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Curzio Malaparte, nome d'arte di Curt Erich Suckert (Prato, 9 giugno 1898 – Roma, 19 luglio 1957), è stato uno scrittore, giornalista, militare, poeta e saggista italiano, nonché diplomatico, agente segreto, sceneggiatore, inviato speciale e regista cinematografico, una delle figure centrali dell'espressionismo letterario in Italia e del neorealismo. È particolarmente noto, soprattutto all'estero, per i suoi romanzi Kaputt e La pelle, opere a sfondo autobiografico basate sulla sua esperienza di giornalista e ufficiale durante la seconda guerra mondiale, e Maledetti toscani. Scrittore dallo stile realistico e «immaginifico», definito come «cinico e compassionevole» al tempo stesso e talvolta avvicinato alle tematiche e allo stile espressionista crudo di Louis-Ferdinand Céline, come intellettuale fu dapprima un sostenitore del fascismo, poi una voce critica e un oppositore dello stesso. Caratteristica della sua letteratura è la mescolanza di fatti reali - lo scrittore è stato infatti avvicinato alla corrente del neorealismo -, spesso autobiografici, ad altri immaginari, talvolta esagerati in maniera voluta e consapevole, fino al farsesco, specialmente quando deve denunciare le atrocità della seconda guerra mondiale.Interventista e volontario nella Grande Guerra, ammiratore di Mussolini e "fascista della prima ora", partecipò alla marcia su Roma e fu attivo nelle posizioni di fascismo di sinistra intransigente, sostenendo la cosiddetta rivoluzione fascista; allontanatosi gradualmente dal regime (venne anche mandato al confino, da cui uscì grazie all'amicizia con Galeazzo Ciano, genero del Duce), dopo l'8 settembre 1943 si arruolò nell'Esercito Cobelligerante Italiano del Regno d'Italia e collaborò con gli Alleati (cui pure non risparmiò pesanti critiche) nel Counter Intelligence Corps nella lotta contro i nazisti e i fascisti della RSI, a cui non aderì. Prima anticomunista, nel secondo dopoguerra si avvicinò al Partito Comunista Italiano, grazie all'interessamento di Palmiro Togliatti che lo assunse come cronista, sebbene molti dubitassero della effettiva sua adesione, o avvicinamento, al PCI (e contemporaneamente al Partito Repubblicano Italiano, a cui già aderiva da giovanissimo, al quale si iscrisse poco prima di morire). Morì dopo essersi convertito in punto di morte alla Chiesa cattolica, assistito dai sacerdoti padre Cappello e padre Rotondi, secondo le testimonianze di questi.Lo pseudonimo, che usò dal 1925, fu da lui ideato come umoristica paronomasia basata sul cognome "Bonaparte". Si soprannominò e venne soprannominato l'"Arcitaliano", per avere racchiuso nella sua complessa e contraddittoria personalità molti difetti e pregi degli italiani.
Tempo di uccidere è un romanzo scritto da Ennio Flaiano pubblicato dalla casa editrice Longanesi nell'aprile 1947 e vincitore nello stesso anno della prima edizione del premio Strega,. La critica nei mesi successivi non risparmiò recensioni severe e poco entusiaste al libro e al suo autore, ma in seguito il romanzo, relativamente lontano dai caratteri neorealisti tipici del periodo, venne paragonato alle opere esistenzialiste di Albert Camus e Jean-Paul Sartre. Per la sua originale inventiva onirica basata sull'assurdo, insieme ad alcune opere di Tommaso Landolfi, Dino Buzzati e Alberto Savinio, il romanzo è considerato come una delle più importanti opere italiane rappresentative di un filone letterario non oggettivo e rivolto agli aspetti surreali del narrare.
Silvano Campeggi, detto Nano (Firenze, 23 gennaio 1923 – Firenze, 29 agosto 2018), è stato un pittore italiano.
Raffaele Vallone, più noto come Raf Vallone (Tropea, 17 febbraio 1916 – Roma, 31 ottobre 2002), è stato un attore, calciatore, giornalista e partigiano italiano.
Il Museo Civico e della Mail Art di Montecarotto è stato costituito nel 1984, grazie alle donazioni di alcuni dei maestri dell'arte italiana. Il museo dopo una lunga inattività e le aperture saltuarie a causa della mancanza di spazi idonei è stato trasferito dalla sede provvisoria di Palazzo Baldoni e riaperto nel 2006, in occasione dell'annuale festa del verdicchio di Montecarotto, con un nuovo allestimento nei prestigiosi locali ristrutturati che un tempo ospitavano le vecchie cantine del Teatro comunale. Si tratta di una singolare raccolta di opere di Mail Art, cioè dell'arte che promuove, attraverso i canali postali mondiali, la circuitazione di opere di piccole dimensioni (disegni, grafica, dischi, CD, piccole sculture, ecc.), realizzate da artisti collegati fra loro da iniziative libere o tematiche. Sono presenti opere dei mailartisti Piermario Ciani, Vittorio Baccelli, Roberto Bobo Banchi, Vittore Baroni, Anna Boschi, Piero Simoni, Ruggero Maggi, Daniele Sasson, Walter Pennacchi, Emilio Morandi, Luigino Solamito, ecc. Il prof. Bugatti, in rapporto di collaborazione con importanti artisti italiani e stranieri ed anche con Ernesto Treccani, raccolse materiale da collezioni di incisioni e di grafica dei maestri contemporanei da mettere a disposizione del museo, creando una sensibile corrispondenza artistica con le menti più ricettive all'arte postale. Anche Treccani, di passaggio a Montecarotto, realizzò un'incisione da inviare ai principali artisti del mondo perché fossero stimolati a fare altrettanto con le loro opere, con il proposito di fare di Montecarotto un luogo di convergenza dinamica delle espressioni artistiche internazionali. Oggi il museo possiede importanti incisioni di artisti marchigiani, come quelle di Orfeo Tamburi con i paesaggi di Roma e di Parigi, di Pericle Fazzini relativa alla scultura del Cristo della sala Nervi in Vaticano e le Carte Lauretane di Arnoldo Ciarrocchi, Umberto Mastroianni, Sepo, Zauli, Cesare Zavattini, Aldo Borgonzoni e Orfeo Tamburi.
Lido Bettarini (Sesto Fiorentino, 2 febbraio 1927 – 25 maggio 2019) è stato un pittore e scultore italiano.
Adalberto Libera (Villa Lagarina, 16 luglio 1903 – Roma, 17 marzo 1963) è stato un architetto italiano, tra i maggiori esponenti del razionalismo e ideatore di numerosi edifici pubblici della prima metà del XX secolo.