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La cultivar di olivo, pur essendo conosciuto fin dall'antichità, è sempre stato considerato, contrariamente alla vite, una coltura marginale in grado di offrire una produzione anche in condizioni difficili, pertanto degna di poche cure. Il panorama varietale dell'olivicoltura è un settore di studio in piena evoluzione. Nelle zone ad alta vocazione olivicola l'olivo è stato propagato da secoli utilizzando l'innesto sull'olivastro o su semenzali nati spontaneamente o mettendo a dimora piante ottenute dagli ovoli della ceppaia, impiegando nella generalità dei casi materiale di propagazione di provenienza locale e probabilmente ottenuto da una lenta selezione massale. Questa tradizione ha creato un grande patrimonio genetico costituito da un numero imprecisato di ecotipi, cioè di tipi genetici strettamente associati ad un'area geografica. La selezione all'interno degli ecotipi ha portato alla costituzione di vere e proprie cultivar che, nella generalità dei casi, mantengono ancora un'identità strettamente associata ad un territorio (comprensorio, provincia, regione). Sono poche le cultivar che hanno una diffusione su areali più vasti, grazie soprattutto ad una notevole crescita del settore vivaistico in olivicoltura a partire dagli anni 1970. Per questi motivi le conoscenze relative al patrimonio genetico in olivicoltura sono ancora polverizzate, al punto che una stessa cultivar può avere talvolta denominazioni diverse secondo la provincia o il comprensorio.
Monte Morello è l'unico rilievo assimilabile ad una montagna dell'ampia conca fiorentina. Si trova a nord ovest del capoluogo ed è suddiviso tra i comuni di Sesto Fiorentino, Calenzano e Vaglia. È delimitato ad Ovest dalla Val di Marina, ai piedi dei Monti della Calvana, e ad Est dalla valle del Mugnone, ai piedi del colle di Fiesole. Le cime di maggiore altezza sono il Poggio all'Aia (934 m), il Poggio Casaccia (921 m), il Poggio Cornacchiaccia (892 m), il Poggio Trini (763 m), il Poggio al Giro (747 m) ed il Monte Rotondo (708 m). Il massiccio montuoso ha una curiosa forma, ciascuna delle tre punte possiede l'aspetto tipico delle sommità dei vulcani. Ma la forma non deve trarre in inganno, in quanto la natura di queste montagne non è di origine vulcanica. Il territorio di Monte Morello presenta un notevole interesse paesaggistico ed ambientale, per la sua posizione, per il valore e l'ampiezza del patrimonio boschivo, per le risorse idriche, per la presenza di numerose testimonianze storiche e di opere di valore artistico. Per questo motivo rientra, con il massimo grado di tutela, fra le “aree protette” ai sensi della normativa regionale.
Il fico d'India o ficodindia, nome scientifico "opuntia ficus indica" (L.) Mill., 1768), è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle cactacee, originaria del Centroamerica ma naturalizzata in tutto il bacino del Mediterraneo, soprattutto nelle zone di Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna.
Il cachi o kaki (Diospyros kaki L.f., 1782) (in italiano anche diòspiro o diòspero) è un albero da frutto: una angiosperma dicotiledone, appartenente alla famiglia delle Ebenacee e al genere dei Diospyros. Il nome deriva dal termine giapponese del frutto: 柿 pronunciato appunto “kaki”.
La collina è un rilievo di altitudine meno elevata e con aspetto meno impervio rispetto alla montagna. La distinzione tra montagna e collina non è netta ed esistono varie convenzioni in merito; d'ordinario si definisce collina un'altura che approssimativamente non supera i 500-600 metri di altitudine (purché non presenti un aspetto impervio), benché nelle rappresentazioni cartografiche siano mappati come collinari i rilievi di altitudine inferiore a 675 m s.l.m.. Un sinonimo assai diffuso di collina è colle; tuttavia nell'area alpina e nei territori francofoni tale ultimo termine è ambiguo poiché può assumere anche il significato di valico.
L'Amatriciana (matriciana in romanesco) è un condimento per la pasta tipico della tradizione gastronomica di Amatrice, cittadina in provincia di Rieti, nella regione Lazio. Dal 6 marzo 2020 è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita dell'Unione europea.
L'alberello è una delle forme di allevamento della vite tradizionalmente impostata nei piccoli vigneti in condizioni di limitata disponibilità idrica o nutrizionale o di clima sfavorevole. La forma di allevamento ha origini molto antiche e fortemente associata alla tradizione viticola delle regioni mediterranee. In generale è caratterizzata da uno sviluppo contenuto della pianta e da un limitato carico di gemme, 40-55 000 ad ettaro. Per estensione, il termine è adottato in giardinaggio anche per fare riferimento a forme di allevamento specifiche di piante ornamentali arbustive o cespugliose.
L'abete bianco (Abies alba Mill., 1759), detto anche abete comune, abezzo o avezzo, una pianta tipica delle foreste e delle montagne dell'emisfero boreale.L'abete bianco un albero maestoso, slanciato e longevo, e data anche la sua notevole altezza (in media 30 metri, alcuni esemplari possono superare 50 metri), soprannominato "il principe dei boschi". Il pi grande abete bianco d'Europa mai documentato era alto 50 metri e aveva una circonferenza di 4,8 metri. Si trovava a Lavarone, in Trentino (abbattuto il giorno 13 novembre 2017 da una forte raffica di vento ), in localit Malga Laghetto.