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Zefirino, conosciuto anche come Zefferino o Geferino o Severino (... – Roma, 20 dicembre 217), è stato il 15º vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Fu papa dal 199 alla sua morte.
Raniero Cantalamessa (Colli del Tronto, 22 luglio 1934) è un cardinale, teologo e predicatore italiano dell'Ordine dei frati minori cappuccini, dal 23 giugno 1980 predicatore della Casa Pontificia.
Simone, detto Pietro (Betsaida, I secolo a.C. – Roma, 64-29 giugno 67), è stato uno dei dodici apostoli di Gesù; la Chiesa cattolica lo considera il primo papa. Nato in Galilea, fu un pescatore ebreo di Cafarnao. Il suo nome originario era Šim'ôn (שמעון, "colui che ascolta", traslitterato in greco come Σίμων). Divenuto apostolo di Gesù dopo essere stato chiamato presso il lago di Galilea, fece parte di una cerchia ristretta (insieme a Giovanni e Giacomo) dei tre che assistettero alla resurrezione della figlia di Giairo, alla trasfigurazione nel monte Tabor e all'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi. Tentò di difendere il Maestro dall'arresto, riuscendo soltanto a ferire uno degli assalitori. Unico, insieme al cosiddetto "discepolo prediletto", a seguire Gesù presso la casa del sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il Maestro, come questi aveva predetto. Prima della crocifissione (Mt 16, 17-19; Lc 22, 32) e anche dopo la successiva resurrezione di Gesù (Gv 21, 15-19), Pietro venne nominato dallo stesso Maestro capo dei dodici apostoli e promotore dunque di quel movimento che sarebbe poi divenuto la prima Chiesa cristiana. Instancabile predicatore, fu il primo a battezzare un pagano, il centurione Cornelio. Entrò in disaccordo con Paolo di Tarso su alcune questioni riguardanti giudei e pagani, risolte comunque durante il primo concilio di Gerusalemme discutendo sulle tradizioni ebraiche come la circoncisione. Secondo la tradizione, divenne primo vescovo di Antiochia di Siria per circa 30 anni, dal 34 al 64 d.C., continuò la sua predicazione fino a Roma dove morì fra il 64 e il 67, durante le persecuzioni anticristiane ordinate dall'imperatore romano Nerone. A Roma Pietro e Paolo sono venerati insieme, come colonne fondanti della Chiesa. Pietro è considerato santo da tutte le confessioni cristiane, sebbene alcune neghino il primato petrino e altre il primato papale che ne consegue.
Silvestro I (... – Roma, 31 dicembre 335) è stato il 33º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 314 alla sua morte. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse. Grazie ad una serie popolarissima di leggende (prodotte soprattutto nel medioevo) in passato venne erroneamente considerato colui che convocò il primo concilio ecumenico di Nicea e riuscì a convertire Costantino il Grande, imperatore romano.
Lino I (Volterra ?, ... – Roma ?, 23 settembre 76) è stato il primo successore di Pietro e quindi il 2º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica tra il 67 e il 76/79. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse. È stato il primo papa europeo.
Igino (Atene, ... – 142/149) è stato il 9º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Fu papa, orientativamente, tra il 138 e il 142/149.
Cleto o Anacleto (Atene, ... – Roma, 92 circa) è stato il 3º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Fu papa, orientativamente, dall'80 al 92.
Anastasio II (Roma, ... – 19 novembre 498) è stato il 50º papa della Chiesa cattolica dal 24 novembre 496 alla morte.
Il nome pontificale (in latino Nomen pontificale) è il nome che il papa neoeletto assume accettando la scelta dei cardinali elettori. All'uscita dal conclave, quando il nome del nuovo pontefice è proclamato al popolo di Roma, il cardinale protodiacono cui spetta tale compito annuncia in latino: Da questo momento in poi il nome pontificale è il solo nome con cui sarà designato il nuovo papa per tutta la durata del suo pontificato, vale a dire, normalmente, fino alla fine della sua vita; nel caso di Benedetto XVI il nome è stato mantenuto anche dopo la rinuncia. L'usanza di cambiare nome quando si sale al trono pontificale risale alle origini del pontificato, con il cambio di nome da Simone a Pietro stabilito da Gesù Cristo (vedi poi), ma nel corso dei primi secoli non si hanno notizie di una pratica del cambio di nome al momento dell'elezione. L'affermarsi dal VI secolo della consuetudine di assumere un nome pontificale, accordando i nomi dei papi moderni ed antichi, rispettando un'uniformità di stile nella nomenclatura di tutti i papi a partire dalle origini, ha contribuito e contribuisce a suo modo a perpetuare tale istituzione.