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Gli zoo umani sono stati in passato, soprattutto tra il 1870 e il 1940, esposizioni al pubblico di popolazioni straniere, in genere catturate, imprigionate e obbligate a restare chiuse in recinti o gabbie. Denominati anche esposizioni etnologiche, gli zoo umani erano esposizioni pubbliche del XIX e XX secolo di esseri umani di altre etnie, in genere in condizioni di schiavitù, esposti solitamente in un cosiddetto stato naturale o primitivo. Le mostre, frutto di cultura coloniale e razzista, spesso enfatizzavano le differenze tra gli stili di vita europei occidentali e quelli di altri popoli europei o non europei. Gli zoo umani erano basati su una concezione razzista e coloniale dell'umanità, intrisa spesso di razzismo scientifico e darwinismo sociale; alcune di queste teorie collocavano i popoli nativi soprattutto dell'Africa, dell'Oceania, Asia e Americhe, in una scala evolutiva inferiore, a metà tra le grandi scimmie e gli europei. Le esposizioni di esseri umani sono state condannate in quanto disumane e razziste.
Franz Boas (Minden, 9 luglio 1858 – New York, 21 dicembre 1942) è stato un antropologo tedesco naturalizzato statunitense, tra i pionieri dell'antropologia moderna.