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Il Teeteto (in greco ) un dialogo di Platone riconducibile alla fase della maturit , collocabile tra il 386-367 a.C. in cui il filosofo afferma che impossibile considerare vera la scienza se non in riferimento all'essere, cio l'idea. Questo discorso finalizzato a smentire la soggettivit gnoseologica dei sofisti, i quali ritenevano che fossero i sensi a determinare la conoscenza, cosa che invece Platone nega fermamente: per il filosofo si perviene alla conoscenza tramite la dianoia ( ), la ragione matematica e discorsiva.Non sarebbe nemmeno possibile trasmettere il sapere se non vi fossero verit certe, cos come ad esempio viene affermato nell'Eutidemo, dove si giunge alla conclusione che anche l'eristica diventerebbe inutile se fosse vero ci che i sofisti stessi affermano. Le opinioni di un individuo non fanno una scienza. Alla domanda di Socrate: che cos' la conoscenza? , Teeteto cita Protagora e risponde che sensazione. Bisogna per comprendere quale sia l'interesse reale di Platone per il sofista di Abdera: lo scopo del filosofo dimostrare che la conoscenza si d solamente se ci sono le idee. Va sottolineato per che nel Teeteto le idee non vengono mai menzionate: si parte dalla tesi opposta a quella platonica, si passa a dimostrare che essa insostenibile, e infine si mette in luce che l'unica soluzione possibile proprio quella che accetta l'esistenza di enti eterni e trascendenti. Platone affronta cos il pi grande oppositore suo e quindi anche del razionalismo: l'empirismo/sensismo. Sulla questione delle idee, al Teeteto sono complementari il Parmenide e il Sofista.
Ramon Llull (italianizzato in Raimondo Lullo; Palma di Maiorca, 1232 – Palma di Maiorca, 29 giugno 1316) è stato uno scrittore, teologo, logico, astrologo, alchimista, mistico e missionario spagnolo, tra i più celebri dell'Europa del tempo.
Platone, figlio di Aristone del demo di Collito e di Perictione (in greco antico: Πλάτων Plátōn, pronuncia: [plá.tɔːn]; Atene, 428/427 a.C. – Atene, 348/347 a.C.), è stato un filosofo e scrittore greco antico. Assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.
Il pensiero di Agostino d'Ippona, che ha avuto una notevole influenza nella storia della filosofia, rappresenta quella concezione teologica cristiana nota come agostinismo.
Nella religione cristiana cattolica, il limbo (termine derivato dal latino limbus nel significato di orlo, bordo) si pensava fosse la condizione temporanea delle anime appartenute a persone buone morte prima della resurrezione di Gesù (Limbo dei Padri o Sheol), e quella permanente dei bambini morti ancora non battezzati, che non hanno commesso dunque alcun peccato personale, ma non sono stati liberati dal peccato originale attraverso il battesimo (Limbo dei Bambini). Nel Limbo dei Bambini, secondo diversi teologi, andavano anche i buoni non-cristiani (quindi, non-battezzati) morti in Grazia di Dio sufficiente da non dannarsi, ma senza la condizione necessaria per andare in Paradiso (in tal caso era detto, più genericamente, Limbo dei Giusti). Nel 2007 un pronunciamento di papa Benedetto XVI affermò definitivamente l'inesistenza del Limbo, cozzante con i principi della religione cattolica, non avendo colpa l'individuo del suo "non-battesimo", soprattutto nei casi di bambini abortiti o comunque morti prima del Sacramento. Infatti l'attuale Catechismo della Chiesa cattolica prevede che i bambini morti senza Battesimo siano affidati «alla misericordia di Dio [...] che vuole salvi tutti gli uomini».