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Ogigia

Ogigia (in lingua greca Ὠγυγίη), nell'Odissea di Omero, è l'isola dove Ulisse si trovò a sostare per sette anni dopo le lunghe avventure e pericoli corsi durante il suo ritorno dalla guerra di Troia. In questa isola vive Calipso, una ninfa innamoratasi dell'eroe itacese a tal punto da non volerlo più lasciar partire se non a seguito di un ordine esplicito di Ermes, a sua volta inviato da Zeus. La ninfa ne informa Ulisse ma questo diffida temendo un attentato alla propria vita; altresì, dopo un solenne giuramento di Calipso, Ulisse si prepara a partire. Costruitosi una zattera, Ulisse giungerà con essa presso l'isola dei Feaci in cui grazie all'intercessione di Nausicaa otterrà di essere finalmente accompagnato e sbarcato alla natia Itaca. Sono diverse le collocazioni attribuite ad Ogigia nella geografia reale: appena fuori dallo stretto di Gibilterra oppure, secondo tradizioni locali della Dalmazia, l'isola di Meleda; secondo altri autori invece è l'isola di Gozo nell'arcipelago maltese, dove è possibile visitare la grotta "di Calipso" che sovrasta la spiaggia rossa della Baia di Ramla; ancora, l'isola di Gavdos a sud della Grecia. Secondo alcuni recenti studi, Ogigia si troverebbe di fronte ai monumenti alla costa calabra del Mar Ionio, in corrispondenza della Secca di Amendolara o nei pressi di Punta Alice a Cirò Marina. Per altri ancora si tratterebbe dell'isola di Pantelleria. Questa isola viene descritta da Ulisse come un posto paradisiaco della felicità e dell'immortalità.

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