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Il rapporto sessuale (amplesso e coito) un'attivit fra due individui dalla quale pu insorgere, se di tipo eterosessuale, la riproduzione d'essi o d'alcuni d'essi se il rapporto tra pi di due esseri. La sessualit e i rapporti sessuali sono considerati elementi sostanziali dell'essere umano poich , oltre alla riproduzione, coinvolgono gli aspetti ontogenetici dell'essere umano e in modo preponderante, lo sviluppo dell'identit , la formazione e il mantenimento delle sue relazioni nell'ambiente di vita.
L'espressione asfissia erotica (o autoerotica), nota anche come asfissiofilia o ipossifilia, o internazionalmente come breath play o breath control, indica un insieme di pratiche sessuali consistenti nell'impedire o limitare l'afflusso di ossigeno al cervello del soggetto sottoposto al fine di provocare euforia e di prolungare e/o intensificare le sensazioni relative all'orgasmo. È generalmente considerata, sia dalla comunità medica che dalla comunità BDSM, una pratica estremamente rischiosa e potenzialmente mortale, indipendentemente dall'esperienza dei soggetti coinvolti.L'American Psychiatric Association stima un tasso di mortalità di una persona su un milione all'anno (250 morti all'anno negli Stati Uniti), ma le stime delle forze dell'ordine sono fino a 4 volte maggiori.
L'asfissia (o soffocamento, dal greco α-, "senza" e σφυξία, "polso, battito del cuore") è la condizione nella quale l'assenza o la scarsità di ossigeno impedisce una respirazione normale. L'asfissia è causa di ipossia, che si ripercuote soprattutto sui tessuti e gli organi più sensibili alla carenza di ossigeno, come il cervello. L'asfissia viene spesso accompagnata dalla sensazione di "fame d'aria"; il bisogno di respirare è indotto da livelli crescenti di anidride carbonica nel sangue piuttosto che da livelli troppo bassi di ossigeno. A volte il livello di anidride carbonica non è sufficiente a indurre la "fame d'aria" e il soggetto diventa ipossico senza accorgersene. In ogni caso, l'assenza degli interventi necessari porterà molto rapidamente all'incoscienza, a danni cerebrali e alla morte. La contrizione delle arterie e/o delle vene nel collo, come nello strangolamento, non causa asfissia ma piuttosto ischemia cerebrale.