Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Maria Stuarda, in inglese Mary Stuart (Linlithgow, 8 dicembre 1542 – Fotheringhay, 8 febbraio 1587), è stata regina di Scozia dal 14 dicembre 1542 al 24 luglio 1567, regina consorte di Francia dal 10 luglio 1559 al 5 dicembre 1560 e regina d'Inghilterra per i legittimisti inglesi dell'epoca che non riconoscevano Elisabetta I come legittima erede di Enrico VIII. Regina a pochi giorni di vita, consacrata per diritto divino a soli nove mesi: quella di Maria Stuarda fu una vita che cominciò e finì tragicamente. Scappata dalle guerre anglo-scozzesi, fu cresciuta nell'ambiente colto e raffinato della corte francese di Caterina de' Medici ed ebbe un'ottima educazione in ambito culturale, ma non altrettanto approfondita in ambito politico, dal momento che come regina consorte di Francia non avrebbe dovuto avere potere effettivo. Alla morte del primo marito, il re di Francia Francesco II, Maria Stuarda tornò in Scozia, dove l'attendeva lo scontro con la nuova religione calvinista, istituita durante la sua assenza. Fu una sovrana molto tollerante e questo non fece altro che aumentare il potere dei Lord protestanti, che riuscirono a rivoltarle contro il paese, approfittando della sua turbolenta vita privata. Scappata in Inghilterra, pensava di poter essere aiutata dalla regina protestante Elisabetta I d'Inghilterra, sua cugina, che invece la imprigionò per quasi vent'anni. In questi due decenni la regina di Scozia divenne il fulcro e l'anima del cattolicesimo inglese e molti complotti furono organizzati in suo nome per assassinare Elisabetta e innalzare Maria al trono. La regina di Scozia si ritrovò dunque a essere il simbolo vivente della Controriforma e finì sacrificata nella lotta tra la Spagna cattolica di Filippo II e l'Inghilterra protestante di Elisabetta I. La sua esecuzione fu un duro colpo all'autorità divina dei sovrani regnanti: per la prima volta nella storia una "regina consacrata da Dio" fu giudicata e condannata a morte.Il suo unico figlio, Giacomo VI di Scozia e I d'Inghilterra, fu il primo re britannico che riunì i domini scozzesi a quelli inglesi. Da Maria Stuarda discende l'attuale regina del Regno Unito Elisabetta II.
Guglielmo III d'Orange, in olandese Willem Hendrik van Oranje-Nassau, anche noto come Guglielmo III d'Inghilterra, Guglielmo II di Scozia e Guglielmo I d'Irlanda (Binnenhof, 14 novembre 1650 – Kensington Palace, 8 marzo 1702), è stato Principe d'Orange, Conte di Nassau e Barone di Breda dalla nascita, Statolder delle Province Unite dal 28 giugno 1672, re d'Inghilterra e d'Irlanda dal 13 febbraio 1689 e re di Scozia dall'11 aprile 1689, in tutti i casi fino alla morte. Nato come membro della Casa d'Orange-Nassau, Guglielmo ottenne le corone d'Inghilterra, Irlanda e Scozia in seguito alla Gloriosa rivoluzione, durante la quale il re Giacomo II, che era suo suocero e zio (fratello della madre), fu deposto. Nei tre regni Guglielmo governò congiuntamente con sua moglie e cugina Maria II (che aveva sposato a Londra il 4 novembre 1677), fino alla morte di quest'ultima, avvenuta il 28 dicembre 1694. Tra gli Orangisti in Irlanda del Nord egli è al giorno d'oggi noto con il nome informale di King Billy. Guglielmo III fu nominato Statolder d'Olanda il 28 giugno 1672 e ricoprì tale carica fino alla morte. In tale contesto, egli era in genere chiamato col titolo Guglielmo Enrico, Principe d'Orange, traduzione dall'olandese Willem Hendrik, Prins van Oranje. Come membro d'una casata protestante, Guglielmo prese parte a molte delle guerre in Europa contro il re di Francia Luigi XIV. Molti protestanti vedevano in Guglielmo il campione della loro fede: egli aveva conquistato la corona inglese perché molta gente era spaventata dal ritorno del cattolicesimo e dall'influenza papale, sebbene altre ragioni per il suo successo furono senza dubbio il suo efficiente esercito ed una flotta quattro volte più grande della famosa Invincibile Armata spagnola. Il suo regno segnò l'inizio del passaggio dalla forma di monarchia personale esercitata dagli Stuart al sistema parlamentare della Casa d'Hannover.
