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Et in Arcadia ego un'iscrizione riportata in alcuni importanti dipinti del Seicento, fra cui uno del Guercino, realizzato fra il 1618 ed il 1622. Essa appare anche come iscrizione tombale sul dipinto "I pastori di Arcadia" (circa 1640), del pittore francese Nicolas Poussin. La frase pu tradursi letteralmente: "Anche in Arcadia io", dove Et sta per etiam (anche), viene sottinteso: sum (sono presente) o eram (ero). Sembra quindi volersi intendere con l'iscrizione: sia l'onnipresenza nel tempo e nello spazio della morte (sum - Io sono presente anche in Arcadia); sia la transitoriet di fronte alla morte della gloria letteraria del defunto (eram - Anche io ero in, facevo parte dell'Arcadia).
Pergola è un comune italiano di 6 029 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino. La cittadina è stata inserita tra i borghi più belli d'Italia dall'associazione omonima.
Jacopo da Empoli, noto anche come Jacopo Chimenti, dal nome del padre, o L'Empoli (Firenze, 30 aprile 1551 – Firenze, 30 settembre 1640), è stato un pittore italiano.
La ferrovia Cecina-Volterra è una linea ferroviaria italiana che collega Cecina a Saline di Volterra.
Cento (Zèint in dialetto centese ed in dialetto bolognese settentrionale, Zänt in dialetto bolognese cittadino) è un comune italiano di 35 341 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. Cento è definita spesso terra di confine perché, nonostante sia in provincia di Ferrara, dista 25 km da Bologna, 32 da Ferrara e 38 da Modena. Più volte si è discusso per cambiare provincia senza mai concretizzare l'idea. Insieme alla vicina Pieve di Cento costituisce un unico agglomerato urbano di oltre 43 000 abitanti, denominato territorio del Centopievese. Cento inoltre è talvolta rinominata "La piccola Bologna" per via della struttura dei portici e del centro storico, in stile bolognese, e per la sua gastronomia, che presenta numerosi piatti tipici del capoluogo dell'Emilia-Romagna.
Il calendario dei santi è un metodo tradizionale cristiano di organizzare l'anno liturgico giorno per giorno, associando a ogni giorno uno o più santi, e ottenendo così un "santo del giorno", del quale si può celebrare la festa.
Antonio di Padova, noto in Portogallo come Antonio da Lisbona, al secolo Fernando Martins de Bulhões. Entrato nei frati minori scelse il nome di Antonio e così fu chiamato in vita senza precisare il luogo di provenienza. (in portoghese António de Lisboa; Lisbona, 15 agosto 1195 – Padova, 13 giugno 1231), è stato un religioso e presbitero portoghese appartenente all'Ordine francescano, proclamato santo da papa Gregorio IX nel 1232 e dichiarato dottore della Chiesa nel 1946. Da principio canonico regolare a Coimbra dal 1210, poi dal 1220 frate francescano. Viaggiò molto, vivendo prima in Portogallo quindi in Italia e in Francia. Nel 1221 si recò al Capitolo Generale ad Assisi, dove vide e ascoltò di persona san Francesco d'Assisi. Terminato il capitolo, Antonio fu inviato a Montepaolo di Dovadola, nei pressi di Forlì. Fu dotato di grande umiltà, ma anche di grande sapienza e cultura, per le sue valenti doti di predicatore, mostrate per la prima volta proprio a Forlì nel 1222. Antonio fu incaricato dell'insegnamento della teologia e inviato dallo stesso san Francesco a contrastare in Francia la diffusione del movimento dei catari, che la Chiesa di Roma giudicava eretico. Fu poi trasferito a Bologna e quindi a Padova. Morì all'età di 36 anni. Rapidamente canonizzato (in meno di un anno) il suo culto è fra i più diffusi del cattolicesimo.