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Pietro De Negri, detto il Canaro della Magliana (in romanesco: er Canaro; Calasetta, 28 settembre 1956), è un criminale italiano. Deve il soprannome all'attività di toelettatore di cani in via della Magliana 253L, nella zona popolare della Magliana Nuova a Roma, nel quartiere Portuense. Salì alla ribalta per il brutale omicidio dell'ex pugile dilettante Giancarlo Ricci nel 1988. Il fatto, il delitto del Canaro, colpì per la sua particolare efferatezza, poiché la vittima, a quanto dichiarò l'assassino, sarebbe stata torturata a lungo e mutilata a più riprese prima di essere finita, anche se in seguito l'autopsia smentì questa versione.
Otello ossia Il moro di Venezia è un'opera lirica di Gioachino Rossini. Seconda di una serie di nove opere composte da Rossini per Napoli, andò in scena il 4 dicembre 1816 al Teatro del Fondo di Napoli.Il librettista Francesco Maria Berio di Salsa scrisse i versi non basandosi direttamente sulla tragedia di Shakespeare ma, come era abituale all'epoca, usando adattamenti contemporanei (Othello, ou le More de Venise di Jean-François Ducis, 1792).
Mario Del Monaco (Firenze, 27 luglio 1915 – Mestre, 16 ottobre 1982) è stato un tenore italiano. È considerato uno dei più rappresentativi e popolari tenori degli anni cinquanta e sessanta.
Il terrorista è un film del 1963 diretto da Gianfranco De Bosio ed interpretato, fra gli altri, da Gian Maria Volonté, Philippe Leroy e Raffaella Carrà. Il regista si rifà alla sua esperienza nella Resistenza veneta, nella quale ha partecipato a Padova nella squadra di Otello Pighin, nome di battaglia "Renato", medaglia d'oro al valor militare.
Enrico De Pedis, detto Renatino (Roma, 15 maggio 1954 – Roma, 2 febbraio 1990), è stato un mafioso italiano, boss dell'organizzazione mafiosa romana banda della Magliana.
Danilo Abbruciati detto er Camaleonte (Roma, 4 ottobre 1944 – Milano, 27 aprile 1982) è stato un mafioso italiano, uno dei boss dell'organizzazione mafiosa romana Banda della Magliana.
La Banda della Magliana è stata un'organizzazione criminale mafiosa nata ed operante a Roma e nel resto del Lazio. Il nome, attribuito dalla stampa dell'epoca, deriva dall'omonimo quartiere romano nel quale risiedevano alcuni dei fondatori e la maggior parte dei membri. In realtà anche se alcuni importantissimi membri del nucleo fondatore erano nativi della Magliana, ce n'erano tanti altri originari di altri quartieri della capitale, essendosi la stessa estesa su tutta la città, dove poteva contare sulla connivenza di malavitosi di alto livello. È considerata la più potente e violenta organizzazione criminale che abbia mai operato a Roma. Nata nella seconda metà degli anni settanta, fu la prima organizzazione criminale romana a unificare in senso operativo la frastagliata realtà della malavita locale, costituita fino ad allora da piccoli gruppi di criminali detti "batterie" o "paranze" dediti a crimini specifici, che imponevano ai propri membri un vincolo di esclusività che vietava potessero dedicarsi a imprese criminali che non fossero concordate con gli altri e di reciprocità dividendo i proventi dei crimini in parti uguali anche fra i membri che non partecipavano (in romanesco: "stecca para pe' tutti"). Le attività criminali andavano dai sequestri di persona al controllo del gioco d'azzardo e delle scommesse ippiche, dalle rapine al traffico di droga; col tempo la banda estese la propria rete di contatti alle principali organizzazioni criminali italiane, da Cosa nostra alla camorra, nonché a esponenti della massoneria in Italia, oltre a numerose collaborazioni con elementi della destra eversiva e della finanza. La storia dell'organizzazione, fatta anche di legami mai del tutto chiariti con politica e apparati istituzionali statali, la vide coinvolta in alcune vicende quali l'omicidio del giornalista Mino Pecorelli, il caso Moro, i depistaggi nella strage di Bologna, i rapporti con l'organizzazione Gladio e con l'omicidio del banchiere Roberto Calvi, fino alla sparizione di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e all'attentato a Giovanni Paolo II.