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Yves Montand, pseudonimo di Ivo Livi (Monsummano Terme, 13 ottobre 1921 – Senlis, 9 novembre 1991), è stato un cantante e attore italiano naturalizzato francese.
Walter Matthau, nome d'arte di Walter John Matthow (New York, 1º ottobre 1920 – Santa Monica, 1º luglio 2000), è stato un attore statunitense. Nel 1967 vinse l'Oscar al miglior attore non protagonista per l'interpretazione in Non per soldi... ma per denaro (1966). Successivamente ottenne altre due candidature per Vedovo aitante, bisognoso affetto offresi anche babysitter (1972) e I ragazzi irresistibili (1975). Assieme a Jack Lemmon formò per anni un proficuo sodalizio artistico iniziato con Non per soldi... ma per denaro (1966), diretto da Billy Wilder, e proseguito con La strana coppia (1968), Prima pagina (1974) e Buddy Buddy (1981), Gli impenitenti (1997), Due irresistibili brontoloni (1993), That's Amore - Due improbabili seduttori (1995) e La strana coppia II (1998). Inoltre i due apparvero, sebbene in scene diverse, nei film drammatici JFK - Un caso ancora aperto (1991) e Storie d'amore (1995). Nel 1971, Lemmon esordì alla regia con Vedovo aitante, bisognoso affetto offresi anche babysitter, con protagonista proprio Matthau.
Rosanna Schiaffino (Genova, 25 novembre 1939 – Milano, 17 ottobre 2009) è stata un'attrice e modella italiana.
Romy Schneider, pseudonimo di Rosemarie Magdalena Albach-Retty (Vienna, 23 settembre 1938 – Parigi, 29 maggio 1982), è stata un'attrice austriaca naturalizzata francese.
Paul Grimault (Neuilly-sur-Seine, 23 marzo 1905 – Le Mesnil-Saint-Denis, 29 marzo 1994) è stato un animatore francese, fra i più importanti del suo paese.
George Edward Foreman (Marshall, 10 gennaio 1949) è un ex pugile statunitense. Soprannominato Big George, fu protagonista di una singolare e lunghissima carriera – protrattasi dal 1969 al 1977 e dal 1987 al 1997 – nel corso della quale fu due volte campione del mondo dei pesi massimi. Si avvicinò al mondo del pugilato dopo aver vissuto una gioventù difficile e tormentata, conquistando la medaglia d'oro olimpica nella categoria dei pesi massimi a Città del Messico 1968. Passato tra i professionisti l'anno seguente, si affermò subito come uno dei più temibili picchiatori della categoria e nel 1973 conquistò il titolo mondiale detronizzando con facilità l'imbattuto campione indiscusso Joe Frazier. Seguirono quindi due difese del titolo e la sua prima sconfitta da professionista subita nel drammatico Rumble in the Jungle per mano di Muhammad Ali. Inseguì poi senza successo una chance mondiale e dopo la sconfitta nel 1977 contro un poco quotato Jimmy Young si ritirò per la prima volta. A seguito di ciò che lui stesso definì come una teofania cambiò il proprio stile di vita e si avvicinò alla religione, divenendo un ministro ordinato. Tornò quindi sul ring nel 1987 e sette anni dopo, all'età di 45 anni, riconquistò i titoli del mondo WBA, IBF e lineare mettendo KO il ventisettenne Michael Moorer. Ciò lo rese il più anziano campione del mondo nella storia dei pesi massimi, nonché il più vecchio in qualsiasi divisione di peso. Quest'ultimo primato fu poi battuto, 16 anni dopo da Bernard Hopkins. Si ritirò per la seconda ed ultima volta nel 1997, all'età di 48 anni, dopo una discussa sconfitta contro Shannon Briggs. La International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni epoca. Occupa l'8ª posizione della classifica dei più grandi pesi massimi di sempre, secondo la International Boxing Research Organization (IBRO). Nel 2002 è stato nominato tra i 25 più grandi pugili degli ultimi 80 anni dalla rivista The Ring, che lo ha piazzato anche al 9º posto tra i più grandi picchiatori di sempre. Nel 1973 e 1976 è stato insignito del premio pugile dell'anno, indetto dalla stessa. A seguito del suo ritiro è rimasto impegnato nel mondo dell'imprenditoria. Negli anni novanta è stato noto testimonial del George Foreman Grill, bistecchiera multiuso che ha venduto oltre 100 milioni di unità in tutto il mondo. Nel 1999 ha venduto i suoi diritti di denominazione all'azienda produttrice per 138 milioni di dollari.
Barbara Stanwyck, pseudonimo di Ruby Catherine Stevens (Brooklyn, 16 luglio 1907 – Santa Monica, 20 gennaio 1990), è stata un'attrice e ballerina statunitense. Dotata di una forte personalità e di uno sguardo penetrante oltre che di grandi capacità recitative, Barbara Stanwyck fu una delle più celebri dive di Hollywood nonché una delle migliori attrici della storia del cinema, capace di saper passare egregiamente dalle commedie brillanti ai ruoli drammatici senza dimenticare che fu una delle protagoniste indiscusse del genere noir statunitense. Secondo la critica Nell Minow, la Stanwyck è "l'attrice più eternamente moderna dell'Età d'Oro di Hollywood".L'American Film Institute l'ha inserita all'11º posto tra le più grandi star della storia del cinema.
L'AFI's 100 Years... 100 Movies è la prima delle liste delle AFI 100 Years... series, stilate annualmente dall'American Film Institute dal 1998, centesimo anniversario del primo film statunitense. La lista comprende i cento migliori film statunitensi di sempre, determinati da un sondaggio indetto tra più di 1.500 personalità dell'industria cinematografica (dirigenti delle case di produzione, registi, sceneggiatori, tecnici, attori, critici). Sono stati presi in considerazione 400 lungometraggi a soggetto prodotti fra il 1915 (Nascita di una nazione) ed il 1996 (Fargo).A distanza di dieci anni dalla lista originaria, nel 2007 ne è stata proposta una aggiornata, per tener conto dei film distribuiti dal 1997 al 2006 e dell'evoluzione della considerazione critica dei film precedentemente inclusi.