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La locuzione mezzo di comunicazione di massa fu coniata insieme all'espressione «comunicazione di massa» nella prima metà del XX secolo in ambito anglosassone.Secondo la definizione di McQuail i "mezzi di comunicazione di massa", o "media di massa", in inglese mass media, sono mezzi progettati per mettere in atto forme di comunicazione «aperte, a distanza, con tante persone in un breve lasso di tempo». In altre parole la comunicazione di massa (quella classe dei fenomeni comunicativi che si basa sull'uso dei media) è costituita da organizzazioni complesse che hanno lo scopo di «produrre e diffondere messaggi indirizzati a pubblici molto ampi e inclusivi, comprendenti settori estremamente differenziati della popolazione».Per più di quattro secoli l'unico vero medium di massa è stata la «parola stampata», grazie all'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg (1455-57). Agli inizi del XIX secolo lo sviluppo delle ferrovie, insieme ai progressi nella distribuzione delle reti elettriche, crearono le condizioni per la nascita del secondo mezzo di comunicazione di massa, un vero e proprio salto qualitativo nel mondo delle comunicazioni: il telegrafo. A ciò seguirono con un crescendo sempre più rapido il telefono, la radio e la televisione. La nascita e l'apertura in senso commerciale delle reti telematiche, in particolare l'avvento di Internet, costituiscono al momento la tappa più recente di questo percorso. In virtù dei tratti peculiari che mostrano (peraltro non tutti in antitesi rispetto ai cosiddetti «media tradizionali»), ci si riferisce ai dispositivi basati sulle nuove tecnologie di comunicazione in rete con l'espressione «nuovi media».
La pornografia (dal greco πόρνη, porne, "prostituta" e γραφή, graphè, "disegno" e "scritto, documento" e quindi letteralmente "scrivere riguardo" o "disegnare" prostitute) è la raffigurazione esplicita di soggetti erotici e sessuali effettuata in diverse forme: letteraria, pittorica, cinematografica e fotografica.
I lemming (in italiano le lemmi, singolare lemmo) sono piccoli roditori artici, il cui habitat è normalmente il bioma tundra. Insieme alle arvicole, cui sono molto simili, ed ai topi muschiati, costituiscono la sottofamiglia Arvicolinae (o Microtinae), che fa parte del ramo dei mammiferi più ampio in assoluto, la superfamiglia Muroidea, che include anche ratti, topi, criceti e gerbilli. La maggior parte delle specie fa parte della tribù Lemmini, una delle tre (con arvicole e topo muschiato) che compone la sottofamiglia Arvicoline.
Le metamorfosi (Metamorphoseon libri XV) è un poema epico-mitologico di Publio Ovidio Nasone (43 a.C. - 17 d.C.) incentrato sul fenomeno della metamorfosi. Attraverso quest'opera, ultimata poco prima dell'esilio dell'8 d.C., Ovidio ha reso celebri e trasmesso ai posteri numerosissime storie e racconti mitologici della classicità greca e romana.
Giovanni Giolitti (Mondovì, 27 ottobre 1842 – Cavour, 17 luglio 1928) è stato un politico italiano, più volte presidente del Consiglio dei ministri. Il periodo storico durante il quale eserciterà la sua guida politica sull'Italia è oggi definito "età giolittiana". Sebbene la sua azione di governo sia stata oggetto di critica da parte di alcuni suoi contemporanei, come per esempio Gaetano Salvemini, Giolitti fu uno dei politici liberali più efficacemente impegnati nell'estensione della base democratica dello Stato unitario, e nella modernizzazione economica, industriale e politico-culturale della società italiana a cavallo fra Ottocento e Novecento. Dopo un iniziale voto di fiducia, nel 1922, al nuovo governo fascista, dal 1924 si tenne all'opposizione di Benito Mussolini.
Il Cantico delle creature (Canticum o Laudes Creaturarum), anche noto come Cantico di Frate Sole, un cantico di Francesco d'Assisi composto intorno al 1224. il testo poetico pi antico della letteratura italiana di cui si conosca l'autore (ma non il testo pi antico in assoluto, che l'anonimo Quando eu stava in le tu' cathene, una canzone d'amore databile tra il 1180 e il 1220). Secondo una tradizione, la sua stesura risalirebbe a due anni prima della sua morte, avvenuta nel 1226. comunque pi probabile che, come riportano le biografie di Francesco, la composizione sia stata scritta in tre momenti diversi. Il Cantico una lode a Dio che si snoda con intensit e vigore attraverso le sue opere, divenendo cos anche un inno alla vita; una preghiera permeata da una visione positiva della natura, poich nel creato riflessa l'immagine del Creatore: da ci deriva il senso di fratellanza fra l'uomo e tutto il creato, che molto si distanzia dal contemptus mundi, dal distacco e disprezzo per il mondo terreno, segnato dal peccato e dalla sofferenza, tipico di altre tendenze religiose medievali (come quella instaurata da Jacopone da Todi). La creazione diventa cos un grandioso mezzo di lode al Creatore.