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Virginio Orsini (settembre 1572 – Roma, 9 settembre 1615), figlio del duca Paolo Giordano I Orsini e della duchessa Isabella de' Medici, fu il secondo duca di Bracciano.
Qui di seguito sono inserite le tavole genealogiche della famiglia Orsini con alcuni dei membri titolati.
Il seguente è un elenco dei sovrani di Piombino, ovvero coloro che governarono un piccolo Stato toscano con capitale Piombino dal 1399 al 1814. La sua creazione si deve alla vendita nel 1399 della Repubblica di Pisa ai Visconti e ai territori da essa ricavati per creare un piccolo Stato a sé stante: la Signoria di Piombino, per l'appunto. Al momento della sua creazione, lo Stato comprendeva il territorio di Piombino (con Scarlino, Buriano, Suvereto, Vignale e Populonia) e le isole d'Elba, di Pianosa e di Montecristo. Successivamente, nel 1594, Piombino venne elevato a Principato e Populonia a Marchesato. Poi, dopo l'iniziale dominio di Napoleone Bonaparte e la successiva concessione a sua sorella Elisa e al di lei marito, Felice Baciocchi, nel 1805 il Principato di Piombino venne unito all'ex-Repubblica di Lucca: nacque così il Principato di Lucca e Piombino. Infine, nel 1814, l'indipendenza di questi territori arrivò a termine in conseguenza alla caduta di Napoleone; così, Lucca venne trasformata in Ducato e Piombino venne annesso al Granducato di Toscana.Le casate regnanti di questi territori furono, in ordine di successione e salvo brevi periodi di dominio esterno: gli Appiano, i Ludovisi, i Boncompagni-Ludovisi, i Bonaparte-Baciocchi.
Il principato di Piombino (già signoria, dal 1398 al 1594) fu uno Stato indipendente che si estendeva su terre oggi collocate amministrativamente nelle province di Livorno (lembo meridionale) e Grosseto (estremità nord-occidentale), nonché le isole dell'arcipelago toscano.
Gli Orsini sono tra le più antiche e importanti famiglie nobili di Roma, d'Italia e d'Europa, fiorente per numerosi rami e illustre per potenza, ricchezza, legami di parentela con il Sacro Romano Impero e diverse casate reali d'Europa, e per aver dato alla Chiesa Papi e cardinali, e senatori, gonfalonieri e uomini d'arme e di stato alla città di Roma, allo Stato Pontificio e al Regno di Napoli.Famiglia papale romana, tuttora esistente, i cui membri godono del titolo di principi di Roma, principi del S.R.I. ed assistenti al Soglio Pontificio, da essa provengono tre Papi: Celestino III, ovvero Giacinto di Bobone Orsini; Niccolò III, ovvero Giovanni Gaetano Orsini; e Benedetto XIII, nato Pietro Francesco Orsini. Autentici artefici della politica pontificia, durante la cattività avignonese si scontrarono con gli interessi della famiglia Colonna, dando luogo ad una famosa rivalità che ebbe fine solo nel 1511 per mezzo di Papa Giulio II e con un matrimonio tra i due casati. Ebbero numerosi titoli e feudi, tra cui: principi di Amatrice, Bomarzo, Monterotondo, Roccagorga, Solofra, Vallata, Vasanello, Vicovaro e Taranto, duchi di Amalfi, Bracciano e Gravina, conti di Caserta, Muro Lucano, Nola, Pitigliano e Tagliacozzo, signori di Mugnano, Penna e Soriano nel Cimino, prefetto di Roma, gonfaloniere della Chiesa, principe assistente al Soglio pontificio, gran connestabile e gran cancelliere del Regno di Napoli. Furono insigniti degli Ordini del Toson d'oro, Teutonico e dello Spirito Santo. Le numerose parentele dei vari rami della famiglia contratte durante i secoli con le varie casate regnanti d'Europa confermarono agli Orsini i trattamenti di principe del sangue e principe sovrano.
Emanuele Appiano (Pisa, 1380 – Piombino, 15 febbraio 1457) fu il quinto Signore di Piombino, Scarlino, Populonia, Suvereto, Buriano, Badia al Fango e delle isole d'Elba, Montecristo e Pianosa; anche conte palatino.
Caterina Appiano (Piombino, 1401 – Scarlino, 19 febbraio 1451) fu il quarto signore di Piombino, Scarlino, Populonia, Suvereto, Buriano, Abbadia al Fango e delle isole d'Elba, Montecristo e Pianosa, la seconda donna a governare il territorio.
Il Castello di Bracciano, conosciuto anche come Castello Orsini-Odescalchi, è un edificio del XV secolo costituito da tre cinta di mura esterne; di forma pentagonale, presenta cinque torri, una per ogni vertice della fortificazione esterna. Il castello fu costruito da Braccio da Montone (della famiglia Fortebracci) poi passato all'Orsini militante nelle truppe di Braccio, dietro richiesta del papa Martino V (1418). È di proprietà degli Odescalchi, famiglia che proprio dagli Orsini rilevò la signorìa di Bracciano alla fine del XVII secolo. Il castello, aperto al pubblico nel 1952 da Livio IV Odescalchi, è visitabile e viene spesso usato per ricevimenti, celebrare matrimoni e per altri eventi privati e culturali.