Elisabetta I Tudor (Greenwich, 7 settembre 1533 – Richmond upon Thames, 24 marzo 1603) è stata regina d'Inghilterra e d'Irlanda dal 17 novembre 1558 fino alla sua morte. Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena ( quindi figlia illegittima) e talvolta chiamata "regina vergine", Elisabetta fu la sesta e ultima monarca della dinastia Tudor; liberata dalla prigionia alla quale era stata sottoposta nel 1558 per evitare che prendesse il potere, succedette nello stesso anno alla sorellastra Maria I d'Inghilterra, morta senza eredi. Il suo regno fu lungo e segnato da molti avvenimenti importanti. La sua politica di pieno sostegno alla Chiesa d'Inghilterra, dopo i tentativi di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, provocò forti tensioni religiose nel regno e vi furono parecchi tentativi di congiure contro di lei, in cui rimase implicata anche la cugina Maria Stuart, che ella fece giustiziare nel 1587 dopo averla imprigionata per diciannove anni. Coinvolta a più riprese nei conflitti religiosi della sua epoca, uscì vittoriosa dalla guerra contro la Spagna; sempre durante il suo regno furono poste le basi della futura potenza commerciale e marittima della nazione ed ebbe inizio la colonizzazione dell'America settentrionale. La sua epoca, denominata età elisabettiana, fu anche un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale: William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francis Bacon sono solo alcuni degli scrittori e pensatori che vissero durante il suo regno. Il nome della prima colonia inglese in America, la Virginia, fu scelto in onore della "regina vergine".
Edoardo Plantageneto (Westminster, 17 giugno 1239 – Burgh by Sands, 7 luglio 1307) fu re d'Inghilterra e duca d'Aquitania dal 1272 al 1307. Era noto come Gambelunghe (in inglese Longshanks) e martello degli Scoti, appellativo ottenuto per aver conquistato il Galles e combattuto la Scozia. Era figlio del re d'Inghilterra e duca d'Aquitania, Enrico III, e di Eleonora di Provenza.
Gian Galeazzo Ciano, meglio conosciuto come Galeazzo, conte di Cortellazzo e Buccari (Livorno, 18 marzo 1903 – Verona, 11 gennaio 1944), è stato un diplomatico e politico italiano. Figlio dell'ammiraglio Costanzo Ciano e di Carolina Pini, nel 1930 sposò Edda Mussolini.
Francesco Stefano di Lorena (Nancy, 8 dicembre 1708 – Innsbruck, 18 agosto 1765) è stato Imperatore del Sacro Romano Impero col nome di Francesco I dal 1745 alla morte. Già duca di Lorena dal 1729 al 1737 col nome di Francesco III, rinunciò al titolo cedendo la Lorena alla Francia e acquistando in cambio la corona del granducato di Toscana. Sposò Maria Teresa d'Austria, regina di Boemia e d'Ungheria, dalla quale ebbe sedici figli, tra cui i futuri imperatori Giuseppe II e Leopoldo II, le regine Maria Carolina di Napoli e Maria Antonietta di Francia, e la duchessa Maria Amalia di Parma. Insieme alla moglie fu il fondatore della dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le redini dell'Austria e degli stati ereditari asburgici sino alla prima guerra mondiale.
Francesco Ferdinando Carlo Luigi Giuseppe d'Austria-Este (Graz, 18 dicembre 1863 – Sarajevo, 28 giugno 1914), fu arciduca della dinastia degli Asburgo in Austria ed erede al trono austro-ungarico. Fu duca titolare di Modena e Reggio. Il suo assassinio da parte di Gavrilo Princip a Sarajevo, città della Bosnia ed Erzegovina annessa all'Austria, rappresentò il pretesto impiegato dall'Impero austro-ungarico per dichiarare guerra alla Serbia, diventando quindi il casus belli della prima guerra mondiale.
Un diario è una forma narrativa in cui il racconto – reale o di fantasia – è sviluppato cronologicamente, spesso scandito ad intervalli di tempo regolari, solitamente a giorni. il diario è, in poche parole, un testo in cui vengono annotati avvenimenti personali e importanti per ciascuno di noi, come: avvenimenti politici, sociali, economici, osservazioni di carattere scientifico o altro. Dal punto di vista della tipologia testuale è la forma che di solito rivela la parte più intima dell'autore. Chi scrive lo fa per puntualizzare a sé stesso ciò che gli sta accadendo in quel periodo, senza pensare troppo al passato ma ponendo l'attenzione sul presente. Solitamente all'inizio di una pagina viene scritta la data in cui si scrive; il destinatario può essere o il diario stesso o un amico immaginario. Il linguaggio è di solito semplice, esistono anche, oltre ai diari veri, quelli creati da un autore che si inventa un personaggio che parla di sé. Con diario si indica anche il supporto materiale dove questo racconto viene realizzato; una moderna forma di diario, in questo senso, è quella affidata all'informatica attraverso la tenuta di blog personali. Solamente nel Rinascimento il diario si distinse dall'autobiografia e dalla cronaca, assumendo la funzione di annotatore di appunti da ricordare e di eventi spirituali dello scrivente, utili per un miglioramento ed un perfezionamento. In un secondo tempo questa tendenza passò anche nel mondo laico.
I bambini del ghetto di Varsavia sono stati gli oltre 85.000 bambini presenti durante la Seconda guerra mondiale tra le 500.000 persone rinchiuse nel ghetto di Varsavia, il più grande tra i ghetti nazisti istituiti in Polonia per confinarvi la popolazione ebraica della città e dei dintorni. I bambini furono decimati dalle terribili condizioni di vita, dalla fame, dalle malattie e quindi dalle deportazioni nei campi di sterminio di Treblinka e Majdanek. Dopo la rivolta e la liquidazione del ghetto, rimasero in vita solo quei pochi bambini che erano riusciti a trovare rifugio fuori del ghetto nel settore ariano della città. Pochi altri (in massima parte adolescenti) tornarono dalle deportazioni.