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Narciso (in greco antico: Νάρκισσος, Nárkissos) è un personaggio della mitologia greca, un cacciatore, famoso per la sua bellezza. Figlio della ninfa Liriope e del dio fluviale Cefiso (o secondo un'altra versione di Selene ed Endimione), nel mito appare incredibilmente crudele, in quanto disdegna ogni persona che lo ama. A seguito di una punizione divina, s'innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d'acqua e muore cadendo nel lago in cui si specchiava. Esistono diverse versioni del mito: una proviene dai Papiri di Ossirinco ed è attribuita a Partenio; un'altra si trova nelle Narrazioni di Conone, datata fra il 36 a.C. e il 17 d.C., mentre le più note sono la versione di Ovidio, contenuta nelle Metamorfosi, e quella di Pausania, proveniente dalla sua Guida o Periegesi della Grecia.
Con la parola amore si pu intendere un'ampia variet di sentimenti ed atteggiamenti differenti, che possono spaziare da una forma pi generale di affetto ("amo mia madre; amo mio figlio") sino a riferirsi ad un forte sentimento che si esprime in attrazione interpersonale ed attaccamento, una dedizione appassionata tra persone oppure, nel suo significato esteso, l'inclinazione profonda nei confronti di qualche cosa.Pu anche essere una virt umana che rappresenta la gentilezza e la compassione, la vicinanza disinteressata, la fedelt e la preoccupazione benevola nei confronti di altri esseri viventi, ma anche il desiderare il bene di altre persone. Gli antichi Greci hanno individuato quattro forme primarie di amore: quello parentale-familiare (storge), l'amicizia (philia), il desiderio erotico ma anche romantico (eros), infine l'amore pi prettamente spirituale (agape, il quale pu giungere fino all'auto-annientamento o kenosis); gli autori moderni hanno distinto anche altre variet di amore romantico, mentre le tradizioni non occidentali contengono varianti o simbiosi di questi stati. Una tal ampiezza di usi e significati, in combinazione con la complessit dei sentimenti che coinvolgono i soggetti che amano, possono rendere particolarmente difficoltoso definire in modo univoco e certo l'amore, rispetto ad altri stati emotivi. Nell'ambito della psicologia esso consiste in un rapporto duale basato su uno scambio emotivo generato dal bisogno fisiologico della gratificazione sessuale e dal bisogno psicologico dello scambio affettivo. L'amore nelle sue varie forme agisce come un importante facilitatore nella relazione interpersonale e, data la sua importanza psicologica centrale, uno dei temi pi comuni trattati nelle arti creative; pu infine essere inteso anche come un modo per tenere uniti gli esseri umani contro le minacce provenienti dall'ambiente esterno e per aiutare la riproduzione umana e la conseguente continuazione della specie. Il termine pu acquisire ulteriori precisazioni o significati negli ambiti filosofico, religioso o nelle arti.
Sigismund Schlomo Freud, noto come Sigmund Freud, (Freiberg, 6 maggio 1856 Hampstead, 23 settembre 1939) stato un neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi, sicuramente la pi famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia. Freud noto per aver elaborato una teoria scientifica e filosofica, secondo la quale i processi psichici inconsci esercitano influssi determinanti sul pensiero, sul comportamento umano e sulle interazioni tra individui. Di formazione medica, tent di stabilire correlazioni tra la visione dell'inconscio, rappresentazione simbolica di processi reali, e delle sue componenti con le strutture fisiche della mente e del corpo umano, teorie che hanno trovato parziale conferma anche nella moderna neurologia e psichiatria.Nella psicoanalisi l'impulso sessuale infantile e le sue relazioni con il rimosso sono alla base dei processi interpretativi. Molti dissensi dalle teorie di Freud, e quindi indirizzi di pensiero alternativi (Adler, Jung e altri) nascono dalla contestazione del ruolo, ritenuto eccessivo, riconosciuto da Freud alla sessualit . In un primo momento si dedic allo studio dell'ipnosi e dei suoi effetti nella cura di pazienti psichiatrici, influenzato dagli studi di Joseph Breuer sull'isteria, in particolare dal caso Anna O. (ossia Bertha Pappenheim, futura fondatrice dei movimenti di assistenza sociale e di emancipazione femminile), al quale s'interess sulla base delle considerazioni di Charcot, che individuava nell'isteria un disturbo della psiche e non una simulazione, come ritenuto fino ad allora. Dalle difficolt incontrate da Breuer nel caso, Freud costru progressivamente alcuni principi basilari della psicoanalisi relativi alle relazioni medico-paziente: la resistenza e il transfert. Di questo periodo furono le intuizioni che formano il nucleo della psicoanalisi: il