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Ferdinando Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 – Boston, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 – Boston, 23 agosto 1927) sono stati due attivisti e anarchici italiani. Sacco di professione faceva l'operaio in una fabbrica di scarpe. Vanzetti, invece, che gli amici chiamavano Tumlin, dopo aver a lungo girovagato negli Stati Uniti d'America facendo molti lavori diversi, rilevò da un italiano un carretto per la vendita del pesce; ma fece questo lavoro per pochi mesi. I due furono arrestati, processati e condannati a morte con l'accusa di omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio Slater and Morrill di South Braintree. Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoghese Celestino Madeiros, che li scagionava. I due furono giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown, presso Dedham. A cinquant'anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la loro memoria.
Margherita di Valois (Castello di Saint-Germain-en-Laye, 14 maggio 1553 – Parigi, 27 marzo 1615) fu Regina consorte di Francia e Navarra come prima moglie di Enrico IV di Francia. Settima figlia e terza femmina di Enrico II di Francia e Caterina de' Medici, fu sorella di tre re di Francia: Francesco II, Carlo IX e Enrico III e della regina di Spagna Elisabetta di Valois. Le sue simboliche nozze con il re ugonotto Enrico di Navarra furono offuscate dalla strage di san Bartolomeo e dalla successiva prigionia alla corte del marito, costretto all'abiura. Divenuta l'eminenza grigia del fratello minore Francesco d'Alençon, in opposizione al re Enrico III, svolse per suo conto un'ambasciata segreta nelle Fiandre in rivolta. In seguito si recò assieme alla madre nel Midi per pacificarlo e ricongiungersi al marito, nel frattempo fuggito dal Louvre e tornato al calvinismo. Fedele discepola del neoplatonismo, a Nérac, manifestò doti di intellettuale e di mecenate, creando un vivace circolo di letterati, poeti e artisti nell'austera corte navarrese. Politicamente continuò a svolgere il ruolo di mediatrice tra le due corti, conducendo una vita coniugale felice, ma la sua sterilità e le tensioni politiche causate dalle guerre civili spezzarono il suo matrimonio, mentre i numerosi scandali sessuali nella quale fu coinvolta e che ne compromisero la reputazione, le alienarono la famiglia. Alla morte del duca d'Alençon nel 1585 Margherita si schierò con la Lega cattolica nemica del marito e del fratello maggiore. Imprigionata nella fortezza di Usson su ordine di Enrico III, vi rimase in esilio per vent'anni, durante i quali scrisse le proprie Memorie. Divenuta virtualmente regina di Francia, al momento opportuno contrattò abilmente le condizioni per l'annullamento del matrimonio, a cui acconsentì solo dopo il versamento di un lauto compenso. Tornata a Parigi nel 1605, in ottimi rapporti con l'ex marito e la sua nuova famiglia, si distinse ancora per il suo ruolo di mediatrice lasciando i suoi beni all'amato delfino Luigi e aiutando Maria de' Medici nel periodo di reggenza. Nell'ultimo periodo della sua vita divenne famosa per le sue qualità di mecenate, di benefattrice e di rinomata donna di lettere, dibattendo sulla Querelle des femmes. Morì nel 1615, quando ormai era già una leggenda vivente.Figura controversa, dopo la sua morte gli aneddoti e le calunnie su di lei hanno creato un mito, che si è consolidato attorno al famoso soprannome di regina Margot (La Reine Margot) inventato da Alexandre Dumas père e che ha tramandato nei secoli l'immagine di una donna ninfomane e incestuosa. Alla fine del XX e all'inizio del XXI secolo gli storici hanno iniziato una revisione delle fonti, concludendo che molti elementi della sua reputazione scandalosa derivavano da una propaganda anti-Valois e da una strumentale denigrazione della partecipazione delle donne in politica, creato dalla storiografia borbonica nel XVII secolo.
Luigi XIV di Borbone, detto il Re Sole (Le Roi Soleil) o Luigi il Grande (Saint-Germain-en-Laye, 5 settembre 1638 – Versailles, 1º settembre 1715), è stato un membro della casata dei Borbone nonché il sessantaquattresimo re di Francia e quarantaquattresimo di Navarra. Regnò per 72 anni e 110 giorni, dal 14 maggio 1643, quando aveva meno di cinque anni, fino alla morte nel 1715. Per la sua durata il regno di Luigi XIV è al primo posto nella classifica dei regni più lunghi della storia. Fu il primogenito di Luigi XIII e di Anna d'Austria. Il 10 marzo 1661, alla morte del cardinale Mazzarino, prese personalmente il potere senza nominare alcun primo ministro: la sua presa di potere segnò la fine delle grandi rivolte nobiliari, parlamentari, protestanti e contadine che avevano segnato i decenni precedenti. Luigi impose l'obbedienza a tutti gli ordini della popolazione e il controllo anche sulla religione, condannando il giansenismo nel 1660 e il protestantesimo, revocando l'Editto di Nantes nel 1685. Durante il suo regno rafforzò l'influenza della Francia in Europa e nel mondo, combattendo tre grandi conflitti; ma oltre che militarmente la cultura francese fu sovrana in Europa durante il suo lungo regno. Fino alla morte convinto assertore di una monarchia di tipo assolutistico e della legittimità dei diritti divini del monarca. Continuò inoltre l'opera dei suoi predecessori nel tentativo di creare uno Stato sempre più centralizzato governato direttamente dalla capitale: Parigi. Cercò di eliminare gli ultimi resti dell'antico feudalesimo medievale persistente in alcune parti della Francia con il trasferimento dal 1682 della corte intera alla reggia di Versailles, il grande palazzo da lui fatto realizzare in aperta campagna con il preciso scopo di controllare direttamente l'aristocrazia francese e costringerla a vivere lontana dalla vera politica che si dibatteva nella capitale. Con questi mezzi consolidò il sistema della monarchia assoluta in Francia, la cui supremazia, che non teneva in nessun conto l'opinione dei sudditi, perdurò sino alla rivoluzione francese. Alla sua morte gli succedette il bisnipote di appena cinque anni, che assunse il nome di Luigi XV, dal momento che tutti gli eredi intermedi gli erano premorti: suo figlio Luigi, il Gran Delfino, il primogenito del delfino Luigi, duca di Borgogna e anche il figlio di questi, Luigi, duca di Bretagna (fratello maggiore di Luigi XV).
