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La medicina medievale in Europa Occidentale fu una mistura di: idee preesistenti fin dall'antichità (Ippocrate e Galeno); un generale concetto filosofico per cui anima (immateriale) e corpo (mortale, creato e materiale) siano indissolubili; una globale rinuncia al godimento nella vita sociale e del corpo in genere influenze religiose;In questa era non esisteva ancora alcuna tradizione scientifica e le osservazioni andavano mano a mano con influenze spirituali. Nell'Alto Medioevo, a seguito della caduta dell'impero romano, la conoscenza medica standard era basata principalmente sui testi sopravvissuti greci e romani, preservati in monasteri.Le idee circa le origini di cure e malattie non erano comunque puramente secolari, ma basate su una visione della vita in cui il destino, il peccato, e le influenze astrali giocavano un grande ruolo. L'efficacia di una cura era più correlata alle credenze del paziente e del medico, piuttosto a un'evidenza empirica, cosicché i remedia physicalia (rimedi fisici) erano spesso subordinati ad interventi spirituali.
Il periodo che definiamo chirurgia antica abbraccia la storia della chirurgia che va dall'epoca delle prime testimonianze scritte sino al XIX secolo. È un lasso di tempo estremamente lungo, individuato arbitrariamente rispetto alle suddivisioni canoniche della storiografia, caratterizzato da procedure non ancora scientifiche ma esclusivamente empiriche. Una chirurgia stupefacente per la qualità delle sue tecniche operatorie e per la perfezione degli strumenti adoperati, nonostante la povertà delle conoscenze anatomiche ed in campo patologico, ma drammaticamente limitata nella pratica da due ostacoli, il dolore e l'infezione, che saranno superati soltanto alla metà del XIX secolo.
Bernardino Moscati (Castiglione delle Stiviere, 2 dicembre 1705 – Milano, 17 settembre 1798) è stato un medico e accademico italiano, riformatore della sanità milanese nel Settecento.