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L'Istituto degli Innocenti (già Spedale degli Innocenti) è un edificio che si trova in piazza Santissima Annunziata a Firenze. L'Ospedale nasce grazie ad un lascito di mille fiorini da parte del mercante pratese Francesco Datini all’Ospedale di Santa Maria Nova per creare un luogo di accoglienza per l’infanzia abbandonata. Il termine "spedale" deriva dall'antico dialetto fiorentino, mentre il nome sarebbe da intendersi come "ospedale dei bambini abbandonati", in riferimento all'episodio biblico della strage degli innocenti. È stato il primo brefotrofio specializzato d'Europa e una delle prime architetture rinascimentali al mondo, forse la prima in assoluto, ed è basato su progetto iniziale di Filippo Brunelleschi. Ospita a tutt'oggi due asili nido, una scuola materna, tre case famiglia destinate all'accoglienza di bambini in affido familiare e madri in difficoltà, nonché alcuni uffici di ricerca dell'UNICEF; con la legge 451/1997 l'istituto è divenuto il Centro nazionale di documentazione e analisi sull'infanzia e l'adolescenza, punto di riferimento nazionale ed europeo per la promozione della cura dei diritti dell'infanzia. Commissionato dalle arti maggiori fiorentine.
La tecnica della terracotta invetriata venne messa a punto verso il 1440 da Luca della Robbia a partire da altri esperimenti di verniciatura. Essa, tramite un processo che assomiglia a quello della fossilizzazione, garantisce una straordinaria resistenza nel tempo indipendentemente dagli agenti atmosferici, che ne fecero uno dei supporti artistici più apprezzati fin dal Rinascimento. Essa è inoltre uno dei più duraturi metodi per dare policromia alla scultura, e permise la realizzazione anche di vere e proprie pitture "imprigionate" nella ceramica, nonostante l'iniziale limitatezza dei colori disponibili. I prodotti con tale tecnica vengono spesso chiamati robbiane.
L'ex ospedale Bonifazio, oppure ospedale di San Giovanni Battista, si trovava fino al 1924 in via San Gallo a Firenze; nel 1930 fu sottoposto ad un ristrutturazione che ha rivoluzionato tutto il complesso e, di cui l'odierno palazzo della Questura (Firenze) occupa una parte importante. Le vie intorno all'attuale questura, Bonifacio Lupi, Zara e Duca d'Aosta prima erano parte integrante dell'edificio ospedaliero. L'edificio appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Il Premio Ceppo Pistoia (la denominazione completa è Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia) è un premio letterario italiano che a partire dal 1956 viene assegnato annualmente dall'Accademia Pistoiese del Ceppo a un'autrice o autore di lingua italiana dedicando ogni edizione per anni alterni alle raccolte di racconti e alle raccolte di poesie edite nel biennio precedente. Ogni anno viene inoltre assegnato il Premio Letterario Internazionale "Piero Bigongiari" a nomi di spicco della poesia contemporanea internazionale e premi speciali ad autori che si sono distinti nell'ambito della letteratura per l'infanzia e della cultura del verde e dell'ecologia, oltre a riconoscimenti per le voci emergenti della letteratura italiana.
Leonardo Buonafede, talvolta chiamato anche con le grafie Lionardo, Bonafede, Bonafide o Buonafè (1450 – Firenze, 1545), è stato un vescovo cattolico e mecenate italiano.
Filippo di Lorenzo Paladini (Pistoia, ... – 1608) è stato uno scultore italiano. È ricordato soprattutto per aver completato nel 1585 il fregio sulla facciata dell'Ospedale del Ceppo a Pistoia, con la scena Dar da bere agli assetati, in stucco dipinto (non conoscendo la tecnica della terracotta policroma invetriata).