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Matematica greco-ellenistica

Questa voce tratta gli sviluppi della matematica che si sono avuti, all'incirca dal 550 a.C. al V secolo nel mondo culturale che si è sviluppato lungo le coste del Mediterraneo e che è caratterizzato dall'uso della lingua greca. Questi sviluppi spesso vengono attribuiti semplicemente alla matematica greca. Talora si usa anche il termine matematica greca, ponendo in rilievo l'importanza culturale della città di Alessandria d'Egitto, per molti aspetti la città preminente per la cultura ellenistica, in particolare per la matematica. Per questi sviluppi è opportuno distinguere tre periodi. Il primo periodo lo collochiamo dal 550 a.C. al 323 a.C., anno della morte di Alessandro Magno e vede la massima importanza economica e politica delle città greche e delle loro colonie e lo sviluppo del pensiero matematico per opera di abitanti di queste città. Talora per questi sviluppi si usa il termine matematica ellenica. Il secondo periodo, collocato dal 323 a.C. al 150 a.C., vede la massima fioritura della matematica all'interno dello sviluppo della grande scienza ellenistica e della cultura ellenistica nell'ambito dei regni derivati dalla suddivisione dell'impero di Alessandro, quando le città della civiltà greca hanno perso gran parte della loro importanza politica. Il terzo periodo va dal 150 a.C. al V secolo e vede il progressivo declinare delle conoscenze matematiche che sopravvivono con crescenti difficoltà negli ambienti culturali che mantengono viva la tradizione del periodo precedente servendosi della lingua greca. In questo periodo scrissero di matematica molti studiosi non greci che operavano in un'area che comprende tutte le coste del mar Mediterraneo e terre che subirono l'influenza dell'impero bizantino. La maggior parte delle opere di matematica scritte in greco furono ritrovate in Grecia, Egitto, Mesopotamia, Asia Minore, Sicilia e Magna Grecia. Per quanto i più antichi testi di matematica trovati in lingua greca siano stati scritti posteriormente al periodo ellenistico, parecchi di essi vengono ritenuti copie di opere scritte durante e anche prima del periodo ellenistico. Nondimeno, la datazione della matematica greca è più sicura di quella degli scritti matematici più antichi, dal momento che esiste un gran numero di cronologie che, sovrapponendosi, riportano gli avvenimenti anno per anno fino ad oggi. In ogni caso molte date restano incerte, anche se l'incertezza, in genere, è dell'ordine dei decenni e non dei secoli come per gli eventi culturali di altre civiltà del passato. La matematica greca era molto più sofisticata di quella sviluppata dalle precedenti culture quali quella egiziana e babilonese, poiché tali precedenti culture utilizzavano il ragionamento induttivo che sfrutta le osservazioni ripetute per fondare regole di calcolo che spesso vengono utilizzate senza cognizione della loro portata logica. In altre parole, la matematica pre-greca utilizza principi generali e li applica ad esempi specifici. Il ragionamento induttivo è astratto. La matematica greca antica, all'opposto, si basava sul ragionamento deduttivo, che sfrutta gli esempi particolari e li applica ai principi generali. Il ragionamento deduttivo è più sostanzialmente concreto.

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