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Piazza dei Cavalieri a Pisa è, dopo piazza del Duomo, la piazza più famosa della città. In antico essa rappresentava il centro del potere civile (rispetto a quello religioso della platea episcopalis), mentre a partire dalla seconda metà del Cinquecento divenne il quartier generale dell'Ordine dei cavalieri di Santo Stefano, voluto dal granduca Cosimo I de' Medici. Oggi è un polo d'attrazione culturale e di studio per la presenza della sede centrale della Scuola normale di Pisa.
Piazza delle Erbe chiamata un tempo anche piazza delle Biade o piazza del Vino ma anche piazza della Giustizia è una delle numerose piazze che caratterizzano il centro storico di Padova. Fu per secoli, con piazza della Frutta, il centro commerciale della città. Nelle due piazze si svolge uno dei più grandi mercati d'Italia. A differenza di piazza dei Signori, teatro delle celebrazioni civiche, piazza delle Erbe era sede dei festeggiamenti popolareschi. La piazza è dominata dalla mole del Palazzo della Ragione, parte del grande Palazzo Comunale.
Piazza Armerina (Ciazza nella locale lingua gallo-italica, Chiazza in siciliano) è un comune italiano di 20 963 abitanti del libero consorzio comunale di Enna in Sicilia, ed è sede di vescovado con un'estesa diocesi. Il territorio di Piazza Armerina sorge su un'altura dei monti Erei meridionali, nella parte centro-orientale della Sicilia, a 697 m d'altitudine. Fino al 1927 era capoluogo di un esteso circondario e sede di sottoprefettura, quando non era ancora stata istituita la provincia di Enna, alla quale fu inglobata. È un'antica città d'impianto medievale con un pregevole centro storico barocco e normanno. Sul suo territorio si trova la Villa romana del Casale con i suoi famosi mosaici, dal 1997 Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Città d'arte, già definita Urbs Opulentissima, con forte richiamo turistico per il suo importante patrimonio archeologico, storico, artistico e naturale, nota come la "Città dei Mosaici e del Palio dei Normanni".
La piazza Garibaldi, prima del 1880 "piazza del Mercato", è la piazza principale di Sulmona (AQ), la principale delle città, ed è la terza più grande d'Abruzzo, dopo la Piazza Salotto di Pescara e la Piazza Duomo a L'Aquila.
Il palazzo del Laterano, costruito al posto del più antico patriarchio costantiniano (fatto demolire da papa Sisto V alla fine del XVI secolo) è un palazzo rinascimentale, sede papale e residenza ufficiale dei romani pontefici per molti secoli. È adiacente alla basilica di San Giovanni in Laterano, la cattedrale della diocesi di Roma contenente la cathedra romana, che rappresenta simbolicamente l'autorità spirituale del romano pontefice. Il palazzo del Laterano ospita ora il Museo storico dello stato pontificio, gli uffici del vicariato di Roma e l'appartamento del cardinale vicario di Sua Santità per Roma e distretto. Il palazzo inoltre, insieme alla basilica ed altri edifici adiacenti, gode del diritto di extraterritorialità, essendo sotto la piena ed esclusiva giurisdizione della Santa Sede. Costituisce parte di un complesso più ampio di cui fanno parte anche la basilica, il battistero, i resti del medioevale palazzo papale con la scala santa e con la cappella papale detta Sancta Sanctorum. Vicino al palazzo, accanto alla scala santa, si trova il triclinio leonino e nella piazza antistante si erge l'obelisco Lateranense, il più grande degli obelischi di Roma. La zona occupata oggi dal palazzo già dal IV secolo era la residenza principale dei papi. Il complesso fortificato del Laterano creava una cittadella intorno al palazzo papale, includendovi anche la cattedrale e il battistero, e partiva dalla porta Asinaria e dalle mura aureliane, terminando col castrum dei Santi quattro coronati, dove i pontefici si rifugiavano in caso di pericolo.
Marino (IPA: /maˈrino/, conosciuta impropriamente come Marino Laziale, Marini in dialetto marinese) è un comune italiano di 44 762 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Situata a sud del capoluogo, sui Colli Albani nell'area dei Castelli Romani, stretta tra Rocca di Papa, Castel Gandolfo e Grottaferrata, la città è stata per tutto il Medioevo un importante avamposto militare sull'Agro Romano, un frequentato luogo di villeggiatura ed un importante centro commerciale grazie alla sua posizione strategica sulla via corriera tra Roma e Napoli frequentata fino alla riapertura della più rapida via Appia Nuova attorno al 1780.Centro legato soprattutto alla viticoltura, è la patria dell'omonimo vino bianco a denominazione di origine controllata ed il suo nome è legato alla celebre Sagra dell'Uva, la manifestazione più antica in Italia nel suo genere. Ha un dialetto particolare, diverso da quello dei castelli romani, il dialetto marinese.
Con la denominazione di Castelli Romani si indica un insieme di paesi o cittadine dei Colli Albani posti a breve distanza da Roma, in parte del territorio del Latium Vetus. Come ha ricostruito lo storico Giuseppe Tomassetti (1848-1911), la denominazione risale al XIV secolo quando molti abitanti di Roma, per sfuggire alle difficoltà economiche e politiche derivanti dalla Cattività avignonese, si rifugiarono nei castelli delle famiglie feudali romane dei Savelli (Albano e Castel Savello, Ariccia, Castel Gandolfo, Rocca Priora), degli Annibaldi (Molara, Monte Compatri, Rocca di Papa), degli Orsini (Marino) e dei Colonna (Monte Porzio Catone, Nemi, Colonna, Genzano e Civita Lavinia).
Il Battistero lateranense, il cui titolo è San Giovanni in Fonte al Laterano, è un luogo di culto cattolico di Roma, a pianta centrale, opera di architettura paleocristiana, modello e archetipo dei battisteri edificati nella cristianità per tutto il medioevo. Fa parte del complesso della basilica Lateranense.
La basilica di San Giovanni in Laterano o cattedrale di Roma, nome completo Papale arcibasilica maggiore cattedrale arcipretale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano (in latino Archibasilica Sanctissimi Salvatoris et Sanctorum Ioannis Baptistae et Ioannis Evangelistae in Laterano) è la cattedrale della diocesi di Roma, attualmente retta da papa Francesco tramite il cardinale arciprete Angelo De Donatis. È la prima delle quattro basiliche papali maggiori e la più antica e importante basilica d'Occidente. Sita sul colle del Celio, la basilica è la rappresentazione materiale della Santa Sede, che ha qui la sua residenza. La basilica e il vasto complesso circostante (comprendente il Palazzo Pontificio del Laterano, il Palazzo dei Canonici, il Pontificio Seminario Romano Maggiore e la Pontificia Università Lateranense) godono dei privilegi di extraterritorialità riconosciuti dalla Repubblica Italiana alla Santa Sede che pertanto ne ha la piena ed esclusiva giurisdizione. La denominazione ufficiale è "Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano". Papa Silvestro I, nel IV secolo, la dedicò al Santissimo Salvatore; poi papa Sergio III, nel IX secolo, aggiunse la dedica a San Giovanni Battista; infine papa Lucio II, nel XII secolo, incluse anche San Giovanni Evangelista. È detta "arcibasilica" perché è la più importante delle quattro basiliche papali maggiori; più precisamente, ha il titolo onorifico di Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput, ovvero Madre e Capo di tutte le chiese nella città e nel mondo. È detta infine "in Laterano", o "lateranense"; Lateranus era un cognomen della gens Claudia, e nella zona dove sorse la basilica si trovavano dei possedimenti (horti) di quella famiglia.