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Il piano sub-montano è il piano altitudinale che si trova al di sopra del piano basale e al di sotto del piano montano, e dunque tra i 400-600 e gli 800–1200 m s.l.m. Corrisponde alla fascia dei primi rilievi che ancora non presentano una chiara morfologia montana o alpina, sebbene la lascino intuire. Si tratta di rilievi collinari pedemontani, quasi mai innevati, almeno sino ai 1000 m circa, o comunque, nelle parti più alte, coperti da poca neve in modo discontinuo e mai stabile. I loro versanti e i loro altopiani mostrano una vegetazione arborea ricca di numerosissime specie, folta e assai variegata, là dove la progressiva diffusione del Sistema insediativo umano ha conservato i manti boschivi su superfici sufficientemente vaste, o anche in più modesti ma rappresentativi aggruppamenti, alternandoli alle terre coltivate o antropizzate in senso lato. Più si scende di quota, infatti, e meno acclivi si fanno i pendii sino alle pianure di fondovalle, tanto più l'espansione antropica ha occupato i terreni, sacrificando ciò che, in un tempo ormai lontano, era una ininterrotta distesa di foreste. Il piano sub-montano, assai più di quello montano, non può essere oggetto di osservazioni e di considerazioni solo strettamente botaniche, poiché la vegetazione che lo caratterizza è stata alterata e spesso è divenuta solo potenziale, molte specie alloctone o esotiche sono state introdotte e sono nati nuovi bio-sistemi, tra cui gli agrosistemi. Tutto ciò ha mutato spesso radicalmente gli equilibri originari, nei loro aspetti floristici, vegetazionali ed ecologici, nonché la stessa struttura dei paesaggi e degli ecosistemi.
Il piano nivale è la più alta delle fasce (dette piani altitudinali) in cui vengono suddivise la vegetazione e la flora. Esso si estende dai 2600–3000 m s.l.m., sino alle cime. È pertanto un termine legato alla distribuzione altitudinale della vita vegetale. La vegetazione del piano nivale non va confusa con la vegetazione nivale, che concerne gli organismi vegetali che vivono nelle nevi perenni e sui ghiacciai.
I piani altitudinali sono delle zone o fasce di altitudine caratterizzate da flora e vegetazione formalmente omogenea e sostanzialmente ad ecologia simile o reciprocamente compatibile. Di norma le "linee" o le quote che delimitano un piano altitudinale vengono chiamate "orizzonti". Prendono invece il nome di "limiti" quelle linee o quote che segnano il termine superiore (o inferiore) di un determinato tipo di vegetazione o, più nel dettaglio, di specifiche presenze floristiche. Per la parte relativa ai territori montuosi e alpini, la validità geografica della suddivisione che segue si estende a tutta la catena delle Alpi, comprese le Dolomiti, nonché alla catena dei Carpazi. Nonostante numerose corrispondenze e analogie, anche di rilievo, tale validità non appare invece adeguatamente estensibile ai Pirenei, ai Balcani e agli Appennini, se non per considerazioni assai generalizzate o per singoli episodi.
L'orto botanico di Padova, fondato nel 1545, è il più antico orto botanico al mondo ancora nella sua collocazione originaria. Situato in un'area di circa 2,2 ettari, si trova nel centro storico di Padova, nei pressi del Prato della Valle. Dal 1997 è Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.