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Vittorio Amedeo II di Savoia, (Vittorio Amedeo Francesco di Savoia) detto la Volpe Savoiarda (Torino, 14 maggio 1666 – Moncalieri, 31 ottobre 1732), è stato re di Sicilia dal 1713 al 1720, in seguito re di Sardegna; duca di Savoia, marchese di Saluzzo e duca del Monferrato, principe di Piemonte e conte d'Aosta, Moriana e Nizza dal 1675 al 1720. Col suo lungo governo trasformò radicalmente la politica sabauda, fino ad allora influenzata dalle potenze straniere quali Francia o Spagna, rivendicando orgogliosamente l'indipendenza del piccolo stato dalle vicine nazioni (si pensi, ad esempio, all'episodio dell'assedio di Torino). Vittorio Amedeo II seppe portare avanti questa strategia sino a cingere l'ambita corona reale.
La antica storia del Piemonte comprende una serie di eventi che interessarono il territorio della regione dal Paleolitico. Essi furono influenzati molto dai paesi confinanti: la posizione strategica ai piedi delle Alpi la rese infatti ambita da molte potenze (più di tutte la Francia) come «chiave d'accesso» all'Italia. Furono però i Savoia a dominare sul Piemonte a partire dal XVI secolo: da quando Emanuele Filiberto di Savoia spostò la capitale da Chambéry a Torino, la dinastia prese le redini della storia piemontese mantenendo il dominio sul ducato prima e sul regno poi, fino all'unità d'Italia.
La chiesa di San Rocco è una delle chiese di Torino, sita in via San Francesco d'Assisi.