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Il teatro latino è una delle più grandi espressioni della cultura della Roma antica. Fortemente caratterizzato nella direzione dell'intrattenimento, era spesso incluso nei giochi, accanto ai combattimenti dei gladiatori, ma soprattutto, sin dalle origini è collegato alle feste religiose. La provenienza di molti testi è di origine greca, in forma di traduzioni letterali o rielaborazioni (vertere), mescolate ad alcuni elementi di tradizione etrusca. Era anche d'uso la contaminatio, consistente nell'inserire in un testo principale scene di altre opere, adattandole al contesto. Non di rado i testi erano censurati, impedendo riferimenti diretti alla vita civile o politica, mentre era esaltato il gusto della gestualità e della mimica. Il teatro era rivolto alla popolazione intera, e l'ingresso era gratuito.
La Tarentilla è una fabula palliata del commediografo e tragediografo latino Gneo Nevio. Si tratta, dunque, di una commedia latina di argomento greco; il titolo è traducibile in italiano come La ragazza di Taranto, e deriva dal nome latino della città, Tarentum. È la meglio conservata tra le commedie di Nevio, ed è l'unica delle trentacinque di cui si ha notizia di cui sia possibile ricostruire, seppure sommariamente, la trama. Fu tratta da una commedia greca di cui non è rimasta alcuna notizia, e ottenne a Roma un grandissimo successo di pubblico.
Con letteratura latina arcaica si intende un periodo della storia della letteratura latina il cui inizio è convenzionalmente fissato nel 240 a.C. (anno della rappresentazione della prima commedia in latino; altri invece indicano il 241 a.C., anno della fine della prima guerra punica) e la cui fine è identificata nel 78 a.C., anno della morte del dittatore Lucio Cornelio Silla.
Livio Andronìco (in latino: Livius Andronīcus; Taranto, 280 a.C. circa – 200 a.C. circa) è stato un poeta, drammaturgo e attore teatrale romano. Nelle fonti antiche è con frequenza indicato semplicemente con il nomen Livio, che trasse, una volta divenuto liberto, dalla gens cui era entrato a far parte giunto a Roma; mantenne sempre, assumendolo come cognomen, il suo nome greco di Andrònico (pronunciato, alla latina, Andronìco); le fonti antiche attestano, inoltre, il nome di Lucio Livio Andronìco.Di nascita e cultura greca, egli fece rappresentare a Roma nel 240 a.C. un dramma teatrale che è tradizionalmente considerato la prima opera letteraria scritta in lingua latina. Compose in seguito numerose altre opere, probabilmente traducendole da Eschilo, Sofocle ed Euripide. Con l'intento di avvicinare i giovani romani allo studio della letteratura, tradusse in versi saturni l'Odissea di Omero. Gli scarsi frammenti rimasti della sua opera permettono di rilevarne l'influenza dalla coeva letteratura ellenistica alessandrina, e una particolare predilezione per gli effetti di pathos e i preziosismi stilistici, successivamente codificati nella lingua letteraria latina. Anche se la sua Odusia rimase a lungo in uso come testo scolastico, la sua opera fu considerata in età classica come eccessivamente primitiva e di scarso valore, tanto da essere generalmente disprezzata.
La letteratura latina è l'insieme della produzione letteraria in lingua latina e delle problematiche che gravitano intorno al suo studio.
Gneo Nevio (in latino: Gnaeus Naevius; Capua o Atella, 275 a.C. circa – Utica, 201 a.C.) è stato un poeta e drammaturgo romano, fondatore dell'epos nazionale latino.
Una commedia è un componimento teatrale o un'opera cinematografica dalle tematiche di norma leggere o atto a suscitare il riso. Il termine ha assunto nei secoli varie sfumature di significato, spesso allontanandosi di molto dal carattere della comicità. La commedia, nella sua forma scritta, ha origine in Grecia nel V secolo a.C.