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Verona (, AFI: /veˈrona/) è un comune italiano di 258 098 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Veneto. Si trova al margine settentrionale della Pianura Padana, lungo il fiume Adige e ai piedi dei monti Lessini. Di origine preistorica, l'abitato venne rifondato dai Romani all'interno dell'ansa del fiume intorno alla metà del I secolo a.C., rimanendo sotto il governo dell'Impero fino al V secolo, quando venne occupato dal re germanico Teodorico il Grande. Entrò a far parte del dominio dei Longobardi prima e dei Franchi poi, rimanendo fedele nei secoli successivi agli imperatori del Sacro Romano Impero. Divenne libero Comune all'inizio del XII secolo per poi prosperare sotto la Signoria degli Scaligeri. Si dedicò alla Serenissima nel 1405, passando sotto il governo della Repubblica di Venezia. Occupata militarmente da Napoleone nel 1797, nel 1815 divenne parte dell'Impero austriaco che la trasformò nella sua maggiore piazzaforte militare in territorio italico, per essere annessa al Regno d'Italia nel 1866. Verona è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per le peculiarità urbanistiche e per il patrimonio artistico e culturale. Il suo simbolo è l'Arena ed è conosciuta nel mondo per l'opera di William Shakespeare Romeo e Giulietta. Sede universitaria e importante snodo di scambio logistico e intermodale tramite il Quadrante Europa, l'industria riveste un ruolo chiave nell'economia della città, come il turismo fieristico e culturale.
Pavullo nel Frignano (Pavóll in dialetto frignanese) è un comune italiano di 17 878 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna, situato a sud del capoluogo ed è il secondo comune più esteso della provincia. È sede dell'Unione dei comuni del Frignano.
Borgo a Mozzano un comune italiano di 6 958 abitanti della provincia di Lucca (Media Valle del Serchio), in Toscana. situato ad un'altitudine di 97 metri sul livello del mare, attraversato dal fiume Serchio ed posto poco dopo la confluenza con il torrente Lima.
Lorenzo di Piero de' Medici, detto Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1º gennaio 1449 – Careggi, 8 aprile 1492), fu signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l'ideale del principe umanista, sia per l'oculatissima gestione del potere. Lorenzo divenne, insieme al fratello minore Giuliano, signore de facto di Firenze dopo la morte del padre Piero. Nei primi anni di governo (1469-1478), il giovane Lorenzo condusse una politica interna volta a rinforzare da un lato le istituzioni repubblicane in senso filo-mediceo, dall'altro a sopprimere le ribellioni delle città sottoposte a Firenze (celebri i casi di Prato e Volterra). Sul fronte della politica estera, invece, Lorenzo manifestò il chiaro disegno di arginare le ambizioni territoriali di Sisto IV, in nome dell'equilibrio della Lega Italica del 1454. Per questi motivi, Lorenzo fu oggetto della Congiura dei Pazzi (1478), nella quale il fratello Giuliano de' Medici rimase assassinato. Il fallimento della congiura provocò l'ira di papa Sisto, del re di Napoli Ferrante d'Aragona e di tutti coloro che erano intimoriti dal rafforzamento del potere mediceo su Firenze. Seguirono, pertanto, due anni di guerra contro Firenze, nella quale il prestigio interno e internazionale del Magnifico si rafforzarono enormemente grazie alla sua abilità diplomatica e il suo carisma, con cui riuscì, da un lato a sgretolare la coalizione anti-fiorentina, dall'altro a mantenere unite le forze interne alla Repubblica. Divenuto negli anni ottanta l'ago della bilancia della politica italiana, trattato come un sovrano dai monarchi stranieri, Lorenzo legò il suo nome al periodo di massimo splendore del Rinascimento fiorentino, circondandosi di intellettuali - Poliziano, Ficino, Pico della Mirandola - e di artisti quali Botticelli e il giovane Michelangelo. Con la sua prematura scomparsa nel 1492, Firenze si ribellò all'inetto figlio Piero per consegnare il potere nelle mani del frate Girolamo Savonarola, impiccato e messo al rogo 6 anni dopo. Come conseguenza, la rivalità dei signori italiani, non più frenati dalla diplomazia di Lorenzo, permise a Carlo VIII di Francia di scendere in Italia e dare inizio alle guerre franco-spagnole del XVI secolo.
Giovanni Pico dei conti della Mirandola e della Concordia, noto come Pico della Mirandola (Mirandola, 24 febbraio 1463 – Firenze, 17 novembre 1494), è stato un umanista e filosofo italiano. È l'esponente più conosciuto della dinastia dei Pico, signori di Mirandola.
Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia è una miniserie televisiva italiana.
Il castello dei Pico è un castello situato nel centro storico di Mirandola, in provincia di Modena. Roccaforte famosa in Europa come leggendariamente inespugnabile, appartenne al casato dei Pico, che regnò su Mirandola per quattro secoli (1311-1711) e che la arricchì in epoca rinascimentale con importanti opere d'arte. Il castello, che domina la lunga piazza della Costituente e i viali alberati della Circonvallazione (realizzati al posto delle antiche mura della Mirandola, abbattute nel corso del XIX secolo), fu restaurato nel 2006 dopo molti anni di abbandono, ma è stato poi gravemente danneggiato dal terremoto dell'Emilia del 2012, che lo ha reso di nuovo inagibile. Il castello dei Pico, insieme al palazzo comunale, costituisce un'icona ed un simbolo della città di Mirandola.
La biblioteca comunale Eugenio Garin (abbreviata: BEG) è una biblioteca pubblica situata a Mirandola, in provincia di Modena.Fondata nel 1870 dopo lo smembramento dell'antica biblioteca del convento di San Francesco d'Assisi, la raccolta libraria è dedicata alla memoria di Eugenio Garin, che fu uno dei massimi studiosi moderni di Giovanni Pico della Mirandola. Il fondo antico della biblioteca custodisce preziose cinquecentine di Giovanni e Giovanfrancesco Pico, Antonio Possevino, Roberto Bellarmino, Girolamo Savonarola, fra cui diverse opere stampate da Aldo Manuzio.