metodo d'indagine mediante l'analisi di associazioni libere, lapsus (da cui il lapsus freudiano), atti involontari, atti mancati e l'interpretazione dei sogni, e concetti come la pulsione (Eros e Thanatos), il Complesso di Edipo, la libido, le fasi dello sviluppo psicosessuale e le componenti dell'inconscio e della coscienza: Es, Io, Super-Io, in sintesi: Es il subconscio istintivo, primordiale, derivante dalla natura umana e spinto dalle pulsioni sessuali, Io rappresenta la parte emersa, cosciente (secondo Freud situato nella corteccia cerebrale), Super-Io una super-coscienza maturata dalla civilizzazione dell'uomo, il codice di comportamento (questa suddivisione richiama certe teorie neuroscientifiche come il Triune Brain). Le idee e le teorie di Freud - viste con diffidenza negli ambienti della Vienna del XIX secolo - sono ancor'oggi dibattute, non solo in ambito medico-scientifico, ma anche accademico, letterario, filosofico e culturale. Molti hanno messo in discussione l'efficacia terapeutica della psicoanalisi. Di questo fatto, lo stesso Freud era probabilmente consapevole, affermando che la psicoanalisi era una valida terapia, ma sarebbe poi stata superata da altre teorie della mente pi raffinate ed evolute:
Puer aeternus è un termine della lingua latina che significa "eterno bambino", usato nella mitologia per indicar appunto un dio-bambino che rimane eternamente giovane; in ambito psicologico si tratta di un uomo adulto la cui vita emotiva è rimasta ferma a un livello adolescenziale. Il tipico puer conduce di norma una vita priva totalmente d'impegni definitivi, cercando quanto più possibile d'evitare l'assunzione di responsabilità tipiche della persona adulta; questo a causa della paura di rimanere imprigionato in situazioni da cui poi difficilmente riuscirebbe a svincolarsi. Egli brama indipendenza e libertà, si irrita davanti a qualsiasi limite e confine impostogli, tendendo a trovare intollerabile qualsiasi limitazione. Gli psicologi analisti sostengono che l'archetipo puerile può portare a problemi psicologici che si manifestano in immaturità, narcisismo e incapacità di sviluppare una prospettiva adulta adeguata alla vita. È associato anche al mito dell'eterna giovinezza, che si sposa con l'istinto e la passione caotica e capricciosa e si possono trovare esempi di 'infanzia perpetua' nell'anoressia nervosa.
Il termine psicologia positiva designa una prospettiva teorica ed applicativa della psicologia che si occupa dello studio del benessere personale, costrutto al centro della qualità della vita. Lo studio della qualità della vita, che ha ricevuto un'attenzione crescente negli ultimi trent'anni da parte di medicina, psicologia e sociologia, distingue gli indicatori oggettivi, quali la salute fisica, le condizioni abitative e lavorative, dagli indicatori soggettivi come la percezione del proprio benessere psicologico e il soddisfacimento delle proprie aspirazioni. Proprio questi ultimi sono stati centrali nello sviluppo della psicologia positiva. Secondo Martin E. P. Seligman, lo psicologo statunitense che è riconosciuto il padre della moderna psicologia positiva, la psicologia deve dedicare pari attenzione agli aspetti patologici della persona e agli aspetti positivi dell'esistenza umana: emozioni piacevoli, potenzialità, virtù e abilità dell'individuo. Questi aspetti sono sostenuti da istituzioni positive quali la democrazia, la famiglia e la libertà d'informazione. Gli aspetti psicologici positivi permettono di limitare i disturbi psicologici, migliorano le capacità di recupero e sostengono la felicità dell'individuo. La qualità della vita sono gli aspetti fisici, sociali ed emozionanti del benessere di un paziente che sono rilevanti e importanti per l'individuo.
Il turco in Italia è un'opera buffa in due atti di Gioachino Rossini, su libretto di Felice Romani. La prima assoluta ebbe luogo al Teatro alla Scala a Milano, il 14 agosto 1814 diretta da Alessandro Rolla con Filippo Galli e Giovanni David. L'opera fu accolta freddamente quella stagione, soffrendo il paragone con L'Italiana in Algeri, con la quale condivideva il gusto della "turcheria"; fu riabilitata nello stesso teatro sette anni più tardi, nel 1821. La fortuna moderna del Turco in Italia nasce negli anni '50 del '900, con due riprese dirette da Gianandrea Gavazzeni e interpretate da Maria Callas nel ruolo della protagonista, la prima nel 1950 al Teatro Eliseo di Roma, la seconda alla Scala nel 1954, per la regia di un giovanissimo Franco Zeffirelli. Successivamente l'opera è rientrata praticamente in repertorio.
Byung-chul Han (한병철?, Pyŏng-ch'ŏl HanMR; Seul, 1959) è un filosofo e docente sudcoreano che vive in Germania. Si occupa di teoria della cultura, materia che insegna all'Universität der Künste di Berlino.