Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pio II, nato Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, 18 ottobre 1405 Ancona, 14 agosto 1464), stato il 210 papa della Chiesa cattolica dal 1458 alla morte.
Filippo Bandinelli (Firenze, 29 marzo 1995) è un calciatore italiano, centrocampista dell'Empoli.
Il termine Crociata è attribuito primariamente alla serie di guerre promosse dalla Chiesa cattolica, combattute tra l'XI e il XIII secolo. Le più note sono le campagne avvenute nel Vicino Oriente volte a riconquistare la Terra Santa dal dominio islamico, principalmente sul terreno dell'Anatolia e del Levante nel Mediterraneo orientale, ma anche in Egitto e in Tunisia. Tuttavia gli storici utilizzano il termine "crociata" anche per altre campagne volute dalla Chiesa cattolica per una serie di motivi diversi, tra cui sopprimere il paganesimo e i movimenti eretici, risolvere i conflitti tra gruppi cattolici rivali o per ottenere vantaggi politici e territoriali. La prima crociata (1096-1099) venne invocata nel 1095 da Papa Urbano II nel corso di un sermone durante il Concilio di Clermont. In esso il Papa invocava un aiuto militare all'impero bizantino e al suo imperatore Alessio I Comneno, che necessitavano di rinforzi per fronteggiare i turchi intenti a invadere l'Anatolia. Lo scopo di Urbano era quello di garantire ai pellegrini il libero accesso alla Terrasanta, in quel momento sotto il controllo musulmano. Gli studiosi non concordano pienamente su ciò: l'intenzione di Urbano potrebbe essere stata anche quella di condurre a riunificazione la chiesa orientale e quella occidentale della cristianità, divise dopo il grande Scisma del 1054 e di affermarsi come capo della Chiesa unificata. Il successo iniziale della Crociata permise di istituire i primi quattro stati crociati: la Contea di Edessa, il Principato di Antiochia, il Regno di Gerusalemme e la Contea di Tripoli. L'entusiastica risposta alla predicazione di Urbano da parte di tutte le classi nell'Europa occidentale creò un precedente per altre crociate. I volontari divennero crociati facendo voto pubblico e ricevendo indulgenza plenaria. Alcuni speravano in un'ascensione di massa in cielo a Gerusalemme o nel perdono di Dio per tutti i loro peccati. Altri hanno partecipato per soddisfare i propri obblighi feudali, al fine di ottenere gloria e onore o cercare guadagni economici e politici. Successivamente alla prima crociata ve ne furono diverse altre, più o meno rilevanti e numerose, tuttavia tali sforzi durati quasi due secoli per riconquistare la Terrasanta si conclusero con un fallimento. Diversamente, altre crociate non dirette verso il vicino oriente portarono risultati che si consolidarono nel tempo. Ad esempio, la crociata dei Venedi portò, verso la fine del XII secolo, sotto il controllo cattolico tutto la zona del Baltico nord-orientale. All'inizio del XIII secolo l'Ordine Teutonico dette vita a uno stato crociato in Prussia, mentre la monarchia francese usò la crociata contro gli Albigesi per estendere il regno fino al Mar Mediterraneo. L'ascesa dell'Impero ottomano alla fine del XIV secolo comportò una risposta militare cattolica che però si tradusse in ulteriori sconfitte a Nicopoli nel 1396 e a Varna nel 1444. Tra gli storici convivono diverse opinioni riguardo ai crociati. Alcuni sottolineano la loro condotta incongrua con gli scopi dichiarati, come testimoniano le non infrequenti scomuniche comminate dal Papa e per i saccheggi e violenze spesso intraprese; altri invece rilevano il forte spirito religioso che animava comunque questi combattenti. In ogni caso le crociate ebbero un profondo impatto sulla civiltà occidentale. Le città-stato italiane ottennero considerevoli concessioni in cambio dell'assistenza ai crociati e le colonie che stabilirono in oriente furono fondamentali per lo sviluppo del commercio permettendo a città come Genova e Venezia di prosperare. Inoltre consolidarono l'identità collettiva della Chiesa latina sotto la guida papale e costituirono una fonte di racconti di eroismo, cavalleria e pietà che galvanizzavano il romanticismo, la filosofia e la letteratura.
