni collabora con varie gallerie in Italia e all'estero; sue opere entrano a far parte di collezioni pubbliche e private.L'artista si distingue, in particolare, per l'uso della peculiare tecnica del cemento dipinto ad olio. Lavora inoltre con pastelli ad olio su carta gialla e con gli oli su tavola. Ha eseguito diverse sculture in bronzo. Tra le sedi pubbliche italiane che più di recente hanno ospitato i suoi lavori sono Museo nazionale del Palazzo di Venezia a Roma, Palazzo Strozzi ed il Palagio di Parte Guelfa a Firenze, la Galleria Comunale del Castello Aragonese a Taranto, i Musei Civici di Lecco, la Chiesa della SS. Annunziata a Cetona, la sede del Consiglio Regionale della Toscana, la Rocca del Comune di Monte San Savino, il Museo Giuliano Ghelli di San Casciano, la Sala Comunale Ugo Capocchini del Comune di Barberino Val D'Elsa, Palazzo Malaspina a San Donato in Poggio, lo storico Palazzo Datini a Prato, la Galleria Comunale di Arte Moderna di Poppi, il Comune di Matera, la Civica Galleria d’Arte Moderna del Comune di Cento, la storica Dogana Veneta di Lazise sul Lago di Garda, la Sala delle Colonne del Comune di Pontassieve, la Sala del Basolato del Comune di Fiesole, Palazzo della Corgna a Città della Pieve. Ha realizzato gli affreschi della Chiesa di San Bartolomeo a Scampata e l'VIII Palio della Costa Etrusca; sue opere sono state acquisite in permanenza dalla Pinacoteca Regionale della Toscana e dal Lu.C.C.a Center of Contemporary Art di Lucca. Ha partecipato con un ciclo di opere dal titolo "La Buona Terra" all'EXPO 2015 di Milano ospite dell'Istituto Agronomico d'Oltremare (Ministero degli Esteri). Negli ultimi anni le sue opere hanno partecipato a numerose esposizioni internazionali, far le quali il M’ARS Contemporary Art Museum di Mosca, il Museo Cultural di Santa Fe in Nuovo Messico, il Foreign Art Museum di Riga, l'Artist Istanbul Art Fair (dove ha rappresentato l'Istituto di Cultura Italiana in Turchia), il Washington Convention Center di Washington DC, il Miami Beach Convention Center ed il Boca Raton Gallery Centre di Miami, l'International Kunsttentoonstelling Furn Art ed il Centro espositivo Comunale di De Haan in Belgio, lo "Spazio Italia" dell'Ambasciata Italiana a Pechino.
L'Archivio di Stato di Prato è l'ufficio periferico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che per legge conserva la documentazione storica prodotta dagli enti pubblici della provincia di Prato e per deposito volontario, custodia temporanea, donazione o acquisto ogni altro archivio o raccolta documentaria di importanza storica.