Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Tisi, deperimento, scrofola, mal sottile, morbo di Pott, piaga bianca sono i termini che sono stati usati, nel corso della storia, per definire la tubercolosi. La sua esistenza si registra da 15000 o 20000 anni ed è generalmente accettato che il microrganismo che ne è la causa prenda origine da altri organismi più primitivi dello stesso genere di micobatteri: si pensa infatti che, nella sua evoluzione, alcune specie del batterio siano state capaci di invadere animali ospiti. È il Mycobacterium bovis, il più antico della specie dei micobatteri che include anche il Mycobacterium tuberculosis complex, che colonizzò per primo gli animali. Il Mycobacterium bovis passò poi, con l'addomesticamento degli animali, all'uomo. Già in alcune ossa del Neolitico è stata rinvenuta la presenza del batterio anche se l'incidenza e la diffusione sarebbero state note solo nel diciannovesimo secolo. Tuttavia, si stima che la tubercolosi abbia raggiunto il picco (considerando la percentuale della popolazione ammalata) tra la fine del diciottesimo secolo e il diciannovesimo. Nel tempo, le varie culture del mondo assegnarono alla malattia nomi diversi: yoksma (India), phtisis (Grecia), consumptione (latino) e chaky oncay (inca), ognuno dei quali riporta all'effetto di “seccare” e “consumare” della malattia, cachessia (stato di grave deperimento organico). Il suo alto tasso di mortalità tra gli adulti di età media e l'avvento del Romanticismo, che impose i pensieri sulla ragione, portò molti a riferirsi alla tubercolosi come la “malattia romantica”.
La pediatria è una branca della medicina che si occupa dello sviluppo psicofisico dei bambini e della diagnosi e terapia delle malattie infantili. La neonatologia è la branca della pediatria che si occupa dei neonati entro il primo mese di vita. La cooperazione tra pediatria e ostetricia permette di prevenire le malformazioni del feto e di curare le malattie dalla nascita. Il termine deriva dal greco παῖς, παιδός, che significa «bambino», «fanciullo» e ἰατρεία, che significa «cura medica».
La medicina medievale in Europa Occidentale fu una mistura di: idee preesistenti fin dall'antichità (Ippocrate e Galeno); un generale concetto filosofico per cui anima (immateriale) e corpo (mortale, creato e materiale) siano indissolubili; una globale rinuncia al godimento nella vita sociale e del corpo in genere influenze religiose;In questa era non esisteva ancora alcuna tradizione scientifica e le osservazioni andavano mano a mano con influenze spirituali. Nell'Alto Medioevo, a seguito della caduta dell'impero romano, la conoscenza medica standard era basata principalmente sui testi sopravvissuti greci e romani, preservati in monasteri.Le idee circa le origini di cure e malattie non erano comunque puramente secolari, ma basate su una visione della vita in cui il destino, il peccato, e le influenze astrali giocavano un grande ruolo. L'efficacia di una cura era più correlata alle credenze del paziente e del medico, piuttosto a un'evidenza empirica, cosicché i remedia physicalia (rimedi fisici) erano spesso subordinati ad interventi spirituali.
Luigi Frati (Siena, 10 aprile 1943) è un medico e docente italiano, rettore dell'Università di Roma "Sapienza" dal 2008 al 2014. Professore ordinario di Patologia generale e già preside della Facoltà di Medicina della Sapienza, il 3 ottobre 2008 è stato eletto rettore dell'ateneo romano. Laureatosi in Medicina e Chirurgia all'Università Cattolica del Sacro Cuore, si distinse nell'attività di ricerca per studi orientati all'analisi di una proteina che facilita la proliferazione delle cellule dell'epidermide (EGF), di cui ha dimostrato gli effetti su molteplici tipi di tessuti e isolato nel 1972 il recettore, contro il quale oggi vi sono importanti terapie anticancro. I suoi lavori in questo settore lo hanno qualificato come secondo gruppo internazionale (Ann Rev Biochem, 1979: articolo del Premio Nobel Stanley Cohen).