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L'Orlando furioso è un poema cavalleresco di Ludovico Ariosto pubblicato per la prima volta nel 1516 a Ferrara. Il poema, composto da 46 canti in ottave, ruota attorno al personaggio di Orlando, cui è dedicato il titolo, e a molti altri personaggi. L'opera, riprendendo la tradizione del ciclo carolingio e parzialmente del ciclo bretone, si pone a continuazione (gionta) dell'incompiuto Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo; in seguito, tuttavia, Ariosto considererà l'Orlando innamorato solo come una fonte a cui attingere, a causa della non attualità dei temi del poema, dovuti alla materia cavalleresca, ma riuscirà a risolvere questo problema apportando modificazioni interne all'opera - tra cui l'introduzione di tecniche narrative sconosciute al Boiardo - e soprattutto intervenendo spesso nel corso del poema spiegando al lettore il vero fine degli avvenimenti.Caratteristica fondamentale dell'opera è il continuo intrecciarsi delle vicende dei diversi personaggi, che costituiscono molteplici fili narrativi (secondo la tecnica dell'entrelacement, eredità del romanzo medievale), tutti armonicamente tessuti insieme. La trama è convenzionalmente riassunta in relazione a tre vicende principali, emblemi anche del sovrapporsi nel poema di diversi generi letterari: in primis la linea epica della guerra tra musulmani (Saraceni) e cristiani, che fa da sfondo all'intera narrazione e si conclude con la vittoria dei secondi. La vicenda amorosa è incentrata invece sulla bellissima Angelica, in fuga da numerosi spasimanti, tra i quali il paladino Orlando, di cui viene sin dalle prime ottave preannunciata la pazzia, portando all'estremo la dimensione del cavaliere cristiano della chanson de geste votato alla fede. Le inchieste dei vari cavalieri per conquistare Angelica si rivelano tutte vane, dal momento che (prima di uscire definitivamente dal poema nel XXIX canto, per giunta a testa in giù sulla sabbia) la donna sposerà il musulmano Medoro, causando la follia di Orlando e l'ira degli altri cavalieri. Il terzo motivo, quello encomiastico o celebrativo (su cui tuttavia persistono all'interno del poema una serie di ombre), consiste nelle peripezie che portano alla realizzazione dell'amore tra Ruggiero, cavaliere pagano discendente del troiano Ettore, e Bradamante, guerriera cristiana, i quali riusciranno a congiungersi solo dopo la conversione di Ruggiero al termine della guerra: da questa unione discenderà infatti la Casa d'Este.
Angelica è la principale figura femminile del poema cavalleresco Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo, e del seguente Orlando furioso di Ludovico Ariosto. In queste opere letterarie si narra delle vicende avventurose dei Paladini di Francia, protagonisti dell'epopea carolingia.
Ruggero (o Ruggiero) è un personaggio dell'Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo e dell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto.
Orlando furioso è uno sceneggiato televisivo italiano diretto da Luca Ronconi e trasmesso nel 1975. Lo sceneggiato è tratto dall'omonima opera di Ludovico Ariosto ed è la trasposizione televisiva dell'omonimo spettacolo teatrale messo in scena nel 1969 dallo stesso Ronconi.
L'Orlando innamorato (titolo originale: L'Inamoramento de Orlando) è un poema cavalleresco scritto da Matteo Maria Boiardo. Narra una successione di avventure fantastiche, duelli, amori e magie. Scritto in ottave (strofe di otto versi endecasillabi che rimano secondo lo schema ABABABCC), per permettere lo sviluppo di un discorso piuttosto lungo, è diviso in tre libri: il primo di ventinove canti, il secondo di trentuno e il terzo, appena iniziato, di otto canti e mezzo; ogni canto è costituito da una sessantina di ottave per un totale di 35.432 versi (divisi in 4.429 ottave). Il poema fu pubblicato per la prima volta nel 1483, quando ancora l'autore non aveva messo mano al terzo libro. La prima edizione comprendente anche i restanti canti uscì postuma nel 1495. Di entrambe le stampe non è rimasta traccia. La più antica pubblicazione giunta sino a noi è quella di Piero de Plasiis del 1487, in due libri, conservata alla Biblioteca Marciana di Venezia. Dopo successive sedici edizioni, non fu più ripubblicato per quasi tre secoli.
Orlando Jonathan Blanchard Bloom (Canterbury, 13 gennaio 1977) è un attore britannico. È noto per aver interpretato Legolas nelle trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit di Peter Jackson, Will Turner nella saga di Pirati dei Caraibi, e per il ruolo del principe Paride nel film Troy.
Con l'espressione canzone di imprese o canzone di gesta (francese chanson de geste) si indica un genere letterario di tipo epico, sviluppatosi originariamente nella zona centro-settentrionale della Francia e attestato per circa tre secoli a partire dalla fine dell'XI secolo. Esso comprende un'ottantina di componimenti. Si caratterizza per essere «il primo genere poetico ben definito e strutturato» espresso in lingua d’oïl. Le sue origini, ed in particolare il suo rapporto con la poesia orale, sono tuttora oggetto di ampia discussione.
Bernardo del Carpio è un cavaliere protagonista dell'epica spagnola medievale. La sua figura compare probabilmente per la prima volta nel Cantar de Bernardo del Carpio, un'opera di genere cavalleresco andata perduta e ricorre frequentemente nelle cronache, nel teatro e nei romanzi spagnoli.
La battaglia di Roncisvalle (778 d.C.), sebbene ricordata come una delle più celebri battaglie condotte da Carlo Magno, re dei Franchi, in realtà non andrebbe considerata come una vera e propria battaglia e si discute anche se possa essere considerata come un episodio della Reconquista, visto che questa fu portata avanti dalle popolazioni iberiche di religione cristiana, mentre Roncisvalle fece parte di quelle operazioni militari con cui Carlo Magno cercò di ampliare il suo impero. Questo scontro fu infatti un episodio bellico anomalo, amplificato in Occidente dalle chansons des gestes composte in langue d'oïl dai trovieri e in langue d'oc dai trovatori, anche se all'iter creativo del genere letterario dettero comunque il loro apporto anche giullari, giocolieri e uomini di cultura, che eternarono così sia il mito di un grande sovrano che espressamente si richiamava ai valori della fede cristiana e che se ne proclamava come il migliore e il più autorevole difensore, sia il mito dell'eroe leale e impavido (il paladino Orlando) e del traditore pronto a vanificarne gli sforzi (Gano di Maganza).