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La storia dell'Islam riguarda gli sviluppi culturali, sociali, politici ed economici della civiltà islamica, inizialmente articolatasi nel contesto arabo del VII secolo d.C. nella Penisola araba e, più specificamente, nella regione nord-occidentale del Ḥijāz. Dalla sua sede originaria, tale credo religioso si diffuse progressivamente nel Vicino e Medio Oriente. Ad ovest, si impose fin dal VII secolo nell'Africa settentrionale, coinvolgendo oltre alle regioni del Nordafrica le popolazioni stanziate ai bordi del Deserto del Sahara. Ad est furono progressivamente sconfitte, e con difficoltà convertite, le popolazioni suddite dei Persiani sasanidi e, ancora più a est, tra l'VIII e il IX secolo, le popolazioni iranizzate della Transoxiana. Le forze islamiche (essenzialmente afghane, ma al comando di ufficiali arabi), tra il X e il XII secolo assoggettarono quote significative quote delle aree del settentrione indiano.La spinta mercantile infine spinse l'islam negli arcipelaghi del sud-est asiatico, islamizzando parzialmente le popolazioni della cosiddetta Insulindia. In Europa l'Islam penetrò nel momento della sua iniziale spinta espansiva, tra l'VIII e il IX secolo, insediandosi in vaste parti della Penisola iberica e in Sicilia (a lungo contesa ai Bizantini). Grazie a Maometto il Conquistatore e a Solimano il Magnifico, l'Impero ottomano cominciò ad annettere dal XV secolo vaste porzioni delle aree balcaniche slave, proseguendo nella sua formidabile spinta nei due secoli successivi, fino ad assorbire per qualche tempo la stessa Ungheria. Vaste aree russe furono conquistate e convertite invece, non senza difficoltà, dalle forze mongole (ma anche turche e cumane operanti nella cosiddetta Orda d'Oro), già a partire dall'XI e dal XII secolo.
La storia degli ebrei risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, che vissero a Canaan verso il XVIII secolo a.C.. gli ebrei discendono in gran parte dalle Tribù di Giuda e Simeone, e parzialmente da altre tribù israelite, specialmente quelle di Beniamino e Levi, che insieme avevano formato l'antico Regno d'Israele e, in seguito, il Regno di Giuda. La prima menzione d'Israele come popolo è stata rinvenuta iscritta sulla Stele di Merenptah, che risale agli anni 1213-1203 a.C.
La seconda crociata (1147-1150) fu la più imponente spedizione crociata, successiva a quella del 1096, condotta dall'Europa contro l'Islam. Fu la diretta conseguenza della caduta della contea di Edessa avvenuta nel dicembre del 1144, ad opera dell'atabeg Zengī (arabo ‘Imād al-Dīn Zengi) di Aleppo e Mosul - che, con la città anatolico-mesopotamica di Harrān, costituiva la regione che gli Arabi chiamavano Jazira (letteralmente "l'isola") - solo nominalmente dipendente dai Selgiuchidi e, ancor più simbolicamente, dal Califfo abbaside. La contea di Edessa venne fondata durante la prima crociata (1096-1099) dal re Baldovino di Boulogne nel 1098 come primo stato crociato e fu anche il primo a cadere. La seconda crociata venne annunciata da papa Eugenio III e fu la prima ad essere guidata da regnanti europei, ovvero Luigi VII di Francia e Corrado III di Svevia, coadiuvati da numerosi altri nobili. Gli eserciti dei due re marciarono separatamente per tutta l'Europa e, dopo aver attraversato il territorio bizantino in Anatolia, vennero entrambi sconfitti dai turchi Selgiuchidi. La principale fonte storiografica cristiana occidentale, rappresentata dalle cronache di Odo di Deuil, e le fonti cristiane siriache, raccontano che l'imperatore bizantino Manuele I Comneno operò segretamente per ostacolare l'avanzata dei crociati, in particolare durante il loro passaggio in Anatolia, dove si ritiene che abbia deliberatamente ordinato ai Turchi di attaccarli. Luigi VII e Corrado III, con i resti dei loro eserciti in rotta, raggiunsero Gerusalemme e, nel 1148, si lanciarono in uno sconsiderato attacco a Damasco. La crociata si concluse così con il completo fallimento dei cristiani e con il rafforzamento dei musulmani, un epilogo che contribuì alla caduta di Gerusalemme, che avvenne circa quarant'anni più tardi, e alla conseguente proclamazione della Terza Crociata alla fine del XII secolo. L'unico successo cristiano arrivato nel contesto della seconda crociata si ebbe da un esercito di 13.000 confratelli fiamminghi, frisoni, normanni, inglesi, scozzesi e tedeschi che, nel 1147, viaggiando dall'Inghilterra in nave verso la Terra Santa, si fermarono ad aiutare il piccolo esercito (circa 7.000 soldati) portoghese nella conquista di Lisbona riuscendo a scacciare i suoi occupanti moreschi.
