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Signore & signori è un film del 1965, diretto da Pietro Germi, vincitore del Grand Prix per il miglior film al 19º Festival di Cannes, ex aequo con Un uomo, una donna. Si tratta di uno degli esiti più alti della commedia all'italiana degli anni sessanta.
Il Signore degli Anelli (in inglese The Lord of the Rings) è una trilogia colossal fantasy co-prodotta, co-scritta e diretta del regista neozelandese Peter Jackson, basata sull'omonimo romanzo scritto da J. R. R. Tolkien. La saga è formata da Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello (2001), Il Signore degli Anelli - Le due torri (2002) e Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re (2003). Considerato uno dei progetti più grandi e ambiziosi mai intrapresi nella storia del cinema, ha richiesto un budget complessivo di 281 milioni di dollari e otto anni di lavoro per essere realizzato per intero; le riprese di tutti e tre i film sono state girate simultaneamente e interamente in Nuova Zelanda, paese natale di Peter Jackson. Ogni film della serie ha avuto anche edizioni speciali estese rilasciate in DVD un anno dopo l'uscita dei film nelle sale. Ambientati nel mondo immaginario della Terra di Mezzo, i tre film seguono l'avventura degli hobbit Frodo Baggins (Elijah Wood) e Samvise Gamgee (Sean Astin) impegnati in una difficile missione per distruggere l'Unico Anello e quindi garantire l'annientamento del suo creatore, l’Oscuro Signore Sauron (Sala Baker). I due piccoli hobbit, saranno accompagnati a Mordor, nel Monte Fato (dove dovrà essere distrutto l'Anello) dalla creatura Gollum (Andy Serkis), un tempo portatrice dell'Unico Anello. Nel frattempo Aragorn (Viggo Mortensen), l'erede in esilio al trono di Gondor, Gandalf (Ian McKellen), Legolas (Orlando Bloom) e Gimli (John Rhys-Davies) dovranno unire e mobilitare i popoli Liberi della Terra di mezzo nella guerra contro gli eserciti di Sauron. Altri personaggi principali sono Arwen (Liv Tyler), Peregrino Tuc (Billy Boyd), Meriadoc Brandibuck (Dominic Monaghan), Galadriel (Cate Blanchett), Saruman (Christopher Lee), Elrond (Hugo Weaving), Boromir (Sean Bean) e Bilbo Baggins (Ian Holm). La serie è stata uno dei più grandi successi cinematografici di sempre, ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stata molto acclamata dalla critica. Insieme a Ben-Hur e Titanic, il suo terzo capitolo, Il ritorno del re, è il film che ha avuto il maggior numero di premi Oscar (11) e complessivamente la trilogia è la più vittoriosa della storia: 17 statuette vinte per 30 candidature. La serie è celebre fra l'altro per l'estremo realismo degli effetti speciali, realizzati dalla società neozelandese Weta Workshop, fondata dallo stesso Peter Jackson e da Richard Taylor.
Raimondo Pasquino (Santa Caterina dello Ionio, 26 agosto 1943) è un accademico e politico italiano, rettore dell'Università degli Studi di Salerno dal 2001 al 2013.
Pasquino la pi celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della citt fra il XVI ed il XIX secolo. Ai piedi della statua, ma pi spesso al collo, si appendevano nella notte fogli contenenti satire in versi, dirette a farsi beffe anonimamente di personaggi pubblici pi importanti. Erano le cosiddette "pasquinate", dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l'avversione alla corruzione ed all'arroganza dei suoi rappresentanti.
La notte di Pasquino è un film per la televisione del 2003 diretto da Luigi Magni.
In nome del popolo sovrano è un film del 1990 diretto da Luigi Magni, con Alberto Sordi e Nino Manfredi. È il terzo della trilogia iniziata con Nell'anno del Signore (1969) e proseguita con In nome del Papa Re (1977); film nei quali ricorre il tema del rapporto tra il popolo e l'aristocrazia romana con il potere pontificio, tra gli sconvolgimenti accaduti nel periodo risorgimentale. Il film è ambientato a Roma ed in Romagna tra il novembre 1848 e l'estate 1849, durante la prima guerra d'indipendenza italiana. È un film storico, di taglio prettamente divulgativo, ispirato agli atti di eroismo dei patrioti italiani durante la Repubblica romana, uno dei primi eventi del Risorgimento.
In nome del Papa Re è un film italiano del 1977 diretto da Luigi Magni. È il secondo della trilogia iniziata con Nell'anno del Signore (1969) e proseguita con In nome del popolo sovrano (1990); film nei quali ricorre il tema del rapporto tra il popolo e l'aristocrazia romana con il potere pontificio, tra gli sconvolgimenti accaduti nel periodo risorgimentale. Il film, liberamente ispirato a I misteri del processo Monti e Tognetti (di Gaetano Sanvittore, Milano, 1869), rappresenta una rilettura romanzata dell'ultima condanna a morte decretata dall'autorità papale, il 22 ottobre 1867: Magni venne accusato di anticlericalismo ma il regista rispose di essere semplicemente contrario al potere temporale dei pontefici e ai processi fatti senza ragioni. A questo film si è ispirata la miniserie televisiva L'ultimo papa re, andata in onda su Rai 1 l'8 e 9 aprile 2013.
Gianfranco Pasquino (Trana, 9 aprile 1942) è un politologo e accademico italiano. Professore Emerito di Scienza politica nell'Università di Bologna. Dal 2005 è socio dell'Accademia dei Lincei. Su specifico invito, da gennaio 2020 è membro del gruppo di studio e di ricerca "Giustizia penale italiana, europea e internazionale" dell'Iberojur, coordinato da Bruna Capparelli.
1992 è una serie televisiva italiana creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo da un'idea di Stefano Accorsi. La serie, che fa parte di una trilogia comprendente anche 1993 e 1994, è trasmessa sulla piattaforma satellitare in prima visione assoluta su Sky Atlantic e su Sky Cinema 1 dal 24 marzo 2015 e dall'8 gennaio 2016 in chiaro su LA7. I principali interpreti della serie sono Stefano Accorsi, Tea Falco, Miriam Leone, Guido Caprino, Domenico Diele, Antonio Gerardi ed Alessandro Roja. Prodotta dalla Wildside di Lorenzo Mieli, Fausto Brizzi e Mario Gianani, in collaborazione con Sky e LA7, 1992 narra in chiave romanzata le vicende che hanno portato alla cosiddetta Tangentopoli attraverso i punti di vista di sei diversi personaggi, le cui storie si intrecciano tra loro e con altri noti personaggi dell'Italia dell'epoca. La colonna sonora è stata scritta da Davide Dileo (cofondatore e tastierista dei Subsonica).