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La spedizione contro Pancho Villa fu un'operazione militare condotta dall'esercito degli Stati Uniti contro le forze paramilitari del generale rivoluzionario messicano Pancho Villa dal 14 marzo 1916 al 7 febbraio 1917 durante la rivoluzione messicana del 1910-1920. La spedizione messicana fu l'ultima vera azione in cui venne impiegata la cavalleria montata dell'esercito degli Stati Uniti e, ironia della sorte, anche la prima azione in cui vennero impiegati i veicoli motorizzati.
La rivoluzione messicana fu il movimento armato iniziato nel 1910 per porre fine alla dittatura militare del presidente - generale Porfirio Díaz e terminato ufficialmente con la promulgazione della costituzione politica degli Stati Uniti Messicani nel 1917, sebbene gli scontri armati si siano protratti sino al 1920. Durante i 35 anni del Porfiriato (1876-1911), il Messico registrò una notevole crescita economica e stabilità politica, ma questi risultati furono raggiunti con alti costi economici e sociali, pagati dagli strati meno favoriti della società e dall'opposizione politica al regime. Fu proprio dall'opposizione al regime di Díaz che si basarono le origini della Rivoluzione, con le elezioni presidenziali in Messico del 1910 che divennero il catalizzatore dello scoppio della ribellione politica. La Rivoluzione fu iniziata da elementi dell'élite progressista messicana ostili a Díaz, guidati da Francisco Madero e appoggiati militarmente da astri nascenti come Pascual Orozco e Pancho Villa; si estese alla classe media, ai contadini nelle zone rurali e alle altre classi lavoratrici. Nelle elezioni presidenziali straordinarie in Messico del 1911, Madero fu eletto in ottobre con una maggioranza schiacciante come nuovo presidente, ed entrò in carica il mese successivo novembre. Questo conflitto armato è spesso caratterizzato come il più importante evento sociopolitico in Messico e uno dei più grandi sconvolgimenti del XX secolo; portò a un importante programma di sperimentazione e riforma dell'organizzazione sociale. La Rivoluzione creò il regime politico che per decenni, fino al 2000, guidò il Messico, con un processo di riforma economica liberista iniziato negli anni 1980.
La cucaracha (in spagnolo "Lo scarafaggio") è una canzone tradizionale della musica folk messicana, che divenne popolare dopo la rivoluzione messicana. Secondo una versione che si narra sulle sue origini, il titolo si riferirebbe all'automobile del generale Pancho Villa, che spesso era rotta e si era guadagnata, da parte delle sue truppe, il nomignolo la cucaracha.
Venustiano Carranza Garza (Cuatro Ciénegas, 29 dicembre 1859 – Tlaxcalantongo, 21 maggio 1920) è stato un politico e militare messicano, presidente del Messico e protagonista della rivoluzione messicana. Introdusse elementi sociali avanzati nella Costituzione messicana. Massone, fu un fautore della separazione fra Stato e Chiesa e un feroce anticattolico e anticlericale. Morì assassinato il 21 maggio 1920 nel corso della ribellione di Agua Prieta guidata da Álvaro Obregón contro il suo governo.
Il Messico (spagnolo: México; nahuatl: Mēxihco), ufficialmente gli Stati Uniti Messicani (spagnolo: Estados Unidos Mexicanos; nahuatl: Mēxihcatl Tlacetilīlli Tlahtohcāyōtl), è una democrazia rappresentativa composta da trentuno Stati. Secondo la Costituzione messicana la sede dei poteri della federazione e capitale dello Stato è Città del Messico. Occupa la parte meridionale dell'America settentrionale, e la parte settentrionale dell'America Latina. Il Messico è delimitato a nord dal confine con gli Stati Uniti d'America, a est dal golfo del Messico e dal mare Caraibico, a sud-est dal Belize e dal Guatemala e a ovest dall'oceano Pacifico. Con una superficie di 1.972.550 km² il Messico è il 14º paese più esteso del mondo mentre con 128.649.565 persone, oltre ad essere il 10º paese più popoloso del mondo, e anche lo stato ispanofono più popoloso e il secondo stato cattolico dopo il Brasile. Lo spagnolo è parlato in Messico con molte lingue indigene, ufficialmente riconosciute. L'insediamento umano in questo territorio risale a circa undicimila anni fa e da allora si succedettero svariati popoli, sia agricoltori della Mesoamerica sia nomadi. Dopo la conquista spagnola il Messico cominciò la sua lotta per l'indipendenza politica nel 1810. In seguito per quasi un secolo il paese è stato coinvolto in una serie di guerre interne e d'invasioni straniere che hanno avuto un impatto forte in tutti gli ambiti della vita messicana. Per la maggior parte del XX secolo (principalmente per la prima metà) si assistette a un periodo di forte crescita economica nel contesto di una politica dominata da un unico partito politico. Per volume di prodotto interno lordo (PIL) nominale il Messico è considerata la quattordicesima economia mondiale. Tuttavia la distribuzione della ricchezza è estremamente diseguale, tanto che gli indici di sviluppo umano possono variare enormemente fra zona e zona del paese. Per una buona parte del XX secolo la principale fonte di ricchezza del paese è stato il petrolio, anche se il processo di industrializzazione del paese ha permesso la diversificazione dell'economia. Le rimesse dei lavoratori all'estero sono aumentate di anno in anno e rappresentano il 3% del PIL costituendo un'importante fonte di valuta estera per il paese, accanto ai proventi delle esportazioni di petrolio e del turismo. Dopo la cattura di Pablo Escobar la lotta per il controllo delle rotte della droga per gli Stati Uniti d'America attraverso il Messico ha prodotto una vera e propria guerra civile tra i vari cartelli della droga, che ha portato a oltre 100.000 morti. Il Messico è una potenza regionale e uno dei due paesi dell'America Latina insieme al Cile a essere membro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
Con guerra di confine (in lingua inglese Border War) ci si riferisce agli scontri militari che hanno avuto luogo nella regione del confine tra il Messico e gli Stati Uniti d'America durante la rivoluzione messicana tra il 1910 e il 1919.
La battaglia di Columbus, chiamata anche Raid di Columbus, fu un importante scontro armato combattuto tra le truppe irregolari del generale messicano Francisco "Pancho" Villa e un distaccamento di cavalleria dell'esercito statunitense sotto la guida del colonnello Herbert J. Slocum, che avvenne nella città di Columbus, Nuovo Messico, Stati Uniti il 9 marzo 1916. Quel giorno Pancho Villa, con 589 dei suoi uomini dell'esercito rivoluzionario della División del Norte, varcò a sorpresa la frontiera per attaccare la città, presidiata dalle forze del colonnello Slocum. L'attacco fu il culmine degli scontri armati e delle generali irregolarità avvenute sul confine messicano-statunitense durante la guerra di confine e per la sua inaspettata violenza, che inorridì l'opinione pubblica USA, costrinse il presidente Woodrow Wilson a ordinare una spedizione punitiva per invadere il Messico e catturare Villa. In commemorazione dell'attacco di Pancho Villa a Columbus, la Commissione Parchi dello Stato del Nuovo Messico ha fondato il Pancho Villa Historical Park e il suo museo nella città.