Il regno di Gerusalemme era uno degli Stati crociati costituiti nel Vicino Oriente in seguito alla prima crociata nel 1099. La caduta di San Giovanni d'Acri, nel 1291, ne decretò l'estinzione.
La quarta crociata fu indetta da papa Innocenzo III all'indomani della propria elezione al soglio pontificio nel 1198. Doveva essere diretta contro i musulmani in Terra santa, ma in realtà si risolse nel saccheggio di Bisanzio da parte dell'esercito crociato, portando alla spartizione dell'Impero bizantino e alla costituzione da parte dei crociati dell'Impero Latino. Nella prima enciclica di Innocenzo III, dell'agosto 1198, la liberazione di Gerusalemme era vista come necessaria, ma questo obiettivo non fu raggiunto e solo una piccola parte di crociati raggiunse la Terrasanta.
La prima crociata (1096-1099) fu la prima di una serie di spedizioni, chiamate crociate, che tentarono di conquistare la Terra Santa, invocata da papa Urbano II nel corso di un'omelia tenuta durante il concilio di Clermont nel 1095. Essa iniziò come un vasto pellegrinaggio della cristianità occidentale e finì come una spedizione militare dell'Europa cattolica per riconquistare i luoghi santi del Vicino Oriente caduti sotto il controllo dei musulmani durante la precedente espansione islamica avvenuta tra il 632 e il 661. La crociata terminò nel 1099 con la presa di Gerusalemme. La formazione dell'idea di crociata era connessa allo sviluppo dei pellegrinaggi e della sua componente escatologica ma si lega a precisi fattori geopolitici ed in particolare all'avanzata dei Selgiuchidi a danno dei Fatimidi in Palestina e dei Bizantini in Anatolia tanto che l'imperatore bizantino Alessio I Comneno si rivolse al pontefice e ai governanti occidentali affinché lo aiutassero a respingere gli invasori turchi. Come risposta, Urbano II convocò il Concilio di Clermont e, il 25 novembre, dichiarò ufficialmente la crociata con l'obiettivo di conquistare Gerusalemme dopo quattro secoli di dominio musulmano. La crociata ufficiale condotta da molti principi europei venne preceduta da una crociata popolare non ufficiale, in cui un certo numero di contadini, guidati da Pietro l'Eremita, compirono massacri tra la popolazione ebraica in Europa prima di arrivare in Anatolia dove vennero pesantemente sconfitti dai musulmani. Nel 1096, la crociata ufficiale, a cui parteggiarono molti nobili cattolici europei come Raimondo di Tolosa, Goffredo di Buglione, Boemondo di Taranto, Baldovino delle Fiandre, Roberto di Normandia, Ugo di Vermandois, Stefano II di Blois, Roberto di Fiandra e Tancredi d'Altavilla, nonché abili comandanti come Guglielmo Embriaco, iniziò il viaggio verso il Medio Oriente. Durante la spedizione, la nobiltà, i cavalieri, i contadini e i servi provenienti da molte regioni dell'Europa occidentale viaggiarono via terra e via mare, raggiungendo prima Costantinopoli e poi Gerusalemme. I crociati presero Nicea nel 1097 e conquistarono Antiochia l'anno successivo. I crociati fecero il loro arrivo a Gerusalemme e la misero sotto assedio conquistandola nel luglio del 1099. In seguito alle loro conquiste, i crociati fondarono gli stati crociati: il Regno di Gerusalemme, la contea di Tripoli, il Principato di Antiochia e la Contea di Edessa. Ciò fu contrario al volere dei Bizantini dell'Oriente cristiano che si aspettavano la restituzione delle terre strappate ai musulmani. Dopo la ripresa di Gerusalemme, la maggior parte dei crociati considerò concluso il proprio pellegrinaggio e fece ritorno a casa. Ciò lasciò i regni cristiani e greci vulnerabili dagli attacchi dei musulmani che miravano a riconquistare quelle terre rinate.
Il Bogomilismo fu una setta cristiano-gnostica, sorta nel X secolo come derivazione dalla setta affine dei pauliciani che si erano trasferiti nella Tracia e successivamente in Bulgaria. Successivamente si sviluppò nel XIII secolo anche in Serbia e Bosnia. Il bogomilismo rappresentò uno sviluppo del dualismo orientale, che riteneva che la realtà fosse retta dai principi del Bene e del Male, ed influenzò la nascita e lo sviluppo del movimento dei catari.
