Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Il Palazzo Pretorio di Vicopisano è un complesso di edifici costruiti a partire dal medioevo. È formato da alcuni corpi più antichi in verrucano (una domus ed una torre entrambi del XII-XIII sec.) raccordati da edifici costruiti successivamente, con modifiche anche sostanziali che si sono protratte sino agli inizi del '900. È stato sin dagli inizi del XV secolo la sede del Vicariato di Vicopisano, sede di tribunale e residenza del vicario che esercitava, in nome di Firenze, la giustizia civile e criminale. A partire dal 1924, con l'abolizione della Pretura di Vicopisano ha ospitato abitazioni civili. Non è oramai più attendibile la datazione assai tarda (metà del XIV secolo) che agli inizi degli anni '80 gli era stata attribuita.
Il Palazzo Pretorio o dei Vicari si trova a Certaldo Alto, in provincia di Firenze. Si tratta dell'edificio più importante del paese medioevale, nonché uno dei simboli di Certaldo. Con l'attigua chiesa dei Santi Tommaso e Prospero forma un unico percorso museale. È uno dei tre musei più importanti del paese insieme al Museo di Arte Sacra e a Casa Boccaccio, per i quali è possibile acquistare un unico biglietto di ingresso. Oggi si presenta con una facciata a mattoni, sormontata da merli frutto di restauri del XIX secolo, con una torre sulla destra con un orologio qui posto nel 1484. Gli stemmi in terracotta invetriata, di marmo, di pietra serena, ecc. che costellano la facciata ne rappresentano la peculiarità: fatti apporre dai vari Vicari che hanno dimorato nel palazzo dal XV al XVIII secolo, riportano l'arme del Vicario e un'iscrizione con le date in cui ha tenuto la carica. In alcuni degli stemmi in terracotta invetriata usciti dalle botteghe fiorentine dei Della Robbia e dei Buglioni, si avverte la mano dei maestri stessi della bottega, come ad esempio nello Stemma Guasconi, 1499, e nello Stemma Gondi Silvestri, 1491, entrambi di Andrea della Robbia. Un altro splendido stemma, posto al centro della facciata, è quello del Vicario Altoviti, 1525, riconducibile alla mano di Girolamo della Robbia. Davanti al palazzo si erge una loggetta trasformata nel corso del XIX secolo in abitazione privata tamponando gli spazi tra le colonne.
Il Palazzo pretorio o Palazzo del vicario fu costruito nel XIV secolo. È attualmente utilizzato come sede municipale ed è iscritto nell'elenco degli edifici monumentali della provincia. Posto al centro del primo nucleo di Anghiari, si presenta con un'organizzazione planimetrica ad L, la facciata è ornata da stemmi dei vari vicari e podestà che si sono succeduti nell'amministrazione della giustizia per conto del governo fiorentino, conserva inoltre tracce delle originali finestre ad arco. Un tempo sede dell'antico Tribunale, conserva al pian terreno alcune 'segrete', una cappella ed un affresco raffigurante La Giustizia, opera del XV secolo da attribuire probabilmente ad Antonio di Anghiari, primo maestro locale di Piero della Francesca.Il piano terra fu occupato nel XIX secolo dalle prigioni e all'interno si trova un cortile, con pozzo alimentato dalla sottostante cisterna. Sul fianco destro si apre una cappella con affreschi quattrocenteschi. Al pianterreno, in una zona più bassa rispetto al piano di calpestio, è stata recentemente ritrovata una vasca vinaria, reperto di età romana. Le pareti della Sala del Consiglio, sono ornate dai quadri donati dal pittore concittadino Fausto Vagnetti.
Il Palazzo Massimo alle Terme è la principale delle quattro sedi del Museo nazionale romano, assieme alla sede originaria delle Terme di Diocleziano, che ospita attualmente la sezione epigrafica e protostorica, a Palazzo Altemps, sede delle collezioni rinascimentali di scultura antica, e alla Crypta Balbi, sede della collezione altomedievale.È sito nel rione Castro Pretorio in piazza dei Cinquecento, nei pressi della stazione Termini.