Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Giacomo Matteotti (Fratta Polesine, 22 maggio 1885 – Roma, 10 giugno 1924) è stato un politico, giornalista e antifascista italiano, segretario del Partito Socialista Unitario, formazione nata da una scissione del Partito Socialista Italiano. Fu rapito e assassinato da una squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini probabilmente per volontà di Benito Mussolini, a causa delle sue denunce dei brogli elettorali attuati dalla nascente dittatura nelle elezioni del 6 aprile 1924 e delle sue indagini sulla corruzione del governo, in particolare sulla vicenda delle tangenti della concessione petrolifera alla Sinclair Oil. Matteotti, nel giorno del suo omicidio (10 giugno) avrebbe dovuto infatti presentare un nuovo discorso alla Camera dei deputati, dopo quello sui brogli del 30 maggio, in cui avrebbe rivelato le sue scoperte riguardanti lo scandalo finanziario coinvolgente anche Arnaldo Mussolini, fratello minore del Duce. Il corpo di Matteotti fu ritrovato circa due mesi dopo, dal brigadiere Ovidio Caratelli. In ogni caso, il 3 gennaio 1925, di fronte alla Camera dei deputati, Benito Mussolini si assunse pubblicamente la "responsabilità politica, morale e storica" del clima nel quale l'assassinio si era verificato.
La secessione dell'Aventino fu un atto di protesta attuato a partire dal 26 giugno 1924 dai Camera dei deputati del Regno d'Italia nei confronti del governo Mussolini in seguito alla scomparsa di Giacomo Matteotti avvenuta il 10 giugno dello stesso anno. L'iniziativa, che consisteva nell'astensione dai lavori parlamentari fino a che i responsabili del rapimento Matteotti non fossero stati processati, prese il nome del colle Aventino dove, secondo la storia romana, si ritiravano i plebei nei periodi di acuto conflitto con i patrizi (secessio plebis). La protesta non ebbe successo e, dopo circa due anni, il 9 novembre 1926 la Camera dei deputati deliberò la decadenza dei 123 deputati aventiniani.
Poveromo è una frazione del comune italiano di Massa, nella provincia di Massa e Carrara, in Toscana. Centro balneare della costa apuana, è una delle località comprese nell'area urbana di Marina di Massa. Confina a nord con i Ronchi e a sud con la frazione Cinquale del comune di Montignoso. Nella località sono presenti numerose pinete e una ricca macchia mediterranea. La frazione non ha un nucleo ma è costituita da più strade perpendicolari.
Ponte Giacomo Matteotti (forma abbreviata: ponte Matteotti), già ponte del Littorio, è un ponte che collega il lungotevere Arnaldo da Brescia a piazza delle Cinque Giornate, a Roma, nel rione Prati e nei quartieri Flaminio e Della Vittoria.
Il delitto Matteotti è un film del 1973, diretto da Florestano Vancini.
Giancarlo Matteotti (Roma, 19 maggio 1918 – Roma, 15 maggio 2006) è stato un politico italiano, figlio di Giacomo Matteotti e fratello di Matteo Matteotti.
La cittadinanza onoraria è un riconoscimento concesso da un comune o da uno Stato ad un individuo ritenuto legato alla città per il suo impegno o per le sue opere. La persona dev'essersi distinta particolarmente nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico od in opere, imprese, realizzazioni, prestazioni in favore degli abitanti del comune, rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, o in azioni di alto valore a vantaggio della nazione o dell'Umanità intera.
Amleto Poveromo (Lecco, 15 dicembre 1893 – Parma, 20 giugno 1953) è stato un criminale italiano, componente della banda fascista che rapì e uccise Giacomo Matteotti.