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La storia postale è lo studio comparato dell'organizzazione dei servizi postali, pubblici e privati, dall'antichità ad oggi. Motivo del collezionismo di storia postale è un oggetto inoltrato attraverso un servizio postale. La classificazione di tale oggetto avviene tramite lo studio dell'affrancatura (se presente), degli annulli e bolli impressi, delle targhette di servizio e del percorso effettuato. Questa classificazione consente di suddividere la storia postale in varie categorie di collezionismo: storia postale di un'epoca, storia postale di un territorio, storia postale di un evento bellico, storia postale di un servizio postale e storia postale di un'emissione.
La "posta dei cavalli" è stato un servizio fornito dalle amministrazioni postali nei secoli XVI-XIX, ulteriore rispetto a quello della '"posta delle lettere", cioè l'inoltro della corrispondenza. La posta dei cavalli consisteva nella possibilità di viaggiare cambiando ad ogni stazione di posta cavalli e postiglioni, in modo che fossero sempre freschi e l'andatura elevata. Cavalli e postiglioni erano di proprietà della stazione di partenza e dopo il cambio ritornavano alla stessa. Questo sistema di trasporti poteva avvenire con riferimento a mezzi di trasporto diversi. Il più popolare era la diligenza pubblica. Chi possedeva una carrozza privata, poteva viaggiare "per cambiatura" con il proprio mezzo. Chi non aveva una carrozza propria, poteva noleggiare la vettura da un vetturino e poi prendere i cavalli alla posta, oppure poteva noleggiare la vettura alla stessa stazione di posta. A tal fine i mastri di posta tenevano a disposizione qualche calesse o "sedia di posta" per i viaggiatori. Con riferimento ai cavalli da tiro, i regolamenti postali indicavano in modo minuzioso quanti animali si potessero attaccare ad una carrozza, in base al tipo di veicolo, al peso da portare (persone e bagaglio) nonché alla difficoltà della strada. Infine, il viaggiatore poteva montare su cavalli da sella presi alla stazione di posta. In tal caso un postiglione lo precedeva su di un altro cavallo facendogli da guida. In tutti questi casi, era il postiglione che regolava l'andatura. I regolamenti postali gli vietavano di accelerare e in particolare di andare al galoppo, salvo che gli venisse pagata "doppia posta".