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La provincia di Prato è una provincia italiana della Toscana, la più piccola provincia italiana sia per superficie che per numero di comuni; questo perché fu istituita nel 1992 per scorporo dalla provincia di Firenze comprendendo soltanto i comuni di Prato (capoluogo), Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo, Vaiano e Vernio. È poi l'ottava provincia toscana per numero di abitanti (256 373), nonché quella con il più alto reddito per abitante.
Manuel Pucciarelli (Montemurlo, 17 giugno 1991) è un calciatore italiano, attaccante del Dibba Al-Fujairah, in prestito dal Chievo.
Il castello di Montemurlo è un complesso architettonico militare ubicato sul colle che sovrasta l'abitato di Montemurlo, dove si sviluppò l'originario borgo di origine medievale. Sorto come avamposto difensivo medievale, appartenne alla famiglia Guidi venendo definitivamente trasformato in complesso residenziale signorile attorno alla metà del Cinquecento. In epoca ottocentesca l'intero complesso architettonico ha subito interventi di ristrutturazione e di restauro che gli hanno conferito l'aspetto attuale. Il castello è costituito da due corpi di fabbrica addossati tra loro, uno dei quali disposto attorno ad un cortile interno. Le strutture murarie esterne si presentano rivestite in pietra e culminano con la caratteristica merlatura sommitale. L'area su cui sorge il castello è delimitata da alcune cortine murarie e preceduta da giardini.
La battaglia di Montemurlo si svolse il 2 agosto 1537, tra i sostenitori di Cosimo I de' Medici, duca di Firenze, e i fuorusciti repubblicani, oppositori della presa di potere mediceo, capeggiati da Baccio Valori e Filippo Strozzi e filofrancesi. La vittoria del partito mediceo segnò la definitiva sconfitta dei ribelli e il consolidamento definitivo del dominio mediceo attraverso il ducato (poi granducato), che regnerà sulla Toscana fino all'estinzione della casata e, attraverso i successori Lorena, fino all'Unità d'Italia.
Prato è un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È la seconda città della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, è stato il comune non capoluogo di provincia più popolato d'Italia. La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo. Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello europeo. La città vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.
Le parrocchie della diocesi di Pistoia sono 160 suddivise in 9 vicariati e sono distribuite comuni e frazioni delle province di Pistoia, Prato e Firenze.
Jacopo Luchini (Montemurlo, 10 ottobre 1990) è uno snowboarder italiano.
Cristiano Banti (Santa Croce sull'Arno, 4 gennaio 1824 – Montemurlo, 4 dicembre 1904) è stato un pittore italiano figurativo di formazione accademica, esponente di spicco del movimento dei Macchiaioli toscani.
Cantagallo è un comune italiano di 3 134 abitanti della provincia di Prato in Toscana. Il comune di Cantagallo, nella Val di Bisenzio, si distende a cavallo di più contrafforti appenninici. Elemento di immediata identificazione dell'area è senza dubbio la presenza di estese foreste, dominate soprattutto da dense faggete e castagneti, oltre a rimboschimenti di conifere e boschi misti di latifoglie, in cui spiccano alcuni episodi monumentali, come il secolare Faggione di Luogomano, la cui chioma copre una superficie di circa 900 m². La copertura arborea, è interrotta solo raramente da praterie e da arbusteti, residuo di aree anticamente coltivate o destinate al pascolo, ed oggi dominio del cervo, presente con una popolazione nota a livello nazionale sia per la complessità della sua struttura che per la maestosità degli esemplari.