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Neri Nannetti (Firenze, 1889 – Firenze, 1962) è stato un artista e scrittore italiano.
Emilio Notte (Ceglie Messapica, 30 gennaio 1891 – Napoli, 7 luglio 1982) è stato un pittore e docente italiano, esponente del movimento futurista.
Umberto Primo Conti (Firenze, 16 ottobre 1900 – Fiesole, 12 novembre 1988) è stato un pittore, compositore e scrittore italiano.
Lucio Venna, pseudonimo di Giuseppe Landsmann (Venezia, 28 dicembre 1897 – Firenze, 4 settembre 1974), è stato un pittore italiano, esponente del movimento futurista.
Leopoldo Paciscopi (Cavriglia, 2 ottobre 1925 – Fiesole, 14 maggio 2018) è stato uno scrittore, giornalista e storico del cinema muto italiano.
Fernando Agnoletti (Firenze, 6 marzo 1875 – Firenze, 25 novembre 1933) è stato uno scrittore e giornalista italiano.
L'Italia futurista è stata una rivista, pubblicata per la prima volta il 1º giugno 1916 sotto la direzione di Emilio Settimelli e Bruno Corra. Nacque da un gruppo di futuristi fiorentini che, riunitisi attorno alla rivista letteraria «Lacerba» se ne allontanarono a partire dal 1915 per seguire il nuovo movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti. I giovani italiani futuristi che scrivono su "L'Italia futurista" divergevano da "Lacerba" sul piano artistico-letterario ma concordavano con il foglio papiniano sul piano politico. La politica e la guerra rimasero quindi gli argomenti principali di ogni numero de "L'Italia futurista" e il contributo maggiore lo darà proprio Marinetti esprimendo - sotto il titolo "Contro Vienna e contro Berlino" - il suo bellicismo nazionalista sul n. 4, 25 luglio 1916: "La GUERRA è una grande e sacra legge della vita. Vita = aggressione. Pace universale = decrepitezza e agonia delle razze. Guerra = collaudo sanguinoso e necessario della forza di un popolo".Fu ripubblicato su "L'Italia futurista" nel n. 6, 25 marzo 1917 il Programma politico futurista che era già apparso su "Lacerba" del 1913 dove appaiono evidenti i punti di contrasto tra l'ideologia marinettiana e il fascismo. Sul n. 36 del 31 dicembre 1917 viene pubblicato in prima pagina l'elenco del gruppo pittorico futurista fiorentino, rispettivamente composto da Roberto Marcello Baldessari, Primo Conti, Arnaldo Ginna, Achille Lega, Neri Nannetti, Emilio Notte, Ottone Rosai, Giulio Spina, Lucio Venna e Vieri Nannetti. Dove però risalta maggiormente la diversità del gruppo degli italiani futuristi di Firenze al confronto con il gruppo milanese e marinettiano è nei racconti e nelle prose dove dinamismo, velocità, paroliberismo sono assenti, e sostituiti da forme letterarie più vicine al prossimo surrealismo. Di particolare importanza le sequenze di teatro sintetico futurista che appaiono su "L'Italia futurista" dai primi all'ultimo numero del 27 gennaio 1918. Anche gli italiani futuristi usano il teatro politico per sensibilizzare il pubblico, ma ai generi tradizionali come la farsa, la pochade, la commedia, tutti di carattere pacifista e neutralista, sostituiscono un teatro "sintetico, atecnico, dinamico, simultaneo, alogico, irreale", come mezzo per incitare la nazione contro gli austriaci. Nel 1917, dopo Caporetto, Filippo Tommaso Marinetti, Mario Carli ed Emilio Settimelli fondano un foglio politico che dirigono dal fronte, dal titolo "Roma futurista". Nel frattempo vengono fondati i Fasci italiani di combattimento nel 1919, ai quali inizialmente aderirà il Partito Politico Futurista per poi abbandonarlo non più di un anno più tardi, a causa della svolta reazionaria e totalitaria di Benito Mussolini.
Athena è stata una rivista ideata e diretta da Renato Fondi nella prima decade del Novecento. La rivista pistoiese, già dal primo numero, si proponeva di diffondere “in modo generoso e salutare il movimento intellettuale contemporaneo, fuori dal codazzo dei modernisti scamiciati e dei classicisti misoneici” e riteneva che “la combriccola dei futuristi insegna alla gioventù d'Italia di rinnegare il culto e la lingua di Dante per quella di Victor Hugo”. Tra i collaboratori figurano Raffaello Melani, Adelmo Damerini, Renato Fucini e Giuseppe Lipparini.
L'ACN Siena 1904, meglio nota come Siena, è una società calcistica italiana con sede nella città di Siena. Milita in Serie D, la quarta divisione del campionato italiano. Il sodalizio è nato nel 2020 dalle ceneri della Robur Siena, che nel 2014 era subentrata alla disciolta Associazione Calcio Siena, già Società Sportiva Robur e Società Studio e Divertimento, il previgente club fondato nella città toscana nel 1904, del quale la Robur Siena aveva ereditato la tradizione sportiva. I colori ufficiali, sono bianco e nero mentre il soprannome della squadra è Robur. Disputa le partite casalinghe allo stadio Artemio Franchi di Siena, inaugurato nel 1923 e capace di 15.373 posti a sedere In oltre un secolo di storia il Siena, occupante il 48º posto nella classifica della tradizione sportiva delle squadre che hanno giocato in A e il 35º posto nella classifica perpetua dei punti, ha disputato 9 edizioni della massima serie, 13 campionati di Serie B, 1 campionato misto postbellico, e 44 tornei di Serie C più 8 di Serie C2, iscrivendosi in totale a 75 annate professionistiche sulle 90 organizzate dalla FIGC dal 1926. Il miglior piazzamento in Serie A è il 13º posto della stagione 2007-2008 e arrivando in semifinale della Coppa Italia 2011-2012. Quattro sono i titoli nazionali conseguiti: 1 campionato di Serie B, 1 Supercoppa di Serie C e 2 Scudetti Dilettanti.