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Autore principale: Finzi, Roberto
Pubblicazione: Firenze : Giunti, c1997
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La storia dell'antisemitismo - definita come "azione ostile" o discriminazione rivolta contro gli ebrei in quanto gruppo religioso o etnico - risale a molti secoli addietro; l'antisemitismo è stato anche definito come l'"odio più lungo". Lo studioso Jerome A. Chanes identifica sei fasi nello sviluppo storico dell'antisemitismo: l'antigiudaismo precristiano presente nell'antica Grecia e nell'antica Roma, che era in sua natura soprattutto di origine etnico. l'antisemitismo religioso cristiano nell'ultimo scorcio della storia antica e durante il Medioevo, che era per sua natura di tipo religioso e che si estende fino alla storia moderna. l'antisemitismo musulmano tradizionale che, almeno nella sua forma classica, rimaneva sfumato in quanto gli ebrei erano una classe protetta. l'antisemitismo politico, sociale ed economico dell'Illuminismo e dell'Europa post-illuministica, che ha posto le basi per l'antisemitismo razziale. l'antisemitismo razziale che sorse nel XIX secolo e che culmina con il nazismo. l'antisemitismo contemporaneo, che è stato etichettato da alcuni come "neoantisemitismo".Chanes suggerisce che queste sei tappe potrebbero essere raggruppate in tre categorie: antisemitismo antico (nella sua natura principalmente etnico); antisemitismo cristiano religioso e antisemitismo razziale del XIX-XX secolo. Nella pratica risulta difficoltoso differenziare l'antisemitismo dal maltrattamento generale dei popoli e nazioni sottomessi da parte di altre nazioni prima della storia romana ma, a partire dall'adozione universale del cristianesimo in Europa l'antisemitismo è senza dubbio presente. Anche il mondo islamico ha veduto storicamente gli ebrei come essenzialmente degli estranei. L'arrivo della rivoluzione scientifica prima e della rivoluzione industriale poi nell'Europa del XIX secolo eresse una -del tutto nuova - manifestazione di antisemitismo, fondata tanto sulla razza quanto sulla religione, culminando negli orrori dei campi di sterminio nazisti durante la seconda guerra mondiale. La formazione dello Stato d'Israele nel 1948 ha contribuito a creare nuove tensioni antisemitiche in tutto il Medio Oriente.
L'antisemitismo, per alcuni sinonimo di giudeofobia, è la paura o l'odio verso i giudei, cioè gli ebrei. Secondo la Working Definition of Antisemitism ("definizione pratica dell'antisemitismo"), dell'Agenzia europea dei diritti fondamentali «l'antisemitismo è quella certa percezione descrivibile come odio verso gli ebrei. Le manifestazioni retoriche e fisiche dell'antisemitismo sono dirette contro singoli ebrei o non ebrei, e/o contro la loro proprietà, contro le istituzioni comunitarie e contro le strutture religiose ebraiche. Inoltre tali manifestazioni possono anche avere come bersaglio Israele, concepito come una collettività di ebrei. L'antisemitismo accusa frequentemente gli ebrei di cospirare ai danni del resto dell'umanità, ed è spesso utilizzato per incolpare gli ebrei di uno o più problemi politici, sociali ed economici. Trova espressione orale, scritta e impiega stereotipi sinistri e tratti caratteriali negativi.
Il potere bianco ("white power"), chiamato anche supremazia bianca e suprematismo bianco, è un movimento ideologico basato sull'idea generale che gli uomini bianchi siano superiori agli altri gruppi etnici. Il termine è talvolta utilizzato per descrivere l'influenza che hanno personalità bianche nella scena politica e sociale globale. Il movimento sposa ideologie come il suprematismo, il razzismo, l'identitarismo, il razzialismo e l'etnocentrismo, volte all'egemonia della "razza bianca" su quella nera e sulle altre. Altri argomenti correlati al potere bianco sono la segregazione razziale, il nazionalismo bianco, l'antisemitismo (con gli ebrei che non sono ritenuti veri "bianchi"), l'arianismo, il pregiudizio e la discriminazione contro le persone di colore.
Il neo-antisemitismo o nuovo antisemitismo è una forma di antisemitismo venuta a configurarsi nel XXI secolo a partire da movimenti politici di estrema destra, estrema sinistra, e da gruppi islamisti, jihadisti e fondamentalisti islamici che si oppongono al movimento sionista e all'esistenza stessa dello Stato d'Israele. Il termine è stato coniato per designare quest'ondata di antisemitismo che, soprattutto nell'Europa occidentale, ha preso piede in seguito ad alcuni fatti storici quali la seconda intifada del 2000, il fallimento degli accordi di Oslo del maggio dello stesso anno, e l'attacco alle torri gemelle di New York dell'11 settembre 2001.Secondo i critici l'antisionismo è attualmente la manifestazione più diffusa del neo-antisemitismo, dal momento che l'odio antiebraico viene indirizzato verso lo Stato d'Israele a causa della sua natura, maggioritariamente ebraica, apparendo così come critica legittima e non come odio razziale.Un'altra manifestazione nota del fenomeno viene raffigurata dalla propaganda neonazista, nella quale l'odio contro gli Ebrei è evidente nelle sue forme più estreme: il neo-antisemitismo si manifesta in atti violenti e persecutori (aggressioni, insulti, intimidazioni, minacce, stupri, assassinii, profanazione di tombe e cimiteri) contro persone di religione o etnia ebraica, o anche solo sospettate di essere tali, commessi quasi sempre da arabi e musulmani, soprattutto in Francia e Germania. Tra i vari esempi i più noti sono stati l'attentato alla scuola ebraica di Tolosa nel 2012 e l'attentato terroristico all'Hypercacher di Parigi, poco tempo dopo l'attentato alla sede di Charlie Hebdo. Il neo-antisemitismo è ritenuto un fenomeno globale, diffuso da parte di varie entità politiche e religiose, sia in Medio Oriente che in Occidente.
L'antisemitismo, per alcuni sinonimo di giudeofobia, è la paura o l'odio verso i giudei, cioè gli ebrei. Secondo la Working Definition of Antisemitism ("definizione pratica dell'antisemitismo"), dell'Agenzia europea dei diritti fondamentali «l'antisemitismo è quella certa percezione descrivibile come odio verso gli ebrei. Le manifestazioni retoriche e fisiche dell'antisemitismo sono dirette contro singoli ebrei o non ebrei, e/o contro la loro proprietà, contro le istituzioni comunitarie e contro le strutture religiose ebraiche. Inoltre tali manifestazioni possono anche avere come bersaglio Israele, concepito come una collettività di ebrei. L'antisemitismo accusa frequentemente gli ebrei di cospirare ai danni del resto dell'umanità, ed è spesso utilizzato per incolpare gli ebrei di uno o più problemi politici, sociali ed economici. Trova espressione orale, scritta e impiega stereotipi sinistri e tratti caratteriali negativi.
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