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Marco Cavallo

Marco Cavallo è una scultura di legno e cartapesta in forma di "installazione" e "macchina teatrale". L'opera fu realizzata nel 1973 all'interno del manicomio di Trieste da un'idea di Giuseppe Dell'Acqua, Dino Basaglia, Vittorio Basaglia e Giuliano Scabia. È considerata un'opera collettiva realizzata con il contributo dei laboratori artistici creati all'interno della struttura nosocomiale da Franco Basaglia, allora direttore dell'Ospedale Psichiatrico, e si avvalse del contributo ideale e immaginifico dei pazienti allora reclusi. Alto circa 4 metri e di colore azzurro, come deciso dagli stessi pazienti, lo si volle di così grandi dimensioni, per poter idealmente contenere tutti i desideri e i sogni dei ricoverati, e portare all'esterno un simbolo visibile e rappresentativo dell'umanità allora "nascosta" e "misconosciuta" all'interno dei manicomi. Divenne pertanto "icona" della lotta etica, sociale, medica e politica a favore della legge sulla chiusura dei manicomi, la cosiddetta Legge Basaglia del 1978 , nonché simbolo per gli stessi pazienti delle loro istanze di libertà, liberazione e riconoscimento della loro dignità di persone, fino ad allora negate. Da allora è esibito in tutto il mondo come installazione itinerante per sensibilizzare l'opinione pubblica e il mondo politico sui problemi della salute mentale. In Italia è stato esibito anche all' "EXPO 2015"per puntare l'attenzione sulle condizioni degli Ospedali psichiatrici giudiziari.

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