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Vicopisano (Vicus Auserissola o Auseris Sala nell'alto medioevo) è un comune italiano di 8 588 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
La Rocca di Vicopisano si trova nell'omonimo comune, nella proprietà di Villa Fehr.
Il Regno d'Italia (noto anche come Regnum Italiae, Regnum Italicum o Regnum Italicorum) fu un'entità politica esistita nel Medioevo, che succedette al regno longobardo. È difficile stabilire quando sia formalmente nato il regno d'Italia, poiché dopo la sconfitta definitiva dei longobardi da parte dei franchi nel 774, Carlo Magno, e in seguito suo figlio Pipino, continuarono a utilizzare il titolo di rex Langobardorum. Le prime attestazioni del Regnum Italiae, Regnum Italicum, o Regnum Italicorum risalgono al regno di Lotario I, anche se la denominazione di Regnum Langobardorum non cadde immediatamente in disuso. In maniera del tutto analoga ai processi in corso nel resto del mondo carolingio, i grandi aristocratici del regno cercarono di affermare il loro diritto a eleggere il sovrano e il titolo di re d'Italia fu fortemente agognato da vari soggetti in lotta tra loro. Tuttavia, in seguito all'abdicazione di Arduino d'Ivrea nel 1014, divenne un fatto essenzialmente scontato che la corona d'Italia spettasse ai re di Germania, i quali rimanevano gli unici candidati al titolo imperiale. Nonostante ciò, di fatto, dopo la pace di Costanza del 1183 le pretese degli imperatori di esercitare in modo permanente e diretto della propria autorità a sud delle Alpi vennero fortemente ridimensionate. Con la sola eccezione del Grande Interregno, per tutto il Basso Medioevo i sovrani di Germania continuarono a essere eletti re d'Italia, a cui seguivano le cerimonie d'incoronazione, quasi sempre svolte tra Pavia e Milano. Nel corso dei secoli però, il Sacro Romano Impero venne sempre più identificato con la sua componente a nord delle Alpi, a punto che l'ultimo imperatore a essere incoronato re d'Italia fu Carlo V d'Asburgo, nel 1530. Durante l'Età moderna il titolo di re d'Italia divenne un titolo esclusivamente formale, che non dava alcun potere, in quanto nella penisola italiana non esisteva più una entità politica che si riferisse all'Impero. In Europa L'autorità imperiale venne ulteriormente ridimensionata a seguito della pace di Vestfalia del 1648, che di fatto rese il Sacro Romano Impero un'entità quasi esclusivamente tedesca.
Il Palazzo Pretorio, noto anche come Palazzo delle Aquile (già denominato Palazzo Senatorio o Palazzo di Città), si trova in piazza Pretoria, sul confine del quartiere Kalsa, vicino ai Quattro Canti.È la sede di rappresentanza del Comune di Palermo.
Il Palazzo Pretorio o dei Vicari si trova a Certaldo Alto, in provincia di Firenze. Si tratta dell'edificio più importante del paese medioevale, nonché uno dei simboli di Certaldo. Con l'attigua chiesa dei Santi Tommaso e Prospero forma un unico percorso museale. È uno dei tre musei più importanti del paese insieme al Museo di Arte Sacra e a Casa Boccaccio, per i quali è possibile acquistare un unico biglietto di ingresso. Oggi si presenta con una facciata a mattoni, sormontata da merli frutto di restauri del XIX secolo, con una torre sulla destra con un orologio qui posto nel 1484. Gli stemmi in terracotta invetriata, di marmo, di pietra serena, ecc. che costellano la facciata ne rappresentano la peculiarità: fatti apporre dai vari Vicari che hanno dimorato nel palazzo dal XV al XVIII secolo, riportano l'arme del Vicario e un'iscrizione con le date in cui ha tenuto la carica. In alcuni degli stemmi in terracotta invetriata usciti dalle botteghe fiorentine dei Della Robbia e dei Buglioni, si avverte la mano dei maestri stessi della bottega, come ad esempio nello Stemma Guasconi, 1499, e nello Stemma Gondi Silvestri, 1491, entrambi di Andrea della Robbia. Un altro splendido stemma, posto al centro della facciata, è quello del Vicario Altoviti, 1525, riconducibile alla mano di Girolamo della Robbia. Davanti al palazzo si erge una loggetta trasformata nel corso del XIX secolo in abitazione privata tamponando gli spazi tra le colonne.
Il Palazzo pretorio o Palazzo del vicario fu costruito nel XIV secolo. È attualmente utilizzato come sede municipale ed è iscritto nell'elenco degli edifici monumentali della provincia. Posto al centro del primo nucleo di Anghiari, si presenta con un'organizzazione planimetrica ad L, la facciata è ornata da stemmi dei vari vicari e podestà che si sono succeduti nell'amministrazione della giustizia per conto del governo fiorentino, conserva inoltre tracce delle originali finestre ad arco. Un tempo sede dell'antico Tribunale, conserva al pian terreno alcune 'segrete', una cappella ed un affresco raffigurante La Giustizia, opera del XV secolo da attribuire probabilmente ad Antonio di Anghiari, primo maestro locale di Piero della Francesca.Il piano terra fu occupato nel XIX secolo dalle prigioni e all'interno si trova un cortile, con pozzo alimentato dalla sottostante cisterna. Sul fianco destro si apre una cappella con affreschi quattrocenteschi. Al pianterreno, in una zona più bassa rispetto al piano di calpestio, è stata recentemente ritrovata una vasca vinaria, reperto di età romana. Le pareti della Sala del Consiglio, sono ornate dai quadri donati dal pittore concittadino Fausto Vagnetti.
Il Palazzo Massimo alle Terme è la principale delle quattro sedi del Museo nazionale romano, assieme alla sede originaria delle Terme di Diocleziano, che ospita attualmente la sezione epigrafica e protostorica, a Palazzo Altemps, sede delle collezioni rinascimentali di scultura antica, e alla Crypta Balbi, sede della collezione altomedievale.È sito nel rione Castro Pretorio in piazza dei Cinquecento, nei pressi della stazione Termini.