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Teodorico Borgognoni (Lucca, 1206 – Bologna, 1298) è stato un medico e vescovo cattolico italiano. Figlio del lucchese Ugo, gli successe nell'insegnamento della chirurgia presso l'Università di Bologna, a quell'epoca punto di riferimento obbligato di tutta la chirurgia occidentale.
La chirurgia (dal greco, cheiros: mano e ergon: lavoro) è un ramo della medicina che manipola fisicamente la struttura del corpo a fine diagnostico, preventivo o curativo. Ambroise Paré, chirurgo francese del secolo XVI, le attribuì quattro funzioni: ridurre ciò che si è dislocato, separare ciò che è stato unito, riunire ciò che è stato separato, riparare ai difetti della natura.Da quando l'uomo produce ed usa utensili e strumenti ha anche utilizzato il proprio ingegno per sviluppare tecniche chirurgiche sempre più sofisticate. Sarà necessario però arrivare alla rivoluzione industriale per vincere i tre principali ostacoli con cui si scontrava questa specialità medica, ovvero: l'emorragia, il dolore e l'infezione. Gli avanzamenti in questi campi hanno trasformato la chirurgia da un'arte rischiosa (e quindi sottovalutata per questo), ad una capace dei risultati più sorprendenti.
Medicus (Der Medicus) è un film del 2013 diretto da Philipp Stölzl, liberamente basato sull'omonimo romanzo di Noah Gordon.Il film tratta di un orfano proveniente da una città inglese la cui madre muore per la misteriosa "malattia del fianco" (appendicite) durante l'XI secolo: il ragazzo si dedica quindi allo studio della medicina e decide di recarsi in Persia in cerca del famoso medico Ibn Sinā (Avicenna).
La medicina medievale in Europa Occidentale fu una mistura di: idee preesistenti fin dall'antichità (Ippocrate e Galeno); un generale concetto filosofico per cui anima (immateriale) e corpo (mortale, creato e materiale) siano indissolubili; una globale rinuncia al godimento nella vita sociale e del corpo in genere influenze religiose;In questa era non esisteva ancora alcuna tradizione scientifica e le osservazioni andavano mano a mano con influenze spirituali. Nell'Alto Medioevo, a seguito della caduta dell'impero romano, la conoscenza medica standard era basata principalmente sui testi sopravvissuti greci e romani, preservati in monasteri.Le idee circa le origini di cure e malattie non erano comunque puramente secolari, ma basate su una visione della vita in cui il destino, il peccato, e le influenze astrali giocavano un grande ruolo. L'efficacia di una cura era più correlata alle credenze del paziente e del medico, piuttosto a un'evidenza empirica, cosicché i remedia physicalia (rimedi fisici) erano spesso subordinati ad interventi spirituali.
L'immagine popolare del Medioevo è stata spesso legata alla descrizione che di esso è stata data nel XVIII secolo dai filosofi illuministi, e rafforzata poi dal pensiero positivista nel XIX secolo. In questa tradizione il Medioevo viene essenzialmente descritto come "Età buia", ovvero un'epoca di barbarie e di ignoranza, dominata da despoti e da una Chiesa oppressiva ed oscurantista; un'epoca in cui la razionalità ed il pensiero scientifico venivano repressi dal fanatismo religioso. Quest'immagine negativa è soggetta revisione da parte di alcuni studiosi di critica storica, che trovano nel Medioevo aspetti creativi e confutano la visione di età prettamente barbara ed incolta. In particolare, per quanto riguarda la conoscenza scientifica, gli studi di Pierre Duhem puntano alla riscoperta e alla comprensione del sapere medievale in fisica, matematica, astronomia e scienze naturali. Dal punto di vista della medicina questi studiosi rivalutano lo stato della scienza al tempo e riconsiderano, e suggeriscono che sia superata l'immagine popolare di una medicina medievale priva di sapere scientifico, mista a magia e superstizione. La loro analisi storica degli studi di chirurgia e quelli anatomici, legati anche alla dissezione di cadaveri, con particolare accento ai rapporti con la Chiesa e con i papi si allinea a questa rivalutazione.
Bernardino Moscati (Castiglione delle Stiviere, 2 dicembre 1705 – Milano, 17 settembre 1798) è stato un medico e accademico italiano, riformatore della sanità milanese nel Settecento.