Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La paleografia latina è la disciplina che studia la storia della scrittura latina dalle origini (VII secolo a.C.) all'inizio del XVI secolo al fine di permettere l'identificazione cronologica e geografica del testo e la sua lettura. La disciplina studia, tra le altre, le seguenti scritture: Capitale libraria, primi secoli d.C. Libraria onciale, II-IX secolo Minuscola corsiva, III-X secolo Scritture precaroline: Minuscola merovingica, Minuscola visigotica e Minuscola beneventana, VII-XIII secolo Libraria semionciale, V-IX secolo: semionciale insulare (nelle isole britanniche) Minuscola carolina, VII-XII secolo Gotica, XII-XIV secolo Umanistica, XIV-XVI secolo, da cui si evolvono le scritture latine moderne.
Con paleografia, neologismo nato nel XVIII secolo dal greco παλαιός (palaiós), "antico" e γραφή (grafé), "scrittura", si definisce lo studio delle caratteristiche e dell'evoluzione delle prime forme di scrittura. In particolare, essa consiste nella capacità di leggere, interpretare e datare testi manoscritti, e di saperne riconoscere l'autenticità. Originariamente disciplina ancillare legata esclusivamente alla filologia classica (e dunque allo studio di manoscritti medievali contenenti testi latini e greci), l'espansione degli studi ha portato all'elaborazione di branche relative allo studio di testi manoscritti appartenenti a qualsiasi sistema scrittorio di qualsiasi ambito cronologico: non esiste, dunque, una sola paleografia, ma tante paleografie quanti sono gli alfabeti oggetto di studio filologico. Il suo apporto alla Storia consiste nella decodifica dei documenti manoscritti utilizzati come fonte, sebbene gli oggetti diretti della disciplina siano le pratiche di scrittura e la storia del segno grafico indipendentemente dal suo contenuto. Oggetto della paleografia è stabilire il genere (secondo l'area di impiego: ad esempio notarile, libraria, cancelleresca) e il tipo (secondo la stilizzazione grafica: ad esempio, scrittura merovingica, beneventana o le altre stilizzazioni nazionali) delle varie scritture, oltre che la loro data e il loro luogo di provenienza: spesso tali concetti sono collegati, dal momento che un certo tipo di scrittura si sviluppa prevalentemente in un dato luogo geografico e in una data epoca, in un dato ambito d'impiego — solo in epoca moderna la grafia diventa un fatto personale, individuale, diverso per ogni scrivente. In epoca medioevale, centri di produzione grafica che queste caratteristiche consentono di individuare sono i cosiddetti scriptoria, che costituiscono elemento basilare nella ricostruzione storica della produzione culturale. La paleografia musicale si occupa del particolare tipo di "scrittura" costituito dalla notazione musicale, mentre la papirologia si occupa dei testi scritti su papiro, anziché su carta o pergamena. La paleografia musicale nacque a fine XIX secolo per mano dei monaci benedettini di Solesmes. Altre discipline ad essa correlate o che di essa si avvalgono sono la filologia, l'epigrafia, la codicologia, la diplomatica, l'archivistica.
La Scuola vaticana di paleografia, diplomatica e archivistica fu creata nel 1884, per volontà di papa Leone XIII, presso l'Archivio Segreto Vaticano (in locali con ingresso dal Cortile del Belvedere), allo scopo di formare paleografi e archivisti e trasformare l'Archivio in un centro internazionale di ricerche storiche. La Scuola propone 3 corsi: il corso biennale di Paleografia e Diplomatica, il corso annuale di Archivistica e il corso annuale di Paleografia greca. A tutti i corsi si accede, per i laici con laurea quinquennale o con titolo universitario equivalente, per gli ecclesiastici con licenza o dottorato. Per l'ammissione al corso biennale e al corso di Paleografia greca è necessario superare una prova scritta, rispettivamente in latino o in greco. Sono previsti esami orali e scritti alla fine di ogni anno, per tutti i corsi. Il numero degli iscritti non può superare i 36 per corso. La scuola non è gratuita e per frequentarla è necessaria anche una presentazione di una Università, o di un Istituto equivalente, o di uno studioso di chiara fama.
Le Scuole di archivistica, paleografia e diplomatica sono delle strutture di formazione pubbliche, gratuite e di livello parauniversitario presenti in Italia. Situate presso diciassette sedi degli Archivi di Stato, offrono una formazione di durata biennale, regolamentata dagli articoli 58-64 del Regio decreto 2 ottobre 1911, n. 1163 e dal Decreto del presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409, articolo 14 (noto come "legge archivistica del 1963").