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La storia dell'antisemitismo - definita come "azione ostile" o discriminazione rivolta contro gli ebrei in quanto gruppo religioso o etnico - risale a molti secoli addietro; l'antisemitismo è stato anche definito come l'"odio più lungo". Lo studioso Jerome A. Chanes identifica sei fasi nello sviluppo storico dell'antisemitismo: l'antigiudaismo precristiano presente nell'antica Grecia e nell'antica Roma, che era in sua natura soprattutto di origine etnico. l'antisemitismo religioso cristiano nell'ultimo scorcio della storia antica e durante il Medioevo, che era per sua natura di tipo religioso e che si estende fino alla storia moderna. l'antisemitismo musulmano tradizionale che, almeno nella sua forma classica, rimaneva sfumato in quanto gli ebrei erano una classe protetta. l'antisemitismo politico, sociale ed economico dell'Illuminismo e dell'Europa post-illuministica, che ha posto le basi per l'antisemitismo razziale. l'antisemitismo razziale che sorse nel XIX secolo e che culmina con il nazismo. l'antisemitismo contemporaneo, che è stato etichettato da alcuni come "neoantisemitismo".Chanes suggerisce che queste sei tappe potrebbero essere raggruppate in tre categorie: antisemitismo antico (nella sua natura principalmente etnico); antisemitismo cristiano religioso e antisemitismo razziale del XIX-XX secolo. Nella pratica risulta difficoltoso differenziare l'antisemitismo dal maltrattamento generale dei popoli e nazioni sottomessi da parte di altre nazioni prima della storia romana ma, a partire dall'adozione universale del cristianesimo in Europa l'antisemitismo è senza dubbio presente. Anche il mondo islamico ha veduto storicamente gli ebrei come essenzialmente degli estranei. L'arrivo della rivoluzione scientifica prima e della rivoluzione industriale poi nell'Europa del XIX secolo eresse una -del tutto nuova - manifestazione di antisemitismo, fondata tanto sulla razza quanto sulla religione, culminando negli orrori dei campi di sterminio nazisti durante la seconda guerra mondiale. La formazione dello Stato d'Israele nel 1948 ha contribuito a creare nuove tensioni antisemitiche in tutto il Medio Oriente.
L'antisemitismo, per alcuni sinonimo di giudeofobia, è la paura o l'odio verso i giudei, cioè gli ebrei. Secondo la Working Definition of Antisemitism ("definizione pratica dell'antisemitismo"), dell'Agenzia europea dei diritti fondamentali «l'antisemitismo è quella certa percezione descrivibile come odio verso gli ebrei. Le manifestazioni retoriche e fisiche dell'antisemitismo sono dirette contro singoli ebrei o non ebrei, e/o contro la loro proprietà, contro le istituzioni comunitarie e contro le strutture religiose ebraiche. Inoltre tali manifestazioni possono anche avere come bersaglio Israele, concepito come una collettività di ebrei. L'antisemitismo accusa frequentemente gli ebrei di cospirare ai danni del resto dell'umanità, ed è spesso utilizzato per incolpare gli ebrei di uno o più problemi politici, sociali ed economici. Trova espressione orale, scritta e impiega stereotipi sinistri e tratti caratteriali negativi.
La quenelle è un gesto volgare introdotto nel 2005 dal comico francese Dieudonné. Secondo quanto dichiarato da quest'ultimo, il gesto ha una connotazione volgare, sessuale e politica, perché indica la lunghezza del pene, o della quenelle (pietanza a base di pesce), che il comico infilerebbe nel posteriore dei sionisti.Si esegue mettendo una mano sulla spalla opposta e l'altra mano distesa verso il basso. Versioni più discrete prevedono che la mano venga posta in corrispondenza del gomito o del polso anziché sulla spalla.
Il potere bianco ("white power"), chiamato anche supremazia bianca e suprematismo bianco, è un movimento ideologico basato sull'idea generale che gli uomini bianchi siano superiori agli altri gruppi etnici. Il termine è talvolta utilizzato per descrivere l'influenza che hanno personalità bianche nella scena politica e sociale globale. Il movimento sposa ideologie come il suprematismo, il razzismo, l'identitarismo, il razzialismo e l'etnocentrismo, volte all'egemonia della "razza bianca" su quella nera e sulle altre. Altri argomenti correlati al potere bianco sono la segregazione razziale, il nazionalismo bianco, l'antisemitismo (con gli ebrei che non sono ritenuti veri "bianchi"), l'arianismo, il pregiudizio e la discriminazione contro le persone di colore.
L'antisionismo è l'atteggiamento di coloro che si oppongono al sionismo, cioè al movimento politico fondato nel 1897 volto alla costituzione di uno Stato nazionale ebraico in parte di quello che fu il Mandato britannico della Palestina e, prima ancora, la Palestina ottomana. Il sionismo raggiunse il proprio obiettivo con la fondazione dello stato d'Israele nel 1948, ma il movimento sionista continuò ad operare con entusiasmo per rinsaldare e proteggere il nuovo Stato. L'immigrazione e l'assimilazione di ebrei provenienti da altri paesi, principalmente profughi della Shoah, rappresentò il mezzo principale adottato dal sionismo per rafforzare lo stato d'Israele. Prima del 1948, l'antisionismo rappresentò l'opposizione ai tentativi volti alla creazione del futuro Stato ebraico. Dopo il 1948, l'antisionismo si basò sulla difesa della popolazione araba o palestinese che, secondo gli antisionisti, aveva sofferto durante i conflitti armati del 1947-48. Da allora, gli antisionisti si propongono di difendere i diritti della popolazione palestinese, sia dei profughi fuggiti nel 1947-48 e dispersi per il mondo, principalmente in altri paesi arabi, sia di coloro che rimasero e acquisirono successivamente la cittadinanza israeliana, sia infine di quelli che vivono nei territori occupati da Israele a partire dal 1967.L'antisionismo pone un'obiezione di fondo all'esistenza dello Stato ebraico edificato dal movimento sionista e al movimento stesso, nella sua evoluzione ideale sin dal primo congresso mondiale tenutosi a Basilea nel 1897, fino alle sue posizioni attuali. Diverse personalità di spicco del mondo ebraico e non sostengono che l'antisionismo sia una nuova forma velata di antisemitismo, tesi comunque non unanimemente accettata. Di più, alcuni ebrei negano legittimità a uno stato ebraico costituito nella Terra Promessa prima del ritorno del Messia, altri, come i Neturei Karta, ripudiano in toto l'idea stessa di uno stato ebraico.