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Chirurgia, anatomia e Chiesa cattolica nel Medioevo

L'immagine popolare del Medioevo è stata spesso legata alla descrizione che di esso è stata data nel XVIII secolo dai filosofi illuministi, e rafforzata poi dal pensiero positivista nel XIX secolo. In questa tradizione il Medioevo viene essenzialmente descritto come "Età buia", ovvero un'epoca di barbarie e di ignoranza, dominata da despoti e da una Chiesa oppressiva ed oscurantista; un'epoca in cui la razionalità ed il pensiero scientifico venivano repressi dal fanatismo religioso. Quest'immagine negativa è soggetta revisione da parte di alcuni studiosi di critica storica, che trovano nel Medioevo aspetti creativi e confutano la visione di età prettamente barbara ed incolta. In particolare, per quanto riguarda la conoscenza scientifica, gli studi di Pierre Duhem puntano alla riscoperta e alla comprensione del sapere medievale in fisica, matematica, astronomia e scienze naturali. Dal punto di vista della medicina questi studiosi rivalutano lo stato della scienza al tempo e riconsiderano, e suggeriscono che sia superata l'immagine popolare di una medicina medievale priva di sapere scientifico, mista a magia e superstizione. La loro analisi storica degli studi di chirurgia e quelli anatomici, legati anche alla dissezione di cadaveri, con particolare accento ai rapporti con la Chiesa e con i papi si allinea a questa rivalutazione.

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