Nella storia della Chiesa cattolica, il Concilio di Pavia-Siena (1423 - 1424) ha segnato una tappa piuttosto inconcludente del movimento conciliarista, che tentava di riformare la Chiesa. Se fosse continuato, sarebbe stato classificato come concilio ecumenico. Il Concilio di Pavia-Siena non è più elencato tra i concilî ecumenici ufficiali, poiché il conciliarismo ivi espresso fu successivamente bollato come eresia. Secondo i termini del Concilio di Costanza, che richiamavano alla convocazione di concilî ecumenici periodici per discutere le politiche della Chiesa, Papa Martino V convocò un concilio a Pavia, inaugurato il 23 aprile 1423. Poiché la peste era scoppiata nella stessa città, il concilio fu aggiornato in fretta a Siena. A Siena, il procedimento del Consiglio fu quello stabilito a Costanza. Fin dall'inizio, alcune formalità dei salvacondotti, emessi dalla città per i membri del Consiglio, furono causa di attrito giurisdizionale con le prerogative papali. Ciononostante, l'8 novembre furono pubblicati quattro decreti, tutti diretti a bersagli facili: contro i seguaci dei riformatori eretici, come Jan Hus, bruciati sul rogo, poco tempo prima, al Concilio di Costanza, salvacondotto o meno, e contro i seguaci inglesi di John Wyclif, che affermavano che la Bibbia fosse l'autorità più elevata; contro i seguaci dell'antipapa Benedetto XIII; un decreto che posponeva i negoziati con i Greci ed altre chiese ortodosse orientali (che furono successivamente elaborati in compromessi accettabili nelle lunghe sessioni del Concilio di Firenze, dal 1438 al 1445); ed un decreto che consigliava una maggiore vigilanza nei confronti dell'eresia, il bersaglio più facile di tutti. Le proposte per un'autentica riforma istituzionale all'interno della Chiesa cattolica, si interruppero minacciosamente. Le proposte francesi per un maggiore controllo locale (proposte "gallicane", generalmente parlando) produssero la resistenza da parte dei lealisti della curia papale. A Siena, niente fu realizzato in quel senso. Il 19 febbraio 1424, viene scelta Basilea come sede del concilio successivo ed il Consiglio si dissolse il giorno seguente (decreto pubblicato il 7 marzo). I membri francesi avrebbero preferito proseguire fino a quando non fosse stata eseguita una profonda riforma della Chiesa,"in capite et in membris" ("nella sua testa e nei suoi membri"); se ne andarono per evitare un nuovo scisma, o per paura del papa (poiché Siena, nel sud della Toscana, era vicina allo Stato Pontificio). Significativa fu la selezione della sede del successivo concilio, lungi dall'autorità temporale armata del Papato. I magistrati di Siena si assicurarono di non permettere a nessuno di partire, fino a che non avessero pagato i propri debiti.
Le chiese nazionali di Roma sono chiese cattoliche affidate ciascuna a una comunità nazionale.
La certosa di Pavia Gra-Car (Gratiarum Carthusia - Monastero di Santa Maria delle Grazie) è un complesso monumentale storico che comprende un monastero e un santuario. Si trova nel comune omonimo di Certosa di Pavia, località distante circa otto chilometri a nord del capoluogo di provincia. Edificato alla fine del XIV secolo per volere di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, in adempimento al voto della consorte Caterina dell'8 gennaio 1390, e come mausoleo sepolcrale della dinastia milanese, e completato entro la fine del 1400 in circa 50 anni, assomma in sé diversi stili, dal tardo-gotico italiano al rinascimentale, e vanta apporti architetturali e artistici di diversi maestri del tempo, da Bernardo da Venezia, il suo progettista originario, a Giovanni Solari e suo figlio Guiniforte, Giovanni Antonio Amadeo, Cristoforo Lombardo e altri. Originariamente affidato alla comunità certosina, poi quella cistercense e, per un breve periodo, anche quella benedettina, dopo l'unificazione del Regno d'Italia, la Certosa fu dichiarata nel 1866 monumento nazionale e acquisita tra le proprietà del demanio dello Stato italiano, così come tutti i beni artistici ed ecclesiastici in essa contenuti; dal 1968 ospita una piccola comunità monastica cistercense. Altri edifici che fanno parte del complesso monumentale ospitano la sede del Museo della Certosa di Pavia e la locale stazione dei Carabinieri.
I Cerretani Bandinelli Paparoni sono un'antica famiglia di Siena.
Baccio Bandinelli, pseudonimo di Bartolommeo Brandini (Firenze, 7 ottobre 1488 – Firenze, 7 febbraio 1560), è stato uno scultore italiano.