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Vito Mancuso (Carate Brianza, 9 dicembre 1962) è un teologo e docente italiano. Dal 2013 al 2014 è stato docente di "Storia delle Dottrine Teologiche" presso l'Università degli Studi di Padova. È stato docente di teologia presso la Facoltà di filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011. Dal 2009 al 2017 ha collaborato con il quotidiano La Repubblica.
Il realismo dinamico è uno sviluppo integrato filosofico e metafisico del sistema scolastico tomistico. L'oggetto del realismo dinamico è: lo studio della realtà storica come tale ed intesa come una grande sezione dell' ente in universale. Nel sistema scolastico tomistico che distribuisce lo studio dell'ente in universale in 6 trattati:1 Logica, 2 Ontologia, 3 Cosmologia, 4 Psicologia razionale, 5 Teodicea, 6 Etica. Il realismo dinamico occupa il 7 ed ultimo posto. Così viene inquadrato da colui che ne viene considerato lo scopritore: Tommaso Demaria.
Cirillo di Alessandria (Teodosia d'Egitto, 370 – Alessandria d'Egitto, 27 giugno 444) fu il quindicesimo Papa della Chiesa copta (massima carica del Patriarcato di Alessandria d'Egitto) dal 412 alla sua morte. La Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse lo venerano come santo. Come teologo, fu coinvolto nelle dispute cristologiche che infiammarono la sua epoca. Si oppose a Nestorio durante il concilio di Efeso del 431 (del quale fu la figura centrale). In tale ambito, per contrastare Nestorio (che negava la maternità divina di Maria), sviluppò una teoria dell'Incarnazione che gli valse il titolo di doctor Incarnationis e che è considerata ancora valida dai teologi cristiani contemporanei. Perseguitò i novaziani, gli ebrei ed i pagani, sino a quasi annientarne la presenza nella città. Alcuni storici lo indicano come il mandante dell'omicidio della scienziata e filosofa neoplatonica Ipazia. Divenuto vescovo e patriarca di Alessandria nel 412, secondo lo storico Socrate Scolastico acquistò «molto più potere di quanto ne avesse avuto il suo predecessore» e il suo episcopato «andò oltre i limiti delle sue funzioni sacerdotali». Cirillo giunse a svolgere anche un ruolo dalla forte connotazione politica e sociale nell'Egitto greco-romano di quel tempo. Le sue azioni sembrano essersi ispirate al criterio della difesa dell'ortodossia cristiana a ogni costo: espulse gli ebrei dalla città; chiuse le chiese dei novaziani, confiscandone il vasellame sacro e spogliando il loro vescovo Teopempto di tutti i suoi possedimenti; entrò in grave conflitto con il prefetto imperiale Oreste.