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Virio Nicomaco Flaviano (in latino: Virius Nicomachus Flavianus; 334 circa – 6 settembre 394) è stato un grammatico, storico e politico romano. Pagano, collaborò con Eugenio nell'ultimo tentativo di restaurare l'antica religione romana. È indicato anche come «il Vecchio», per distinguerlo dal figlio, Nicomaco Flaviano il Giovane.
Nella teoria dei numeri, il teorema di Nicomaco (dal nome del matematico greco antico Nicomaco di Gerasa) afferma che la somma dei cubi dei primi n numeri interi uguale al quadrato dell'n-esimo numero triangolare. I numeri triangolari sono esprimibili come somma dei primi n numeri interi: 1 3 + 2 3 + 3 3 + + n 3 = ( 1 + 2 + 3 + + n ) 2 . {\displaystyle 1^{3}+2^{3}+3^{3}+\cdots +n^{3}=\left(1+2+3+\cdots +n\right)^{2}.} Questa relazione pu scriversi in maniera compatta attraverso sommatorie: k = 1 n k 3 = ( k = 1 n k ) 2 . {\displaystyle \sum _{k=1}^{n}k^{3}=\left(\sum _{k=1}^{n}k\right)^{2}.}
L'Etica Nicomachea (in greco antico: Ἠθικὰ Νικομάχεια, Ēthikà Nikomácheia; in latino: Ethica Nichomachea) è una raccolta basata sulle lezioni tenute da Aristotele ed è considerato il primo trattato sull'etica come argomento filosofico specifico. L'aggettivo "Nicomachea" indica probabilmente una dedica di Aristotele al figlio Nicomaco, ma non è escluso che fosse il nome assegnato dal figlio stesso quando divulgò l'opera postuma.