Batman (originariamente noto come The Bat-Man, ovvero l'uomo pipistrello) è un personaggio immaginario ideato da Bob Kane e Bill Finger, protagonista di storie a fumetti pubblicate negli Stati Uniti d'America dalla DC Comics. Fece il suo esordio nel maggio 1939 sul n. 27 della testata Detective Comics, ed è diventato una delle icone più importanti del fumetto supereroico; una copia dell'albo di esordio ha raggiunto quotazioni di quasi 1,4 milioni di dollari.Batman è l'identità segreta di Bruce Thomas Patrick Wayne, ricchissimo uomo d'affari che, dopo aver assistito da bambino all'assassinio dei propri genitori da parte di un ladro, decide di intraprendere una personale guerra contro il crimine indossando un costume da pipistrello per incutere timore negli avversari.Il personaggio ha avuto trasposizioni televisive e cinematografiche di successo; Nella classifica dei cento maggiori eroi della storia dei fumetti del sito web IGN è stato inserito alla seconda posizione dopo Superman e prima dell'Uomo Ragno. Soprannominato Il giustiziere o Il cavaliere oscuro, in Italia il personaggio è stato presentato in passato con diversi nomi: Pipistrello, Ala d'Acciaio o il Fantasma.
Con Antico Egitto si intende la civiltà sviluppatasi lungo il fiume Nilo a partire dalle cateratte, a sud e al confine con l’attuale Sudan, alla foce, al delta, nel Mar Mediterraneo, per un’estensione complessiva di circa 1000 km. Benché il territorio fosse molto più vasto, comprendendo gran parte anche del Deserto Libico-Nubiano, gli insediamenti umani, fin dai tempi più remoti, si svilupparono solo nella stretta fascia verdeggiante a ridosso delle rive del fiume larga, in alcuni punti, anche solo poche centinaia di metri. Fin dal 3500 a.C., di pari passo con l'avvento dell'agricoltura, in particolare la coltivazione del grano, dell’orzo e del lino, si ha contezza di insediamenti umani specie lungo le rive del Nilo. Le piene annuali del fiume, infatti, favorivano la coltivazione anche con più raccolti annui grazie ai sedimenti, particolarmente fertili (Limo), che il fiume, nel suo ritirarsi, lasciava sul terreno. Ciò comportò, fin dai tempi più remoti, conseguentemente, la necessità di controllare, incanalare e conservare le acque onde garantire il costante approvvigionamento, vuoi per il sostentamento umano, vuoi per quello del bestiame e delle piantagioni. Non è da escludersi che proprio la complessa necessità di dover far fronte alle esigenze connesse con la gestione dell’agricoltura, e segnatamente, delle acque nilotiche, abbia favorito proprio il formarsi delle prime comunità su territori parziali tuttavia ben differenziati e politicamente e geograficamente individuabili. Tali entità, normalmente individuate con il termine greco di nomi, ben presto si costituirono in due distinte entità geo-politiche più complesse. Tale l’importanza del fiume Nilo, che attraversava tutto il paese, che anche le denominazioni di tali due macro-aree fanno riferimento al fiume: considerando che le sorgenti del Nilo, benché all'epoca non note, dovevano essere a sud, tale sarà l’Alto Egitto, mentre, di converso, l’area del delta, verso il Mediterraneo, sarà indicato come Basso Egitto. Varie culture si susseguirono nella valle nilotica fin dal 3800 a.C. in quello che viene definito Periodo Predinastico. Un’entità embrionale di Stato può riconoscersi, invece, a partire dal 3200-3100 a.C. con la I dinastia e l’unificazione delle due macro-aree che resteranno, tuttavia, sempre distinte tanto che per tutta la storia del Paese i regnanti annovereranno tra i loro titoli quello di Signore delle Due Terre. La storia dell’Antico Egitto copre, complessivamente, circa 4000 anni, dal 3900 a.C. (con il Periodo Predinastico) al 342 a.C. (con il Periodo tardo) e comprende, dal 3200 a.C., trenta dinastie regnanti riconosciute archeo-storicamente. A queste debbono esserne aggiunte altre, dette di comodo, giacché riferite, di fatto, non a governi autoctoni, bensì frutto di invasioni o di raggiungimento del potere da parte di regnanti stranieri. Avremo perciò una XXXI dinastia, costituita da re persiani, una XXXII dinastia macedone, che annovera un solo sovrano, Alessandro Magno, e una XXXIII dinastia, meglio nota come Dinastia tolemaica, nata dallo smembramento dell’impero di Alessandro. Anche molti imperatori romani, occupato l’Egitto, non disdegnarono di assumere il titolo di faraone con titolatura geroglifica.