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La Versilia è la parte della Toscana nord-occidentale, all'interno della provincia di Lucca, delimitata a nord dal fiume di Seravezza e a sud dall'antico forte del Motrone, comprendente i territori dei comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Seravezza, Stazzema. Oggi, nell'uso comune, vi si fa comprendere anche la conca di Camaiore e la pianura costiera che si estende fino a Viareggio. La riviera costiera ha una forte vocazione turistica con un esteso litorale sabbioso ed una vivace attività mondana. Alcuni comuni, in particolare Pietrasanta hanno puntato molto sul turismo culturale, che ha condotto in zona un turismo molto diversificato rispetto a quello del passato, che cercava sostanzialmente relax e divertimento disimpegnato.
Il riso o risoide è un alimento costituito dalla cariosside prodotta da diverse piante dei generi Oryza e Zizania, opportunamente lavorata. Le più note specie utilizzate sono l'Oryza sativa (da cui si ottiene il "riso asiatico") e l'Oryza glaberrima (da cui si ottiene il "riso africano"). Il riso è il cereale più consumato dalla popolazione umana nel mondo ed è alla base delle cucina dell'Asia. Costituisce il cibo principale per circa la metà della popolazione mondiale e viene coltivato in quasi tutti i paesi del mondo. È il prodotto agricolo con la più alta produzione mondiale (741,5 milioni di tonnellate registrate nel 2014), dopo la canna da zucchero (1,9 miliardi di tonnellate) e il mais (1,0 miliardi di tonnellate). Degno di nota è anche il riso selvatico (Zizania) che, a differenza delle qualità ricavate dalle piante di Oryza sativa e Oryza glaberrima, cresce di solito allo stadio selvatico. Tuttavia, tale tipologia di riso può anche essere messa in commercio e può costituire una prelibatezza culinaria.
La mostarda è un prodotto culinario diffuso nell'Italia settentrionale e in Toscana, realizzato con diversi ingredienti a seconda della zona d'origine. Si tratta di conserve di uno o più tipi di frutta trattata, a seconda delle ricette, con zucchero o miele, mosto o senape distintamente.
La liberazione in Garfagnana, Versilia e Lucchesia fu caratterizzata da un susseguirsi di eventi di natura bellica avvenuti nelle province di Lucca e Massa Carrara tra il settembre 1944 e l'aprile 1945, durante la Campagna d'Italia della seconda guerra mondiale. Queste zone furono interessate dagli scontri degli Alleati che, con l'aiuto dei gruppi locali di partigiani, combatterono contro i nazifascisti con lo scopo di sfondare il fronte tirrenico della linea Gotica: questo fronte si sviluppava dalla zona costiera della Versilia fino al Passo dell'Abetone e al Passo delle Radici, dividendo a metà la zona della Garfagnana. In questa fase della guerra, la maggior parte degli sforzi militari vennero impiegati nel versante orientale della linea Gotica, cioè dall'asse Bologna-Firenze alla fascia costiera adriatica. Tuttavia, a causa della politica del terrore adottata dai tedeschi nei confronti dei civili in questi territori, ci furono avvenimenti tragici, tra cui si ricordano: i massacri di Fivizzano, Forno, Valla, Bardine e Vinca (San Terenzo, MS) avvenuti nell'estate 1944; l'eccidio a Sant'Anna di Stazzema (LU) avvenuto il 12 agosto 1944; il massacro a Pioppeti di Montemagno (Camaiore, LU) avvenuto nel settembre 1944; la fucilazione dei detenuti del campo di concentramento di Mezzano (LU) sul fiume Frigido avvenuto il 15 settembre 1944; il massacro di Bergiola (MS) sempre del settembre 1944.
La Garfagnana (basso latino Carfaniana, detta anche Alta valle del Serchio) è un'area storico-geografica della provincia di Lucca, in Toscana, compresa tra le Alpi Apuane a ovest e la catena principale dell'Appennino Tosco emiliano a est, confinante a nord con la Lunigiana, a ovest con la Versilia e la provincia di Massa Carrara, a est con la regione Emilia-Romagna (province di Modena e Reggio Emilia) e a sud con la Media Valle del Serchio. Interamente attraversata dal fiume Serchio e dai suoi numerosi affluenti e ricchissima di boschi, con un'altitudine che varia tra i 132 e i 2054 metri s.l.m., storicamente fece parte della "Provincia Carfaniane" anche la Media Valle del Serchio, immediatamente a sud della Garfagnana, fino al torrente Fegana sul lato appenninico e fino al torrente Pedogna sul lato apuano.
La cucina toscana è costituita, principalmente, di piatti e dolci tradizionali che mantengono inalterata la loro preparazione da molti anni. Il pane senza sale è un'usanza che poche altre regioni hanno adottato (come l'Umbria). Pare che l'usanza risalga al XII secolo quando, al culmine della rivalità fra Pisa e Firenze, i pisani misero in pratica prezzi elevatissimi al prezioso cloruro di sodio. Esiste poi anche un'ipotesi che dice fossero gli stessi signori di Firenze ad imporre tasse particolarmente esose per l'uso del sale.In Toscana, la sacralità del pane, ovvero l'importanza di non buttarlo via ma di utilizzarlo anche quando è raffermo, è testimoniata da una lunga serie di antiche ricette ancora molto diffuse: la panzanella, la panata, la ribollita, l'acquacotta, la pappa al pomodoro, la fettunta, la zuppa di verdura, la farinata la minestra di cavolo nero o il Pan co' santi. Altra caratteristica della cucina toscana per eccellenza è l'uso di carni bianche e di selvaggina. I prodotti dell'aia del podere, dove pascolano liberamente polli, tacchini, oche, faraone e piccioni insieme coi conigli e la selvaggina come la lepre e il cinghiale, il fagiano e l'istrice costituiscono da sempre il menu delle grandi feste. Il maiale anch'esso è molto usato, basti pensare al famoso salame toscano, alla finocchiona, al prosciutto conservato sotto sale, al lardo di Colonnata alle salsicce e ai prodotti particolari come il buristo anch'esso frutto dell'ingegnosità della povera gente. Tra i formaggi la tradizione si concentra sul pecorino toscano, come prodotto da conservare: i più famosi quello di Pienza e quello maremmano; mentre troviamo la ricotta e il raveggiolo tra i formaggi molli. Infine grande spazio ai dolci, dove spiccano il panforte, i ricciarelli, i cavallucci, la zuppa del duca, la torta di cecco, i migliacci, i cantuccini di Prato. Nell'ottobre 2008, per promuovere la tradizione toscana, la Regione ha pubblicato la piramide alimentare toscana.
La bottarga è un alimento costituito dall'ovario del pesce, le cui uova vengono salate ed essiccate con procedimenti tradizionali. Viene ricavata dalle uova del muggine, la più classica, o di tonno. I due prodotti differiscono sia nel colore che nel gusto (più deciso in quella di tonno).