Enrico IV di Borbone, detto Enrico il Grande (le grand) (Pau, 13 dicembre 1553 – Parigi, 14 maggio 1610), è stato re di Francia, primo della dinastia Borbone. Figlio di Antonio di Borbone e della regina Giovanna III di Navarra, nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra. Nel 1589 subentrò a Enrico III di Francia, essendo erede presuntivo per la morte del duca d'Angiò, aprendosi la strada per Parigi solo nel 1594, dopo aver compiuto l'abiura della religione calvinista, divenendo il primo monarca del ramo Borbone della dinastia dei Capetingi ad assurgere al trono. Fu detto il Grande, ma ebbe anche il soprannome di Vert-galant, espressione letteraria che designa l'intraprendenza amorosa che caratterizzò Enrico, nonostante l'età avanzata in cui conquistò il trono.
Caterina Maria Romula di Lorenzo de' Medici, nota semplicemente come Caterina de' Medici (Firenze, 13 aprile 1519 – Blois, 5 gennaio 1589), fu regina consorte di Francia, come moglie di Enrico II, dal 1547 al 1559, reggente dal 1560 al 1563. Nota come «la regina madre» per aver generato tre sovrani di Francia (Francesco II, Carlo IX, Enrico III), ebbe una grande e duratura influenza nella vita politica dello Stato.Il suo nome è legato alle guerre di religione che si combatterono in Francia negli anni del suo regno. Una sorta di leggenda nera che l'ha perseguitata da tempo immemorabile ne ha fatto una persona austera, vendicativa, attaccata al potere e persino malvagia, pronta a qualunque espediente pur di raggiungere i suoi scopi, secondo i dettami de Il Principe, che Niccolò Machiavelli aveva dedicato al padre. Nella moderna storiografia Caterina de' Medici viene considerata piuttosto una delle maggiori sovrane di Francia, sostenitrice della tolleranza civile, che, pur compiendo diversi errori di valutazione, tentò di seguire una politica di conciliazione con l'aiuto dei propri consiglieri, animata in primo luogo dal desiderio di assicurare la continuazione della dinastia Valois.Il suo ruolo nel massacro della notte di san Bartolomeo, tuttavia, contribuisce ancora oggi a farne un personaggio controverso.
Bartolomeo Anglico, in latino Bartholomaeus Anglicus (1200 c.a. – 1272), è stato un francescano e scrittore inglese. Fu autore dell'enciclopedia De Proprietatibus Rerum.
Bartolomeo Ammannati (Settignano, 15 giugno 1511 – Firenze, 13 aprile 1592) è stato uno scultore e architetto italiano. Artista fra i più notevoli e inquieti del suo secolo, Ammannati fu un tipico interprete del manierismo più "intellettuale", destinato alle élite delle raffinate corti principesche, e amante della "bella maniera" italiana, della quale fu un valido continuatore. Formatosi come scultore, la sua opera, dopo l'iniziale successo, fu criticata da alcuni contemporanei, ottenendo giudizi poco entusiasti fino alla sua riscoperta recente da parte della critica moderna. Come architetto invece fu un instancabile innovatore, capace di soluzioni ardite e scenografiche, che lasceranno un segno nel lessico architettonico europeo. Nella fase più matura si accostò al mondo dei Gesuiti, sia spiritualmente, che professionalmente. Sulla base delle pressanti istanze religiose e moralistiche dell'ordine, giunse a condannare le sue posizioni giovanili, abbracciando lo spirito della controriforma.
Bartolomeo (in greco antico: Βαρθολομαῖος, Bartholomaĩos in ebraico: ברתולומאוס הקדוש?; Cana, I secolo d.C – Azerbaigian, o Armenia, o Siria, I secolo) è stato uno dei dodici apostoli che seguirono Gesù. L'apostolo viene chiamato con questo nome nei sinottici, mentre nel vangelo secondo Giovanni è indicato con il nome di Natanaele (lett. "dono di Dio") sempre che si accetti l'identificazione tra queste due personalità, cosa di cui alcuni studiosi moderni dubitano. Originario di Cana in Galilea, non vi sono indicazioni sulla data di nascita; incerto anche il luogo di morte (Azerbaigian, Armenia o Siria) e la data (verso il 68 d.C.). Il nome Bartolomeo (ebraico antico בר-תולמי trasl. bar-Tolmay; greco Βαρθολομαῖος , trasl. "Bartholomaios") è un patronimico che significa "figlio di Talmai"; l'unico utilizzo nella Bibbia avviene in riferimento all'apostolo. Viene festeggiato il 24 agosto.