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Rino Gaetano, all'anagrafe Salvatore Antonio Gaetano (Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981), è stato un cantautore italiano. Viene ricordato per la sua voce ruvida, per l'ironia e i profondi testi caratteristici delle sue canzoni, nonché per la denuncia sociale spesso celata dietro testi apparentemente leggeri e disimpegnati. Gaetano arrivò in alcuni suoi brani a fare nomi e cognomi di uomini politici del tempo e non solo e, anche per questo, i suoi testi e le sue esibizioni dal vivo furono più volte segnati dalla censura.Crocevia della sua carriera fu l'esperienza sanremese con il successo di Gianna. Tragica e prematura fu la sua scomparsa, dovuta a un incidente stradale che lo portò via all'età di trent'anni. Il lavoro di Gaetano cominciò a essere significativamente apprezzato diversi anni dopo la sua morte e molte delle sue canzoni vennero riscoperte soprattutto dopo il 2000, riscuotendo consensi sempre maggiori, in particolar modo tra le nuove generazioni, e conferendo all'ormai defunto cantautore lo status di artista di culto.
La musica dell'antico Egitto ha origini molto remote, tanto da rendere gli Egizi tra le prime civiltà di cui si hanno testimonianze musicali. Il ruolo della musica, chiamata hy (gioia), era di grande importanza essendo ritenuta di origine divina, infatti essa era legata a Hathor considerata dea della gioia, della danza e della musica. La dea Meret era reputata la personificazione della musica e con la sua gestualità, quasi da direttore d'orchestra, governava l'ordine cosmico e il flusso della musica.Le numerose raffigurazioni a noi giunte che rappresentano musicisti, cantanti e danzatori, testimoniano come la musica assumesse un ruolo di grande rilevanza nella società egizia; inoltre una notevole tradizione letteraria e ritrovamenti di svariati strumenti ne sono una conferma.
Col termine musica classica ci si riferisce alla musica colta, sacra e profana, composta o avente radici nel contesto della cultura occidentale. Essa abbraccia approssimativamente un arco di tempo che comincia dall'XI secolo e si estende fino al XX secolo o, a seconda delle convenzioni, fino all'età contemporanea. Tale periodo include, in particolare, il periodo caratterizzato dallo sviluppo e impiego prevalente dell'armonia tonale, codificata tra il XVII e il XIX secolo. In contesti più specializzati il termine "musica classica" può essere anche riferito, in senso più restrittivo, al periodo musicale detto Classicismo, ma nel linguaggio comune l'espressione è intesa nel suo significato più esteso (in opposizione a musica leggera o a musica popolare). I confini della categoria sono sfumati e opinabili, in quanto il marchio di classicità viene in genere assegnato dai posteri; dunque, ciò che oggi si definisce "classico" non lo era necessariamente ai tempi in cui venne composto. In particolare, a seconda dei contesti il concetto di "musica classica" può includere o no la musica colta contemporanea. L'indicazione di "musica classica" in riferimento alla musica colta europea appare agli inizi del XIX secolo, allo scopo di "canonizzare" il periodo che va da Bach a Beethoven, passando per Händel e Mozart, come l'epoca d'oro della musica e i primi riferimenti a tale utilizzo, secondo quanto riportato nell'Oxford English Dictionary, risalgono intorno al 1836.Una caratteristica importante della musica colta europea è l'abbandono della tradizione orale e l'introduzione di un sistema di notazione musicale, sviluppato gradualmente a partire dal IX secolo. Nel corso del tempo l'improvvisazione e l'ornamentazione estemporanea o ad libitum, di uso comune fino al XVII e XVIII secolo, hanno gradualmente perso spazio nell'esecuzione del repertorio scritto, nel quale la volontà del compositore, trasferita nella notazione, viene interpretata nei limiti della composizione stessa, senza più concedere spazio a modifiche arbitrarie della musica da parte degli esecutori.
Mortacci tua o li mortacci tua o 'tacci tua letteralmente significa "i tuoi (della tua famiglia) spregevoli defunti". È una tipica espressione romanesca, ed una parolaccia della categoria specifica degli insulti generici. Di uso comune a Roma, ma ormai conosciuta anche in altre regioni italiane ad opera soprattutto del cinema, rievoca in forma spregiativa i defunti dell'insultato con lo scopo di offenderlo nella sua rispettabilità accusandolo di discendere da parenti riprovevoli nel loro comportamento o di deriderlo, anche solo scherzosamente. Si può riferire a persone e a cose.In realtà l'espressione è la sintesi di un percorso logico che partendo dalla disapprovazione/ostilità per uno o più soggetti arriva a maledire chi li ha messi al mondo in una catena genealogica che arriva fino ai primi progenitori. Infatti l'espressione completa originaria e più antica è "Mannaggia"li mortacci tua" oppure "Mannaggia l'anima de li mortacci tua". Viene utilizzata anche come espressione di stupore o meraviglia. Al plurale si usa li mortacci vostra. Si ritrova anche la forma usata in passato "li mortacci tui".
Un corno potorio è il corno di un bovide usato come recipiente per bere. I corni potori sono conosciuti fin dall'Antichità classica, specialmente nei Balcani, e sono rimasti in uso a fini cerimoniali per tutto il Medioevo e l'inizio dell'Età moderna in alcune parti d'Europa, particolarmente nell'Europa germanica ed in alcune culture del Caucaso. I corni potori rimangono tuttora un importante accessorio nella cultura del brindisi rituale in particolare in Georgia, dove sono noti come kantsi.Recipienti per bere fatti di vetro, ceramica o metallo stilizzati a forma di corni potori sono conosciuti anch'essi dall'antichità: particolarmente importanti quelli noti in greco come rhyton.