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La tonalità di Si minore (B minor, h-Moll) è incentrata sulla nota tonica Si. Può essere abbreviata in Sim oppure in Bm secondo il sistema anglosassone (in via eccezionale, all'inglese B minor non corrisponde la dicitura tedesca che è h-Moll). La scala minore naturale del si è: Si, Do♯, Re, Mi, Fa♯, Sol, La, Si. L'armatura di chiave è la seguente (2 diesis): Alterazioni (da sinistra a destra): fa♯, do♯. La rappresentazione coincide con quella della tonalità relativa Re maggiore.
L'Ordine dei frati minori (in latino Ordo fratrum minorum) un istituto religioso maschile di diritto pontificio. I frati di questo ordine mendicante, detti francescani, pospongono al loro nome la sigla O.F.M.. L'ordine deriva da quei gruppi (detti della regolare osservanza) sorti all'interno del primitivo ordine francescano subito dopo la morte del fondatore e caratterizzati dall'aspirazione a una vita pi ritirata e da un pi rigoroso controllo sull'uso dei beni: entrati in conflitto con i frati che accettavano il possesso comunitario dei beni (detti frati della comunit e poi conventuali) vennero costituiti in ordine autonomo da papa Leone X (bolla Ite vos del 1517).L'ordine nato formalmente nel 1897 (bolla Felicitate quadam), a opera di papa Leone XIII, dall'unione delle quattro famiglie in cui erano divisi i frati della regolare osservanza (osservanti, riformati, recolletti, alcantarini): a questi spetta il primato storico-giuridico e la precedenza d'onore (accordata da Leone X e confermata da Leone XIII) sugli altri gruppi del primo ordine francescano (conventuali e cappuccini).
La tonalità di La minore (A minor, a-Moll) poggia sulla tonica La. Può essere indicata attraverso la sigla Lam, oppure Am secondo il sistema anglosassone. La scala minore naturale del La è: La, Si, Do, Re, Mi, Fa, Sol, La. L'armatura di chiave non contiene alterazioni, come del resto nella tonalità relativa Do maggiore: Nessun diesis e nessun bemolle. In mancanza di tali alterazioni, si tratta di una scala fondamentale. Prima dei tempi di Guido d'Arezzo, la notazione in uso era alfabetica e soprattutto nei paesi di lingue germaniche la scala musicale considerata in qualche modo come principale era quella minore, non quella maggiore. Per questo motivo la A come nota base del la minore - e non la C del do maggiore - contrassegnava il punto di inizio della scala ritenuta basilare (ancor oggi, il parametro di riferimento per calibrare la frequenza standard è il La). Anche per questo motivo, la scala in la è tra quelle minori l'unica a poter in teoria essere eseguita al piano senza uso di tasti neri.